Dov’erano finiti gli sportivi Nintendo?
Sembra proprio che stiamo per vivere una stagione estiva all’insegna dello sport in casa Nintendo: tra l’appena rilasciato Nintendo Switch Sports e il nuovo capitolo della serie Mario Strikers in uscita il mese prossimo, pare che la grande N voglia deliziarci con una tipologia di titoli che su Switch, tutto sommato, è forse mancata. In effetti fa davvero strano pensare che l’erede di Wii Sports sia giunto su un Nintendo Switch che ha più di 5 anni di vita sul mercato e non prima, visto l’impatto e il successo dell’originale, ma eccolo qui: lo avevo già provato qualche settimana fa e ora, nella sua versione completa (o quasi), siamo pronti a dirvi se la grande N ha fatto nuovamente strike.
Sei giochi dentro uno
Nintendo Switch Sports propone al giocatore sei differenti discipline: tre “classiche” che fanno il loro ritorno dai titoli precedenti della serie Wii Sports, ovvero Tennis, Bowling e Chanbara, e tre nuove, mai viste prima, i freschissimi Pallavolo, Badminton e Calcio. Se sulla carta, rispetto al passato, sei sport possono sembrare pochi (soprattutto se paragonati ai dodici che offriva Wii Sports Resort) bisogna dire che godono tutti di una più che buona realizzazione e caratterizzazione, soprattutto grazie ai sensori di movimento dei joy-con che rendono l’esperienza più precisa che mai. Va inoltre considerato che quest’autunno verrà introdotto il Golf in maniera totalmente gratuita (ecco spiegato il quasi in apertura) e la speranza è che non sia il solo sport a venire aggiunto in futuro (chissà, magari insieme ai vociferati Pallacanestro e Dodgeball). Fatta questa doverosa premessa è tempo di tirare le somme sui singoli sport; ve ne parlerò secondo l’ordine del gioco, in base a dove appaiono sul menù principale.
Pallavolo è senza alcun dubbio uno degli sport meglio riusciti della serie: si gioca con un singolo joy-con da 1 a 4 giocatori e vince la squadra che per prima segna 5 punti. Pallavolo abbraccia pienamente la filosofia di Switch Sports: è semplicissimo nei comandi e in poche partite avrete già padroneggiato il controllo del vostro avatar. Senza premere alcun pulsante è sufficiente imitare i movimenti di palleggi e bagher per ricevere la palla e, in base a dove si inclina il controller, è possibile direzionare la schiacciata, in quanto gli avversari più abili tenteranno di effettuare un muro aggiustando la posizione del loro personaggio con lo stick analogico. Se i giocatori ricevono la palla col giusto tempismo l’azione di gioco e, di conseguenza, le schiacciate vengono rese drasticamente più veloci e quindi difficili da ricevere.
Badminton, giocabile solamente 1 contro 1, è la disciplina che in fase di anteprima mi aveva convinto di meno: limitandoci a colpire il volano al momento giusto, io e il mio avversario eravamo rimasti intrappolati in una spirale di scambi apparentemente senza fine. Dopo alcuni doverosi test, invece, ho compreso che oltre a colpire il volano al momento giusto è fondamentale alternare i tre principali tipi di colpo: ricezione, schiacciata e smorzata (eseguibile tenendo premuto il grilletto dorsale). Armati di un singolo joy-con il vostro compito sarà quello di cogliere l’avversario impreparato in modo che sbagli il tempismo, aprendovi la possibilità per una schiacciata punitiva: se ricevete un pallonetto è il momento di schiacciare, mentre se l’avversario si trova a fondo campo potete tentare una smorzata sottorete per metterlo in difficoltà. Gli scambi nel badminton sono molto veloci e vi terranno concentrati per tutta la partita, ciononostante lo ritengo lo sport meno riuscito del pacchetto perché offre la minor varietà di situazioni.
Bowling è più in forma che mai in Nintendo Switch Sports. Giocabile anch’esso con un singolo joy-con permette ad 1-4 giocatori in locale di cimentarsi col lancio delle bocce simultaneamente: non è più necessario attendere il turno degli altri giocatori ma si può tirare tutti insieme grazie allo schermo condiviso. Da giocatore occasionale di bowling anche nella vita reale posso confermarvi che la realizzazione di questo minigioco è eccellente: che preferiate tentare un tiro leggermente ruotato oppure dare un effetto alla boccia inclinando il polso in fase di lancio, esistono vari modi per fare strike di birilli, tutti validissimi. Oltre alla modalità standard è presente anche una variante “speciale” con tre livelli di difficoltà, che aggiunge sulla pista rampe, ostacoli o buche per rendervi la vita difficile: una modalità alternativa divertente e utile per affinare la vostra tecnica e precisione. Online è presente soltanto il “Bowling a eliminazione”: ogni 3 round i giocatori con meno punti verranno eliminati e diventeranno spettatori, cosa che rende il gioco piuttosto simile ad una sorta di battle royale.
Passiamo a parlare del Calcio, quello che è probabilmente lo sport più complesso e dinamico dell’intero pacchetto. In questa disciplina, giocabile in locale da 1-2 giocatori uno contro uno o quattro contro quattro con compagni controllati dall’IA, è necessario disporre di una coppia di joy-con a testa poiché dovremo fare uso degli analogici per muoverci liberamente nel campo e controllare la visuale. I calci si eseguono scuotendo il joy-con destro nella direzione desiderata ed è possibile consumare un indicatore per correre più rapidamente e riposizionarsi nel campo tenendo premuto il grilletto dorsale sinistro. Come detto in anteprima la somiglianza con lo sport reale è poca: la palla è gigante e relativamente lenta e non esiste il fuoricampo, cosa che rende questo minigioco in qualche modo simile al celebre Rocket League. Online il calcio dà il meglio di sé: si gioca in 8 giocatori in due squadre da 4 ed è fondamentale collaborare per vincere. La varietà di situazioni in questo sport è elevatissima: non vediamo l’ora di scoprire come si sfideranno i giocatori più abili nelle leghe pro.
Oltre alle partite standard, 1-2 giocatori possono sfidarsi in locale coi Rigori utilizzando una fascia per la gamba (inclusa nell’edizione fisica del gioco): in questo testa a testa conta il tempismo col quale si calcia il pallone e la porta si restringe ogni volta che faremo gol per aiutare il giocatore in svantaggio. L’ultimo rigore propone agli sfidanti una palla d’oro che vale 2 punti anziché 1 in caso di rete. In futuro la fascia per la gamba sarà utilizzabile anche per le partite standard grazie ad un aggiornamento gratuito.
In qualità di uno degli sport più amati, anche Chanbara fa il suo ritorno in Nintendo Switch Sports: in questo feroce duello di spade 1 contro 1 i giocatori dovranno colpire l’avversario per farlo arretrare e cadere dalla piattaforma. Il colpo dell’avversario può essere parato premendo il grilletto dorsale e tenendo la spada in maniera perpendicolare alla direzione dell’attacco; in tutti gli altri casi saremo ugualmente colpiti e fatti arretrare. Chanbara è una disciplina estremamente divertente e vi creerà non poca tensione decidere se tentare un attacco o restare sulla difensiva. Il gioco vi offre la possibilità di utilizzare tre diversi tipi di spada, ognuno con i suoi vantaggi:
- Spada singola – è l’arma con la potenza d’attacco maggiore ma è priva di attacchi speciali;
- Spada a energia – questa spada si carica ogni volta che si parano correttamente due attacchi dell’avversario e premendo il tasto dorsale quando si attacca permette di spingere maggiormente indietro il nemico;
- Doppie spade – per utilizzarle sono necessari due joy-con e sono del tutto simili alla spada singola. Hanno una minore potenza d’attacco ma sono dotate di una barra speciale che si carica col tempo: quando si riempie potrete effettuare un attacco più potente attaccando con entrambe le spade nella stessa direzione.
Dulcis in fundo, lo sport più amato del primo capitolo: Tennis. Questa disciplina si gioca da 1 a 4 giocatori esclusivamente in doppio e, senza un compagno di squadra, controlleremo entrambi i personaggi sul campo. Tennis rimane molto simile alla sua prima incarnazione su Wii: si gioca impugnando un solo joy-con che dovremo scuotere al momento giusto per dare l’effetto corretto alla palla. Non è fondamentale usare i movimenti giusti – nonostante dare un leggero effetto alla pallina sia possibile – ma è importante azzeccare il tempismo: sarà a discrezione dell’IA del nostro personaggio decidere la postura e come impugnare la racchetta.
Coi contenuti si sono… contenuti
Qui ribadisco ciò che dissi in fase di anteprima: Nintendo Switch Sports si conferma una delle esperienze più accessibili e immediate della libreria della console ibrida Nintendo. Si tratta di un titolo pensato per permettere di impugnare un controller e divertirsi anche a quegli amici o parenti che non masticano i videogiochi quotidianamente. Questo è senza dubbio il maggior punto di forza di Nintendo Switch Sports ma è anche il suo limite: l’estrema semplicità dei controlli e il conseguente automatismo parziale del proprio avatar limitano, in parte, il lato più competitivo del titolo, soprattutto in quegli sport dove è l’IA ad effettuare gli spostamenti nel campo da gioco.
Avviato il titolo ci vengono proposte, essenzialmente, due modalità di gioco: la prima dell’elenco è quella online, per sfidare avversari casuali o amici da tutto il mondo; la seconda è il tradizionale multiplayer locale, per sfidare la CPU o i nostri amici e parenti sulla stessa console. È quantomeno interessante notare come la prima scelta proposta sia il gioco online: Nintendo Switch Sports offre il massimo se siete abbonati a Nintendo Switch Online e vi collegate in rete sfidando avversari da tutto il mondo. Solo così potrete sbloccare nuove opzioni di personalizzazione per il vostro avatar, oltre ad accedere alle leghe pro che verranno aggiunte in futuro – saranno, sostanzialmente, una modalità classificata che vi permetterà di giocare contro avversari con il vostro stesso livello di abilità. Giocare in locale, quindi, non vi permetterà di ottenere nuovi oggetti cosmetici per il vostro Sportsmate; se consideriamo anche la totale assenza di modalità pensate per il giocatore singolo, come sarebbero potute essere una modalità torneo/campionato se non una vera e propria campagna, Switch Sports diventa un titolo piuttosto limitato per quei giocatori senza connettività di rete, privi di abbonamento a NSO o semplicemente non interessati a sfidarsi online.
Scelta la modalità di gioco avremo accesso alla bellissima Spocco Square, il fittizio centro sportivo situato in una metropoli eco-sostenibile dove si svolgono le partite dei vari sport: dal menù potremo selezionare liberamente la disciplina da affrontare – sono già tutte e sei sbloccate – e quanti e quali giocatori parteciperanno. Ogni utente del vostro Switch avrà la possibilità di crearsi uno Sportsmate personale dando inizio alla propria carriera nel gioco, mantenendo quindi separati dagli altri utenti i propri progressi e cosmetici sbloccati. Se siete a casa di amici e non volete collegare il vostro account Nintendo alla loro console potete sempre giocare con un profilo ospite che potrete comunque personalizzare. La creazione dello Sportsmate è un’operazione semplice e veloce: le possibilità di personalizzazione non sono elevatissime, almeno inizialmente, e se non vi piace lo stile dei nuovi avatar è possibile scegliere il classico Mii. Quest’ultima è un’opzione che sicuramente in molti apprezzeranno – vista l’accoglienza mista che hanno ricevuto gli Sportsmate per via del loro aspetto un po’ anonimo – ma pecca un po’ nel risultato finale: se sceglierete l’aspetto del Mii solo la testa del vostro avatar verrà influenzata in quanto dal torso in giù le proporzioni saranno quelle dello Sportsmate. Vi ritroverete quindi con un personaggio un po’ deformato e con espressioni facciali risalenti all’epoca Wii e quindi inevitabilmente invecchiate.
Creato il proprio profilo potrete scegliere alcune opzioni di configurazione per le discipline prima di scendere in campo ma, sfortunatamente, sono davvero pochissime. Inspiegabilmente, solo nel tennis è possibile selezionare la durata dell’incontro, scegliendo fra 1, 3 o 5 game: in tutte le altre discipline non c’è modo per modificare il timer (come nel calcio) o il numero di punti necessari per portarsi a casa la vittoria (come nel badminton o pallavolo), se non con eventuali spareggi. Anche le modalità di gioco secondarie sono poche: a parte il bowling speciale, i rigori di calcio o i tipi di spada della chanbara non esistono versioni alternative degli sport presenti nel pacchetto. È senza dubbio un gran peccato che gli sport del pacchetto manchino di opzioni di configurazione vista la qualità della loro realizzazione.
Nel caso di pallavolo, calcio e chanbara è presente un tutorial che si avvia automaticamente durante la nostra prima prova col suddetto sport, mentre nelle restanti discipline il tutorial è completamente assente. Non allarmatevi: bowling, badminton e tennis hanno comandi estremamente semplici ed intuitivi e sono anche mostrati a schermo durante la sessione di gioco, fattori che avrebbero reso il tutorial davvero breve e quantomeno superfluo. Ciononostante avrei apprezzato qualche consiglio su come colpire la pallina o il volano, per aiutare il giocatore meno esperto ad alternare sapientemente le tecniche di ricezione, o qualche dritta su come lanciare la boccia per un’efficace strike: comprendo l’assenza del tutorial in alcune discipline anche se la totale mancanza di consigli pre-partita mi è sembrata una scelta un po’ inconsistente.
Tecnicamente parlando, Nintendo Switch Sports è un piccolo gioiello, artisticamente ispiratissimo e dalla grafica dettagliata e colorata. Come già detto, la location fittizia di Spocco Square è convincente almeno quanto l’Isola Wuhu di Resort, tanto che è un peccato che non sia possibile esplorarla liberamente come una sorta di hub (come fatto in Nintendo Land per Wii U). I 60 fotogrammi al secondo (30 quando si gioca in 4 in locale a pallavolo e bowling) rendono quanto più fluida l’azione di gioco in tutte le discipline all’accettabile compromesso di un leggero aliasing nei fondali, che naturalmente non intacca l’esperienza complessiva. Mi risulta quasi superfluo parlare del comparto sonoro, impeccabile come da standard della serie: gli effetti sonori di racchette, birilli e palloni sono fedeli a quelli degli sport reali ed estremamente soddisfacenti, mentre le nuove musiche che accompagnano le nostre partite sono orecchiabili e sono anche presenti le note dell’immancabile tema principale del primo Wii Sports.
Insomma, Nintendo Switch Sports è come uno split di bowling, quei tipi di tiro che partono benissimo visto che entrano dritti ma che lasciano un birillo nell’angolo a destra e uno a sinistra della pista: si tratta di un titolo solido, divertentissimo in multiplayer ed estremamente intuitivo ed immediato, con una realizzazione dei sei sport da applausi e una modalità online completa che può garantire ore di divertimento con la famiglia e con gli amici. Questo quantitativo di ore, però, si sarebbe potuto triplicare se gli sport non fossero così tirchi dal punto di vista delle opzioni di configurazione e se il titolo offrisse di più in locale, perlomeno con un sistema di sblocco dei cosmetici o di progressione del nostro Sportsmate, com’era peraltro presente in passato. La speranza è che insieme all’introduzione del Golf e delle leghe pro possano venire risolte queste problematiche che nascono da incomprensibili passi indietro e che, a lungo andare, possono costituire un pesante limite ad un pacchetto altrimenti più che soddisfacente.