GameFreak ha finalmente attraversato il Rubicone. Perché realizzare il primo gioco per Switch, per una console HD, per una console NEXT GEN, così povero? Perché escludere così tanta roba? Perché avere una storia abbozzata, un grado sfida nullo ed un postgame basato tutto sui raid?
Perché vi venderanno tutte le cose belle, sbrilluccicose e fighe come DLC. Cosa sono quelli che vedo agitare in aria? Forconi? Bastoni appuntiti? Molotov? Droni con parrucchini biondi? BONI TATE UN ATTIMO BONI. Affrontiamo la questione con un attimo di calma e razionalità.

Diciamolo a pieni polmoni: FINALMENTE. Finalmente, Gamefreak, invece di spillarvi i soldi una seconda volta con una versione completa l’anno successivo, ha deciso di espandere il gioco originale. Sono cambiate le piattaforme, e sono cambiati i prezzi. Se prima dovevate elargire la bellezza di 90€ per giocare la stessa cosa due volte, ora il vostro portafoglio si dovrà alleggerire di addirittura 90€ per un’esperienza nuova al 100%.
Chi è rimasto a parte ATLUS a fare mille riedizioni dello stesso gioco per spremerlo al massimo? In passato era di sicuro un ottimo metodo. Guardando Pokémon, possiamo vedere come il capitolo di mezzo andava a totalizzare circa metà del venduto rispetto al capitolo principale, con Pokémon Crystal l’unico che fece meno di un terzo. I contenuti DLC hanno un ratio di vendita molto più basso. La media dell’industria è tra il 10 ed il 20% degli acquirenti originali, con giochi indie che lavorano sul singolo punto percentuale.
I Nintendari però hanno una voglia di spendere soldi seconda solo, forse, ai fan della Apple, e i DLC di Breath of the Wild hanno registrato un volume di vendita superiore al 20%, ed in generale i prodotti Nintendo vendono più della concorrenza. Ecco quindi, che siamo finalmente arrivati ad un punto di svolta economico. Realizzare DLC può massimizzare gli introiti di più di un nuovo capitolo.

Tralasciando la questione economica, fare DLC rimane importante perché ti libera. Non bisogna più dover perdere tempo a rifare le stesse cose. Basta. Ti concentri solo sul nuovo. Non devi riproporre le stesse idee. Le ampli e basta. Blood & Wine di Witcher 3, Torna per Xenoblade Chronicles 2, ma anche il season di Breath of the Wild. Hanno rimescolato le carte in tavola, proposto nuove idee, si sono staccati da ciò che veniva prima pur essendo costruiti con gli stessi strumenti.
Tutto positivo e bellissimo. Poi però ti rendi conto che i contenuti scaricabili non stand alone, devono poggiare su quello che c’è sotto. E noti un fenomeno che nel panorama Nintendo ha colpito GameFreak in modo molto distintivo. È mancata la fase di ripresa dopo il loro cambio di paradigma della serie.
Ogni qualvolta che c’è un salto tecnologico importante, è difficile andare a riproporre le stesse complessità che si realizzavano con gli strumenti precedenti, affinati negli anni. Per forza di cose, bisogna concentrarsi a risolvere nuovi problemi ed a traslare le proprie idee in una nuova intelaiatura.

Prendiamo il passaggio alle tre dimensioni. La prima generazione, quella del Nintendo 64 e Playstation, non sempre diede risultati veramente migliorativi su tutti i punti di vista. Prendiamo anche solo Ocarina of Time. Se andiamo a guardare il livello di dettaglio, la complessità di sfida, il level design generale, A Link to the Past è superiore. È più raffinato. Ocarina of Time però si sforzò di far funzionare tutto in 3D, inventando di sana pianta dal nulla interi meccanismi divenuti poi lo standard come lo Z-targeting. Quindi le mancanze da un lato erano compensate dall’altro.
Una volta a regime, i risultati sono migliorati notevolmente. Anche solo Majora’s Mask, è estremamente più complesso ed intricato, pur essendo arrivato subito dopo. Andando a vedere un salto più recente, possiamo guardare Monster Hunter. Da 3DS a Playstation 4. Monster Hunter World è tutt’altra cosa rispetto ai precedenti. La minore quantità di elementi è compensata da un notevole scaling tecnologico e C(r)apcom ha intrapreso con successo la strada di aggiornamenti regolari e gratis, seguiti da un’espansione a pagamento. E per loro ha funzionato benissimo.
Questo processo, razionalmente, ma anche emotivamente, lo si accetta. Ti racconti di come un nuovo inizio ci voglia per poter raggiungere nuove vette in futuro. E lo vedi in tutti i campi tecnologici. Il mercato dell’automobile oggi deve ripensare all’auto da 0 per realizzare una vera mobilità elettrica. Gli smartphone stanno per entrare nell’era dei pieghevoli. Interi processi produttivi sono stati stravolti dall’avvento dei robot. Ma Gamefreak questo percorso l’ha fatto?

Eravamo arrivati dopo un’era DS scoppiettante, tra Platino, i remake di Argento ed Oro e la meravigliosa doppietta di B/N 1 e 2. Poi X e Y si svuotano. Sei deluso, ma capisci che fare i modelli poligonali di tutti i Pokémon con tutte le animazioni, non è cosa facile. Io presi l’occasione per completare finalmente il Pokédex, nella sua gloria 3D. Ti aspetti che dopo qualcosa di nuovo ed esaltante per recuperare su B/N lo faranno. E tu aspetti, aspetti e non arriva. Mai. Allora provi a guardarti in giro.
Il primo Fire Emblem 3D è stato Path of Radiance, praticamente il migliore della serie arrivato in occidente. Su Switch Zelda e Mario hanno sfornato Odyssey e Breath of the Wild. Metroid uscì in tre dimensioni su GameCube in pompa magna. Va bene, hanno cicli di sviluppo più lunghi di Pokémon. Però ad Ubisoft è bastato 1 anno di pausa per reinventare la serie di Assassin’s Creed e recuperare quella qualità perduta. Più grandi? Ma se su Spada e Scudo ci hanno lavorato in 1000 persone…
Vi ricordate tutto quello che si è detto e letto nei mesi? Di quando il taglio del Pokédex era per riequilibrare il competitivo o per problemi tecnici? Di quanto ci hanno confermato che non avrebbero aggiunto altri Pokémon?

Di quanto si parlava di un Pokémon come Breath of the Wild? Ci eravamo immaginati un mondo finalmente aperto. Meraviglioso. Poi ci siamo ritrovati con i soliti corridoi, e le terre selvagge a ricoprire il ruolo del nulla. Ma queste espansioni invece saranno zone open. Totali a detta dei trailer. Wow. La verità è questa. La carica di novità, di evoluzione della serie, viene dopo, nel DLC. Non nel gioco base. 60€ di biglietto di ingresso. 30€ per le consumazioni. Non dobbiamo per forza fare i lamentoni di tutto, ma, se continuiamo ad accettare determinati comportamenti, stiamo abbassando i nostri standard. Stiamo andando indietro invece che avanti. Oramai in troppi aspetti della nostra vita.
Mi sembra tanto che GameFreak sia come un paninaro della mia zona. Appena aperto, era fantastico. Panini buonissimi, a prezzi ottimi. Tu continui ad andare. Porti ricchezza. Lui si espande. Aggiunge roba al menu. Fa roba anche stagionale che non trovi sempre. E tu sei invogliato a tornare. Con la curiosità. Poi, col tempo, i prezzi aumentano. Gli ingredienti cambiano, diventando peggiori. Tutti i cibi speciali extra, spariscono.
Poi un giorno vedi che ha rimesso a menu i panini con i vecchi ingredienti. Ad un prezzo ancora maggiore. Io non vado più in quel posto. Farmi prendere per i fondelli, non ne ho voglia. Bene, riprendete pure i forconi ora. Si carica!