La mie paure per Metroid Prime 4

Attendo il nuovo Metroid Prime 4 con tutto me stesso. Ma gli ultimi giochi Nintendo, stanno facendo vacillare il mio entusiasmo. Perché?

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Quantity over Quality

Non credo sia un grande segreto che ho parecchio hype per Metroid Prime 4. Uno delle poche IP Nintendo che posso dire di amare veramente, soprattutto nella loro incarnazione dei Prime. C’è però una grossa nuvola scura sul quel bellissimo 4. Una nuvola che non vuole andarsene. Ed ora che siamo vicini ad un possibile annuncio all’E3 2018, ad un possibile gameplay, io mio cuore non regge più. Ma di cos’è che ho paura?

Aver assegnato il compito dello sviluppo a Bandai Namco invece che a Retro Studios potrebbe destare sospetti ma non è questa la mia preoccupazione. Retro non è più composta dallo stesso personale che ci portò i Prime in fondo. Il motivo della mia preoccupazione sta nel semplice guardare al modo di sviluppare giochi di Nintendo con i suoi franchise di punta e applicare gli stessi ragionamenti anche al prossimo Prime. E ciò non mi piace. Affatto.

Metroid Prime come Fantozzi. Si, le mie abilità con Photoshop sono strabilianti, lo so.

Lo so di essere una minoranza, visto il grande successo tra critica e pubblico di Odyssey e Breath of the Wild, ma, per quanto siano giochi estremamente meritevoli, personalmente non mi hanno convinto al 100%. Il motivo è in realtà molto semplice: manca la sostanza. O meglio: la sostanza è nascosta sotto molto grasso. O se preferite ancora: sono giochi che puntano alla quantità invece che alla qualità.

I problemi dell’open world

In Zelda ci troviamo di fronte al classico problema degli open world. Dopo ever creato un mondo vasto ed affascinante, bisogna riempirlo con cose da fare per il giocatore e bisogna farlo in modo efficiente. Per questo l’effettiva qualità dei contenuti può essere altalenante. Per ogni sacrario che mi eccitava e mi stuzzicava ne avrò affrontati il triplo di noiosi e pacchiani. Anche le tipologie di nemici affrontabili, si riducono a pochi archetipi che falliscono spesso nel proporre sfide di combattimento interessanti. I semi Kogoru sono forse l’esempio più palese di tutti. Dei 900 a disposizione del giocatore, solo 441 sono effettivamente utili per potenziare al massimo la capacità di trasporto di Link. I restanti, che sono più della metà, esistono per aumentare in modo artificioso la % di completamento e per andare a riempire di qualcosa di semplice aree che altrimenti risulterebbero troppo vuote.

Nintendo come la Luna di Zelda, pronta a vanificare ogni mia speranza?

Però a conti fatti non lo vidi come un grosso problema. In fondo Zelda in questo modo è stato rivitalizzato e gestisce davvero tanti altri sistemi e sottosistemi bene, è una nuova base di partenza. “Ci sta”. Poi però è arrivato Mario Odyssey. E lì ho iniziato ad avere dei dubbi. Il metodo Zelda sembra aver fatto breccia anche in Super Mario. E non la vedo come una cosa positiva.

Il troppo stroppia

Il problema è palese ed è nel numero di lune. 999. Va bene, 880 da prendere a mano ed il resto da comprare in negozio? Ecco il problema è proprio qua. Se devo raccoglierne così tante, come è possibile renderle tutte interessanti? Già solo il dover comprare in negozio le lune mancanti per arrivare al completamento totale dovrebbe essere un campanello d’allarme di quelli grossi. Ci sono molte lune che sono semplicemente in giro pronte ad essere prese senza sforzo. Altre richiedono al giocatore di compiere azioni abbastanza noiose o ripetitive. Altre giustamente mettono di fronte al giocatore a sezioni puzzle/platform. Ma su un numero così spropositato di oggetti, purtroppo l’ago della bilancia pesa di più verso le lune che si ottengono in modo poco interessante. Se i semi di Zelda non avevano un impatto sul gameplay, in Mario l’elevato numero di collezionabili ne ha stravolto l’equilibrio meccanico.

Trovo estremamente buffo che ben 1 ora e 12 miuti di un gioco siano dedicati al comunicare di aver preso un collezionabile.

Io sono rimasto personalmente sconcertato da cose come il dover comporre il nome di Mario muovendo le lettere per ottenere una Luna. A cosa sto giocando? Sto giocando? Mario non era un platformer l’ultima volta che ho controllato? Ci sono anche alcune stelle che esistono giusto sulla strada per essere raccolte, roba che vai a chiederti: cosa sarebbe cambiato se non ci fosse stata? Nulla. La risposta è Nulla. In Zelda almeno i semi sono effettivamente un extra. In Mario il gioco stesso è raccogliere le lune e dover superare ostacoli per farlo. Anche in questo caso, forse concentrarsi un attimo su fare un gioco meno imballato ma con il massimo della cura in più parti, avrebbe migliorato l’esperienza complessiva.

Less is more

Per questo mi sento preoccupato. Metroid non è certo estranea al concetto di collezionabili, ha sempre inserito potenziamenti per missili e vita in posti improponibili, c’è sempre stata una componente di esplorazione, ma l’esperienza è sempre stata molto compatta. C’è sempre stato un forte senso di progressione dettato dalle abilità. Anche i Mario e gli Zelda erano giochi con una progressione solida. Con Odyssey e Breath of the Wild, Nintendo mi sta dicendo che ha intenzione di creare esperienze più libere, più grosse ma allo stesso tempo meno peculiari e più diluite. E va benissimo. Semplicemente non è ciò che io cerco. Perché ognuno di noi ha gusti diversi e non è giusto pretendere che una casa di produzione sforni prodotti per accontentare veramente tutti. Mi rende solo un po’ triste perché accade in un periodo storico di grande successo per Nintendo. Ma forse è proprio per questo che accade.

Allora Samus, mi dici che mi devo fidare?

Fino ad adesso ho sempre associato i giochi Nintendo a piccoli mondi compatti e studiati. Come dei grandi puzzle da scardinare. Come se fossero un po’ tutti Cronopoli di Majora’s Mask. Dove ogni personaggio aveva il suo ruolo e la sua storia. Avevo lasciato la dispersività e l’eccesso agli altri sviluppatori, troppo impegnati a fare la gara a chi ce l’avesse più grande. La mappa di gioco intendo. Ed ora mi rivedo Nintendo seguire quella stessa strada. Vedere che la sua cura maniacale nel posizionare ogni fiore inizia ad essere inadeguata. Quindi, il mio hype per Metroid Prime 4 è molto smorzato, così da non rimanerne spiacevolmente colpito. Non sia mai che invece di farmi collezionare 12 reliquie Chozo ne debba trovare 400. E 765 potenziamenti per missili. Solo il solo ad avere questa preoccupazione ?

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