Essere grassi non è mai stato così bello
Obbligare degli amici a giocare per poter recensire un gioco non è mai stato così facile, almeno dopo le prime due-tre partite dimostrative. Circle of Sumo, infatti, è un titolo esclusivamente multiplayer che trova la sua casa perfetta in Nintendo Switch: obbligate voi qualcuno a portarsi i propri controller e a trovare il tempo, tra i vari impegni, di venire a casa vostra per giocare a qualcosa che nemmeno conoscono.
E invece la portabilità della console Nintendo ha risolto tutto, con me che mi spostavo ovunque e i due Joy-Con che ci ricordavano quanto l’idea di Yonder, studio italiano con sede a Roma, sia tanto semplice quanto efficace.
Già avviare il gioco e ritrovarsi di fronte quelle due natiche è stato stupendo, se il buongiorno si vede dal mattino ne avremmo avuto di divertimento. E così è stato. Circle of Sumo ci metterà nei panni – o meglio, nei mawashi – di otto lottatori di sumo di diverse etnie e sesso, e quel che dovremo fare non è altro che spingere l’avversario (o gli avversari) fuori dal ring. Semplicissimo, se non fosse che la pesantezza dei lottatori renda il tutto davvero imprevedibile e le arene facciano di tutto per metterci i bastoni tra le ruote.
Yonder è infatti riuscito a prendere qualcosa di immediato e riempirlo di “malus” e “bonus” che rendono ogni partita diversa dalle altre. Il tutto parte dalla scelta del lottatore, ognuno con le proprie statistiche che fanno davvero la differenza: provateci voi a scontrarvi corpo a corpo contro un lottatore che fa della potenza la sua virtù, contro il vostro che invece punta tutto sulla velocità.
Sfruttare al meglio i punti di forza del proprio lottatore e quelli deboli del nemico è alla base della vittoria in Circle of Sumo, e importantissimi sono anche gli stage stessi. Dimenticatevi i semplici ring in cui muovervi liberamente: qui abbiamo torri offuscate dalle nuvole, piattaforme con botole, campi da golf con buche enormi (ci entra un lottatore di sumo!), ma anche arene in cui uscire dai limiti vorrà dire catapultarsi contro i poveri spettatori che non saranno di certo contenti di vedersi schiacciati da 200 e più chili.
I ring disponibili sono ben venticinque, ognuno con le proprie caratteristiche che rendono ogni partita diversa dalle altre: non tutti saranno disponibili fin dall’inizio, ma dovranno essere acquistati con la moneta di gioco, facilmente accumulabile giocando partite multi e single player perché sì, in realtà ci sono anche due modalità per giocatori singolo.
Per quanto Circle of Sumo sia un gioco consigliato esclusivamente se si ha qualcuno con cui giocare, per poter raccogliere molte monete velocemente – e rendere così poi le partite multiplayer più divertenti sbloccando ulteriori arene – è possibile intrattenersi con due minigiochi: uno in cui dovremo superare un ruscello saltando sui tronchi e l’altro attraversare una strada piena di macchine, in cui potremo ovviamente sfruttare la velocità del lottatore o la sua forza bruta per spostare senza fare complimenti le automobili.
Anche in multiplayer però sarà possibile divertirsi con alcuni minigiochi come lo street football, l’hockey e il pattinaggio sul ghiaccio. Ora capite bene che sport del genere praticati da omoni da due quintali non è proprio cosa da tutti i giorni, e riuscire a tenere il controllo dei propri alter ego sarà tanto difficoltoso quanto divertente.
Yonder con Circle of Sumo ha puntato tutto sul divertimento e ci è riuscito pienamente. Dal lato tecnico il gioco sicuramente non vi farà brillare gli occhi, con visuale dall’alto e modelli in due dimensioni semplici, stilizzati ma comunque ben distinguibili. Nonostante il possibile caos a schermo nel caso si giochi in particolari arene e in quattro, non ci sarà una partita in cui perderete per “colpa” de gioco, o perché non avete capito cosa è successo sullo schermo. Tutto sarà sempre ben chiaro mentre tenterete di malmenare i vostri avversari con l’azzeccata colonna sonora che vi farà entrare direttamente nel mood orientale.
Circle of Sumo è un gioco semplice, che punta tutto sul multiplayer e di conseguenza il divertimento, riuscendoci benissimo. Sconsigliato per chi non ha nessuno con cui giocare, forse sarebbe stato ottimale il gioco online per sopperire a questa mancanza, ma le risate (e gli insulti) fatte dal vivo non renderebbero di certo allo stesso modo. Un titolo da partita veloce, per scacciare via i tempi morti di noia e rendere una giornata più piacevole e leggera, che dopo tutti questi chili digitali ci vuole davvero.