Il Dandori prima di tutto
Conosci l’arte del Dandori? Ma come no! Uff, iniziamo bene… Vediamo, in poche parole, il Dandori è una sorta di filosofia che pone al centro del mondo la capacità di saper organizzare i propri compiti, la propria quotidianità. Più è raffinata e più si sarà in grado di ottimizzare il proprio tempo. Parola d’ordine: efficienza!
Chi sono io? Mi presento, sono l’ufficiale Mark, incaricato dal nostro redattore di fiducia di scrivere questa recensione. Perché non la scrive lui? Beh, credo che abbia preso il Dandori un po’ troppo sul serio. “Pensaci tu, io devo ancora trovare tutti i tesori del gioco”, così mi ha detto. Detto tra noi, è davvero un gran lavoratore!
Dai, ma davvero non mi credete? E allora vi mostro la mia tessera identificativa:
Partiamo dal principio: avevo pochissima esperienza in fatto di Pikmin. Ero solo l’ultima ruota del carro quando ho dovuto soccorrere la squadra di… soccorso. La squadra era sulle tracce del capitano Olimar, disperso su un pianeta sconosciuto, ma a un certo punto ho perso ogni contatto con loro e sono dovuto scendere in campo… Non potete capire che emozione! Fino a quel momento avevo solo letto di queste grandi spedizioni o fatto qualche simulazione.
Giunto sul pianeta, ho trovato il fido Occin, cane da soccorso pronto a darmi man forte. Grazie a lui, trovare Collin e la capitana non è stato un gran problema. Molto più complesso è stato rifornire di energia il serbatoio della Shepherd, la nostra nave spaziale. E indovinate un po’ grazie a chi è stato possibile compiere quest’impresa! E già, questi strani esserini chiamati Pikmin.
Dal diario di bordo del capitano Olimar abbiamo appreso che sono creature estremamente socievoli e sempre pronte a collaborare. Visti all’opera sono davvero incredibili: non solo posseggono una forza straordinaria in proporzione alla loro statura, ma ad ogni colore di un Pikmin corrisponde un’abilità innata! Ad esempio, quelli rossi sono immuni al fuoco, quelli blu possono nuotare e trasportare oggetti in acqua, quelli azzurri resistono a temperature glaciali… Ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le occasioni, e se non fosse stato per loro, il campo base sarebbe rimasto praticamente vuoto!
E invece, dopo soli pochi giorni di perlustrazione, abbiamo soccorso lo scienziato Russ, Dingo il ranger, il pilota Bernard, e Yonny, il dottore. Quando la squadra è stata riunita, mi è stato possibile accedere a delle tecnologie che non credevo possibili. Russ, quasi ogni giorno, se ne usciva con una novità, uno strumento in grado di rendere più facile la vita a me e Occin o degli oggetti da poter usare per rendere l’esplorazione più agevole nonché meno… pericolosa. E sì, perché là fuori sono scampato a una miriade di fauci bramose della mia ciccia!
Io, Occin e i Pikmin abbiamo affrontato creature di ogni genere… Mostruosità irte di aculei, insettoidi volanti, bestiole pelose, altre che scavavano nel terreno, e non vi sto nemmeno a dire quali giganti abbiamo abbattuto nelle cave! Come, non sapete delle cave? Beh, su questa nuovo pianeta, ci si imbatteva spesso (e non volentieri) in questi labirinti di trappole ed enigmi ambientali. Erano posti nei quali il tempo sembrava rallentare… vai a capire il perché! Al loro interno, oltre a tanti tesori e mostri di ogni tipo, abbiamo trovato un sacco di naufraghi. Gente attirata dalle gesta del capitano Olimar o solo curiosa di visitare un ecosistema tutto nuovo. Ma dico, almeno munirsi di un equipaggiamento adatto prima di buttarsi in una simile epopea, no? Mah.
Almeno, una volta recuperati e trasferiti al campo base, si sono rivelati tutti piuttosto utili. Alcuni mi sfidavano continuamente a superare certi traguardi, come trovare tesori, esplorare quante più cave e luoghi di una specifica area, o semplicemente soccorrere il maggior numero di aspiranti esploratori. Pian piano, la squadra di soccorso originale si è trasformata in una piccola colonia!
Ma i dispersi non erano tutti uguali! Alcuni erano ricoperti di… brrr… foglioline! Dei veri e propri cespuglietti ambulanti, da non credere! Yonny, il dottore, ha ideato una cura per questa nuova “malattia”, ma il suo principio attivo è contenuto all’interno di un nettare che è possibile raccogliere solo di notte dalle luminotane.
E qui giungiamo ad un’altra avvincente parte della storia: l’esplorazione notturna! Al calar del sole, io, Occin e i Pikmin iridescenti… come, non li conoscete? Sono dei Pikmin che si mostrano solo di notte e che sembrano essere legati indissolubilmente alle luminotane. Sono in grado di replicarsi molto velocemente e in gruppo formano dei piccoli e devastanti eserciti. Le luminotane vengono aggredite dalle creature della notte, ancor più agguerrite di quelle del giorno, ed è solo grazie ai Pikmin iridescenti se la raccolta del prezioso nettare è stata un successo. La cura per le foglioline ha permesso l’identificazione di tantissimi dispersi!
Occin era così felice quando salvava un disperso che la sua motivazione balzava alle stelle. La capitana ha sfruttato questo entusiasmo per migliorare le sue abilità… Sapeste quanto è diventato bravo! Non solo ora può battersi ad armi pari contro la più infida delle creature, ma è in grado di ritrovare col fiuto tutto ciò che gli ordino di rintracciare! Con un semplice fischio può andare al recupero di tutti i Pikmin dispersi, ha la forza di 100 Pikmin messi insieme e può recuperare persino tesori sommersi. Un compagno al quale non potrei mai più rinunciare!
Si dice che dopo un lungo viaggio si torni a casa con uno spirito tutto nuovo e un bagaglio d’esperienza che possa proiettarci verso il futuro con maggiore consapevolezza dei propri mezzi. Beh, non posso che essere d’accordo! Ho visitato luoghi meravigliosi, altri terrificanti, altri ancora misteriosi e dei quali non mi spiego ancora l’esistenza. Ho conosciuto tante persone nuove e approfondito vecchie compagnie. Ora so di poter compiere grandi cose!
Pensandoci, questa non è una vera e propria recensione, ma qualcosa che assomiglia più a un diario di bordo. E quale modo migliore per descrivere un’avventura se non con un diario, mi chiedo io?