Super Mario approda finalmente al cinema dopo diversi mesi di attesa e non ci lascia affatto delusi
Nintendo e Super Mario sono praticamente la stessa cosa al giorno d’oggi. Una è tra le software house storiche più importanti del settore mentre l’altra è una delle IP più importanti dell’intero panorama videoludico, sia del passato che odierno. E sappiamo tutti quanto Nintendo consideri importante Mario, basti pensare al fatto che difficilmente software house di terze parti possono produrre titoli con l’idraulico al suo interno e, quando accade, l’ombra di Shigeru Miyamoto si staglia impavida e silenziosa alle spalle del gruppo di sviluppo designato (come accaduto per Mario + Rabbids).
Ma oggi noi siamo qui per parlare di qualcosa di diverso, qualcosa che aveva già visto un timidissimo tentativo di approdo al cinema tanti anni fa con scarsi risultati e che, oggi, torna in grande spolvero nelle sale. Super Mario Bros. – Il Film, la pellicola che ogni fan dell’idraulico italiano più famoso del mondo stava aspettando con tanta ansia è finalmente giunto sul grande schermo.
Leggero e colorato
Il film, creato in collaborazione tra Nintendo e lo studio Illumination (già noto per Cattivissimo me e Minions, tra le pellicole più recenti), è un’immersione incredibile nel mondo colorato e spensierato di Mario, estremamente ricco di easter egg che spingeranno i fan più accaniti alla continua ricerca di spunti e indizi, con continui richiami a tantissimi titoli che nel corso degli anni hanno costellato l’enorme galassia del nostro amato idraulico.
E la storia, come prevedibile, è assolutamente leggera e molto poco invasiva. La peculiarità di questa pellicola è che sembra quasi abbia riversato in un film l’intero gameplay di Super Mario Odyssey, il titolo 3D più recente lanciato in esclusiva su Nintendo Switch nel 2017. Ci sono intere sezioni del film che sembrano veri e propri livelli, a cominciare proprio da inizio film con la rincorsa di Mario e Luigi verso la loro prima missione in quanto a idraulici, dove il punto di vista della telecamera virtuale si sposta di lato e trasforma la città in un classico livello da videogame.

Il tutto funziona, e funziona incredibilmente bene. E’ emozionante, per un fan, notare i tanti piccoli dettagli che costellano l’ora e mezza necessaria per vedere l’intera pellicola, a partire dal notare le mandrie di Yoshi che si muovono lontane dall’azione principale, al vedere come Donkey Kong riesca ad attivare il turbo del suo Kart, a godersi le atmosfere del Mondo Oscuro in cui si ritrova Luigi e molto altro. E’, a tutti gli effetti, una pellicola perfettamente studiata e ricamata addosso a chi conosce Super Mario in tutte le sue declinazioni, non solo della serie principale ma anche dei suoi Spin-Off più celebri.
Un altro punto a favore della pellicola è la colonna sonora, veramente incisiva e con le canzoni messe al punto giusto, in grado di rimarcare con forza l’azione in corso a schermo e di trascinare con sé anche il pubblico spettatore del grande schermo. Troviamo infatti un mix tra canzoni di ogni genere e brani composti per l’occorrenza, e tutte le tracce si mixano alla perfezione tra di loro con gli eventi del film.
Mario parla e Peach è una forza
Per la prima volta nella storia ci troviamo di fronte ad alcune scelte quasi rivoluzionarie per il brand, ovviamente obbligatorie data la natura stessa del film. I personaggi parlano, hanno interazioni complesse, dialogano circa gli eventi in corso e molto altro. Per molti questa può sembrare una cosa banale, ma per i fan di Super Mario, abituati a sentire ben poco oltre ai classici “It’s a-me, Mario” e “Yu-huuu“, questa è una novità di non poco conto.

E lo fanno con un doppiaggio molto riuscito su diversi personaggi, dove alla voce di Mario troviamo il perfetto Claudio Santamaria, veramente ottimo nella sua interpretazione del personaggio. In linea generale tutti i doppiatori hanno svolto un grande lavoro, caratterizzando i relativi personaggi virtuali e donando loro una buona profondità. L’unico, invece, su cui facciamo fatica a trovare un’idea di massima è il doppiaggio fatto per Bowser.
Attenzione, il doppiatore è stato bravissimo ad interpretarlo e la sua voce calza comunque molto bene sul cattivo più famoso del mondo, eppure sapere di avere Jack Black dall’altra parte dell’atlantico, con la sua strepitosa voce e il suo tono incredibilmente azzeccato per questo personaggio, ci spinge quasi a voler riguardare tutto il film in lingua originale. Bowser risulta quasi più cattivo e minaccioso, più inferocito e malevolo. Potrebbe essere solo una sensazione, ma tant’è.

Quello che, oggigiorno, potremmo definire leggermente “cringe” è il tono italo-americano che è stato dato alla famiglia di Mario e Luigi. Un po’ troppo calcato forse più sul padre che sul resto della famiglia, il quale gesticola più di un italiano appena uscito da una festa di paese. Su tutto il resto, invece, non possiamo che essere felici delle scelte prese da Illumination. Valentina Favazza è stata davvero molto brava a doppiare Peach, la principessa leggermente sbadata ma vera forza della natura che riesca a trascinare Mario nelle sue avventure (e anche dotata di un certo grado di pazienza, guardate il film e vi renderete conto del perché).
Un prodotto ottimo ma con un difetto
Come abbiamo potuto vedere fino a ora, Super Mario Bros. – Il Film è un prodotto veramente ben confezionato e divertente, ricco di gag molto simpatiche e leggere che non pesano quasi mai sullo spettatore ma anzi, e sono ben integrati nella narrativa inquadrabile nei classici canoni della serie.

I continui rimandi a meccaniche dei videogiochi e ad altri personaggi contribuiscono a creare un mondo vivo e colorato, ma questo è veramente solo un punto positivo?
E diciamo questo perché, al netto delle schiere di fan amanti del brand, la sensazione è che chi si approccia per la prima volta a Mario tramite il film oppure è appena entrato nel brand magari da Super Mario Odyssey farà molta fatica a notare la miriade di spunti e di richiami che costellano tutta la pellicola. Non è ovviamente un male ed è scontato che questo accada, ma la sensazione è che, dopotutto, questo non sia un film veramente per tutti ma che solo i fan di Super Mario potranno apprezzarlo nella sua interessa, lasciando comunque un film molto piacevole ed apprezzabile anche per chi fosse meno esperto del famoso brand.
C’è un ulteriore difetto su cui vorremmo porre l’accento, anche se è più una sensazione che altro. La pellicola dura all’incirca un’oretta e mezza, durata piuttosto onesta considerando tutto. Eppure, ci sono state alcune scene in cui abbiamo avuto l’impressione che gli eventi andassero troppo di fretta. Parliamo di pochissime scene, quindi niente di drammatico, eppure in alcuni frangenti avremmo apprezzato qualche minuto in più per scoprire meglio gli avvenimenti oppure per esplorare meglio alcune scene che invece vengono mostrate quasi di sfuggita (per esempio, sarebbe stato bello avere qualche minuto in più di Luigi nella casa stregata, avrebbe dato maggiore risalto al fratello di Mario e ci avrebbe lanciato ancora di più in quella splendida atmosfera alla Luigi’s Mansion).

A parte questo, siamo sicuri che nel corso degli anni avremo modo di vedere nuovamente Mario e Luigi sul grande schermo, e speriamo di vedere diversi personaggi che in questa prima pellicola sono stati giusto appena accennati.