Momonga Pinball Adventures – Recensione

Momonga Pinball Adventures

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Genere: Azione, Avventura, Arcade
Multiplayer: no
Lingua/e: Inglese

Il videogiocatore del 2015 ha un potere di scelta insospettabile anche solo cinque anni fa. Ci sono giochi per tutti i gusti e per tutte le tasche, e questo è vero non solo per le nostre amate console, ma anche per smartphone e tablet che, vogliate o no, si sono ritagliati uno spazio legittimo nel settore. La cosa positiva è che lo scenario brulica di vita: ci si contagia a vicenda nelle produzioni e spesso sono gli indie, una definizione sempre più vaga che include le aziende come Paladin da una ventina di persone, così come i singoli one man show,  a indicare la luna alle major.

Generi sono morti e sepolti, dissotterrati e rinati nell’arco dell’ultimo decennio. Le piattaforme digitali permettono ai distributori di essere raggiunti ovunque, vendendo un gelato in più all’unico eschimese che ne ha bisogno e massimizzare gli introiti. Così i produttori non hanno più paura di creare un gusto nuovo di gelato. Certo il cioccolato è buono e piace a (quasi) tutti, ma se fosse cioccolato all’arancia? Se creassimo un nuovo gusto, altrettanto buono, nato dall’unione di due ingredienti già apprezzati come il flipper e l’adventure game?

Pur essendo un curioso ibrido, il feeling rimane da flipper tradizionale
Pur essendo un curioso ibrido, il feeling rimane da flipper tradizionale. E capirai.

In questo territorio si addentra Momonga Pinball Adventures, un gioco di flipper che aspira al gioco di avventura con tanto di trama. La pallina è Momo, l’ultimo sopravvissuto della sua stirpe, scampato al ratto perpetrato da malvagissimi gufi grazie all’intervento di Panda, un panda (non è una ripetizione, è un panda che si chiama Panda) che inizierà il nostro piccolo roditore alle arti della difesa e dell’attacco. Mi sarebbe piaciuto scrivere “arti marziali” ma tutto quello che farà Momo sarà rotolare per prendere stelline bonus, colpire interruttori, nemici e occasionalmente, in determinate aree di gioco, librarsi in volo.

Panda sarà presente soprattutto nei primi livelli di tutorial, dove impareremo i comandi base che essenzialmente sono L (o LZ) per la levetta sinistra del flipper, R (o RZ) per quella destra e l’analogico da orientare in basso e rilasciare per il lancio della sfera, comandi tutt’altro che complessi dunque. Ciò nonostante i tutorial sono utili perché bisogna prendere confidenza con il gameplay. I livelli sono porzioni di flipper e ogni “quadro” richiede il soddisfacimento di determinati obbiettivi prima di poter accedere al prossimo. Se inizialmente sarà colpire un bersaglio, in seguito i bersagli potrebbero muoversi. Oppure dovreste colpire un interruttore a tempo che apre una porta. O ancora dovremo sbarazzarci dei nemici dopo aver colpito una campana che spinge Fry, la vostra amica libellula, a infastidirli. Il grado di precisione richiesta è medio/alto e padroneggiare la tecnica del flipper richiede pazienza e restituisce soddisfazione, una volta ammaestrata.

C'è abbastanza varietà per quanto riguarda situazioni e meccaniche: qui gestirete due palle
C’è abbastanza varietà per quanto riguarda situazioni e meccaniche: qui due palle

Il character design è lodevole. Per quanto l’originalità non sia un tratto distintivo di Momonga Pinball Adventures, i personaggi richiamano alla mente produzioni amate dal pubblico come Kung Fu Panda o Dofus e sono accattivanti quanto basta per non risultare anonimi o sgradevoli. I toni sono sempre vibranti e piacevoli alla vista. Quello che c’è da vedere è sempre vivacemente colorato eppur ben distinto, l’azione è leggibile e le meccaniche semplici ma profonde. Il sonoro invece è una nota negativa, oltre ai classici effetti sonori che ci si aspetta da un flipper, la lingua dei personaggi è una cacofonia insensata e l’unico motivetto ripetuto attraverso i livelli e attraverso i secoli, oltre a venire facilmente a noia, è incapace di sottolineare alcuna emozione, che sia l’ebbrezza del volo o la tensione del tener testa ai gufi. La trama, dal finale coraggioso o incosciente secondo i casi, aggiunge quel tocco in più che l’impianto arcade tipico dei tavoli da flipper non offre a chi cerca un’esperienza più sfaccettata ma questo è un bene?

Lo sperimentalismo in sé è sempre un buon pretesto per interessarsi, viene da chiedersi però chi va ad accontentare Momonga Pinball Adventures. Chi vuole un flipper troverà Momonga troppo semplicistico per composizione dei tavoli e facilotto. Chi cerca un’avventura potrebbe essere frustrato dall’eccessiva precisione richiesta in alcuni frangenti. Di per sé gli enigmi, dovendo rispondere alla logica di un flipper, sono ben congegnati e arguti, e spingono ad andare avanti, ma la smania di esplorazione passerà presto perché il gioco prevede solo dodici livelli, di cui tre bonus da affrontare “in volo” per giunta, e lo story mode può esaurirsi in poco meno di un’ora a seconda della bravura di chi lo gioca. Sono previste altre quattro sfide per livello, ottimamente pensate. Ciò non toglie che ripetere ogni livello quattro volte, contando solo le volte in cui avrete successo nella sfida, è tedioso e poco soddisfacente al punto da accostarsi sempre più a un trial and error. Oltre alle sfide sono presenti le classifiche online  e alcuni obbiettivi da raggiungere, simili ai trofei a cui steam e altre piattaforme ci hanno abituato, piccoli incentivi che a me personalmente spingono sempre poco a rigiocare un titolo, ma prendo atto che ci sono tanti appassionati dei record e dei trofei quindi riporto per onor di cronaca.

La leaderboard online, solo il migliore sarà al primo posto
La leaderboard online, solo il migliore sarà al primo posto! Pit è al 798esimo posto, giusto dopo Andrea Bocelli.

La verità è che Momonga viene tradito dalle sue origini mobile e da una conversione, a opera di Abylight, poco curata – non che questa sia la norma per le conversioni da mobile, non sto generalizzando, sto parlando di questo caso specifico. Quello che visivamente è carino sullo smartphone, sullo schermo di casa diventa spartano e poco efficace. La trasposizione su Wii U si pregia dell’uso del giroscopio per le fasi in volo, ed è così poco preciso da ringraziare l’opzione per disabilitarlo, affidando le sterzate a sinistra e destra ai rispettivi dorsali. Inoltre il gioco ha seri problemi di stabilità, con freeze occasionali e peggioramento del sonoro immotivato, il frame rate scende clamorosamente troppo spesso, imperdonabile in un gioco dove la precisione è la fondamenta dell’azione e il cui motore grafico, diciamolo chiaramente, non è che debba muovere chissà quale mole poligonale.

Forse nella ricerca dell’originalità si è messo un po’ da parte il fattore divertimento oppure una conversione svogliata ha messo in ombra i pregi di questa produzione. Quale sia il caso, per la prima volta in una recensione, sono costretto ad aggiungere una postilla sul voto. Questo numero che vedete in fondo non si riferisce all’esperienza totale che Momonga Pinball Adventures può omaggiarvi e l’offerta può essere attraente quanto basta per spingervi all’acquisto, ma non è detto che succeda sull’eShop di Wii U, piattaforma che ospita una versione inferiore all’originale e al doppio del prezzo. Nell’intenti di evitare rimorsi la notte, è il caso che il voto sia chiaro per chi lo interpreta come un consiglio per l’acquisto e il suggerimento che posso elargirvi è di andare a guardare gli store di Google e di Apple in caso foste incuriositi da un titolo che in fondo si differenzia molto rispetto alla media e aveste la possibilità di poterne fruire su altri device.

4.5

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