Diventare Re dei Pirati anche su Switch? Si può!
Vent’anni dalla prima pubblicazione in volume in Giappone, sedici anni da quella italiana, tre anni e mezzo dall’uscita di Unlimited World Red per Wii U (vi rimandiamo alla nostra recensione originale per maggiori dettagli sulle meccaniche di gioco) e uscito finalmente in edizione Deluxe e definitiva per Nintendo Switch. Tanti anni, tanti numeri e tanto tempo trascorso, in cui One Piece si è arricchito del lungo arco narrativo di Dressrosa e della saga attuale, Whole Cake Island, introducendo un gran numero di nuovi personaggi, razze e tematiche.
Il titolo sviluppato dai ragazzi di Ganbarion era un buon action/rpg ma sicuramente non privo di difetti, quali un’eccessiva ripetitività e una modalità storia non in grado di coinvolgere pienamente il giocatore. A distanza di tre anni e alla sua terza uscita su console Nintendo (originariamente il titolo venne sviluppato per 3DS), sarà riuscita l’edizione deluxe (che va tanto di moda su Switch) a limare i difetti del titolo, tirandolo fuori dal limbo delle “occasioni sprecate”?
No, o per lo meno, non del tutto. Poco e niente, purtroppo, è cambiato rispetto al titolo per Wii U: i protagonisti di Unlimited World Red sono ovviamente Rufy, al centro dell’immensa epopea di Eiichiro Oda, e Pato, piccolo tanuki dotato del potere di trasformarsi in una matita e in grado di creare qualsiasi oggetto desideri scrivendolo su una foglia. Tutta la storia del titolo è inedita, non canonica (ovvero, non si inserisce nel filone della storia principale della saga, alla stregua degli episodi filler dell’anime o della maggior parte dei film) e vede nell’antagonista principale Red, un pirata leggendario dalla forza equivalente a quella di Barbabianca destinato a pestare i piedi a Rufy e alla sua ciurma, attraverso un’avventura che ci permetterà di ripercorrere i momenti salienti di tutta la saga… fino a tre anni fa.
Con grande disappunto, la prima cosa che salta all’occhio è che gli aggiornamenti riguardano principalmente una migliore pulizia grafica e una massiccia mole di nuovi contenuti, costituiti da nuove missioni, dal pacchetto completo dei DLC e nuovi costumi per i protagonisti. Purtroppo, non vi è nessun cambiamento rilevante nella main quest e nessuna integrazione delle saghe più recenti dell’opera nemmeno nella modalità arena, sicuramente la più riuscita e divertente del titolo. Indubbiamente, aggiungere nuovi contenuti sostanziali avrebbe richiesto maggior sviluppo ma avrebbe potuto destare l’interesse da parte dell’utenza che possiede già il titolo.
One Piece Unlimited World Red – Deluxe Edition è un titolo action con componenti da gioco di ruolo marginalmente appartenente al filone dei musou. Il fulcro è essenzialmente, oggi come tre anni e mezzo fa, picchiare. Affrontare in prima persona scontri leggendari che hanno reso memorabile il manga e l’anime attraverso le due modalità principali, storia e arena. Al centro della modalità storia c’è la saga con protagonisti Red e Pato con Trans Town, cittadina dove i nostri eroi si ritroveranno dopo esser stati rapiti, come hub centrale. La città è espandibile con la realizzazione di negozi (e il relativo acquisto di equipaggiamenti, davvero marginali nella variazione delle statistiche effettive dei personaggi) attraverso il completamento delle missioni e aiutando gli abitanti.
Trans Town è, oggi come allora, purtroppo realizzata in modo grossolano e muoversi al suo interno si riduce ad aprire e chiudere la mappa. Per fortuna, una volta entrati nel vivo dell’avventura, avremo a che fare con decine di nemici contemporaneamente prima di arrivare ai boss di fine livello, vecchie conoscenze e nemici di Rufy sotto il controllo di Red, pronti a fargli la pelle. Anche se, in fondo, i veri nemici di Rufy sono rappresentati da Trans Town e dal suo orientamento senza senso e dal malefico retino, già avversario duro in Skyward Sword ma mai così potente e pericoloso.
Purtroppo, la maggiore pulizia grafica ha portato a un miglioramento solamente visivo. Persistono i problemi di pop-up e una telecamera che richiede puntualmente di essere aggiustata alle spalle del personaggio, specialmente nei combattimenti, vera chiave del titolo. L’arena è indubbiamente la modalità in cui le battaglie rendono al meglio, essendo composta da scontri 1vs1 per salire di graduatoria fino ad arrivare alla battaglia con Do Flamingo, signore del Colosseo di Dressrosa. In una lotta, le combinazioni di mosse effettuabili sono sempre presenti su schermo ma alla fine, l’essenziale per vincere qualsiasi combattimento è imparare a schivare col giusto tempismo e contrattaccare, dilettandosi in attacchi speciali e vivendo scontri memorabili in prima persona. Il roster dei personaggi utilizzabili è ampio e include compagni e nemici di Cappello di Paglia, riuniti per l’occasione e ben diversificati nello stile di combattimento e nella varietà delle mosse.
Il feeling con il titolo è sempre più che buono, il divertimento non manca e la feature più interessante è la possibilità di giocare in due con una sola console, utilizzando un Joy-Con a testa e grazie anche alla portatilità di Switch, è possibile in ogni momento combattere in tandem, dove vogliamo. Senza ombra di dubbio, la vera funzione che rende la versione Nintendo di One Piece Unlimited World Red la migliore in commercio, in grado di raddoppiare rapidamente il divertimento. Perché, essenzialmente, è il divertimento che fa la differenza e anche se non sono compresi gli ultimi anni del manga, il titolo riesce a strappare sorrisi e a coinvolgere. In fondo, quello che la maggior parte dei giocatori cerca in un titolo tratto da un’opera famosa non è una storia inedita ma principalmente rivivere i momenti dell’opera.
Affrontare i boss, assistere a momenti leggendari, perdersi nei ricordi e, su ogni cosa, divertirsi. One Piece Unlimited World Red – Deluxe Edition riesce nel suo obiettivo essenziale ed è un titolo da prendere seriamente in considerazione se siete fan del manga o dell’anime di Eiichiro Oda, tenendo presente che ci troviamo di fronte a un porting che non risolve i difetti della precedente versione e a un tie-in tutt’altro che perfetto ma che comunque, può contare su una notevole longevità e una grande quantità di extra per poter intrattenere a lungo. Non emerge, purtroppo, dal limbo delle occasioni sprecate ma riesce bene nel suo compito principale: intrattenere.