Quando il tuo caporedattore ti scrive un messaggio che recita: “Ciao Ale, ci saresti per una recensione di un gioco assurdo per 3DS?”, la tentazione è quella di schivare il proiettile come neanche l’agente Smith in Matrix. Dietro l’innocente richiesta, spesso si celano infatti titoli da pelle d’oca, locuzione ovviamente da interpretare nella sua accezione negativa. La curiosità e il senso del dovere hanno però (quasi) sempre la meglio e così questa volta mi è capitato per le mani RV-7 My Drone per 3DS.
Non si tratterà mica di un simulatore di drone? Ebbene sì. Prima di immaginarvi come dei novelli piloti di droni che fanno le consegne per Amazon (come ho fatto io mentre attendevo la fine del download), sappiate che il titolo, al di là della bizzarra veste in cui si presenta, si rivela essere un action game piuttosto classico, dove il drone che si controlla nel corso del gioco potrebbe essere tranquillamente sostituito da un elicottero, un aereo o un’astronave.

Quello che il giocatore è chiamato a fare è superare una serie di livelli di difficoltà crescente e a scorrimento verticale, portando a termine vari compiti: soccorrere persone, caricarle sul drone (e non mi chiedete dove ci sia lo spazio su un drone per farci stare mezza dozzina di persone alla volta), e portarle in salvo, consegnare rifornimenti, costruire ponti, difendere convogli e strutture.
Per chi ha qualche anno in più sulle spalle, la dinamica di gioco mi ha ricordato Choplifter, un vecchio titolo per NES dove, al comando di un elicottero militare in zona di guerra, si dovevano salvare alcuni ostaggi, evitando il fuoco nemico. Il parallelismo però finisce qui, perché se il titolo per NES era divertente e ben realizzato, RV-7 My Drone fa decisamente meno bella figura pur essendo uscito trent’anni dopo.

Il concetto base del titolo in realtà non è male, la varietà di missioni è buona, il ritmo è sostenuto, anche frenetico a tratti, ed è necessaria una buona dose di riflessi per cavarsela in alcune situazioni davvero intricate. Il problema è che questi buoni spunti sono calati in un contesto scialbo e poco curato, quasi come se il gioco fosse stato appena abbozzato e non completato a dovere. Tanto per cominciare non esistono né introduzione né uno straccio di trama che, per quanto non essenziali, fanno parte della finzione creata dal titolo e servono a coinvolgere di più il giocatore dando un minimo contesto a ciò che accade su schermo. Proseguendo su questa scia minimalista, le schermate di selezione del livello si riducono a degli indicatori etichettati con le lettere dell’alfabeto su quella che nemmeno è una mappa, ma una sorta ci circuito.
I livelli sono uno la fotocopia dell’altro, spogli e devastati dall’aliasing. Il design e varietà dei nemici sono sotto la soglia della sufficienza, ma riescono a rappresentare un livello di sfida adeguato, complice anche la presenza di un respawn continuo ed esasperato. Il drone all’inizio sarà indifeso e sarà necessario schivare ostacoli e nemici, proseguendo nel gioco acquisterà invece diverse abilità, prima tra tutte lo sparo, e quindi sarà possibile abbattere i droni avversari e distruggere rocce per crearsi un percorso. I comandi rispondono abbastanza bene, sebbene a volte può capitare di cozzare contro un albero o una roccia a causa di una percezione delle profondità non sempre chiara e immediata: l’effetto 3D, pur funzionando discretamente bene, non viene molto in soccorso in tal senso. L’interfaccia comandi ricorda vagamente quella vista in Kid Icarus: Uprising, con l’analogico sinistro che comanda il drone e lo schermo inferiore deputato allo sparo: soluzione non comodissima, anche considerando che gli altri pulsanti restano pressoché inutilizzati.

Tecnicamente, come già accennato, siamo su livelli di insufficienza e il sonoro, pur facendo il suo compitino, non è che brilli per epicità o memorabilità con una manciata di brani di accompagnamento che difficilmente rimarranno impressi.
La longevità si attesta sulle 3-4 ore, se poi volete ottenere il perfect score in ogni stage (che implica il terminare il compito in un certo tempo e non venire mai colpiti dai nemici) potrebbe volerci un pochettino di più, sempre ovviamente che la noia non vi convinca a rinunciare prima. Non esiste peraltro nessuna modalità oltre a quella principale, nessun extra, nessun motivo che vi possa spingere a giocare nuovamente una volta conclusa la campagna.

A parziale attenuante delle numerose carenze che il titolo si porta appresso, è comunque doveroso sottolineare come si tratti di un gioco con pochissime pretese e venduto ad un prezzo veramente budget: 1,99 €. È però anche vero che l’avvento e l’espansione del mercato mobile ci ha inondato di software gratuiti di qualità parecchio superiore a questo RV-7 My Drone che, nonostante qualche buono spunto, perde praticamente ogni tipo di appeal. Con un po’ di cura in più sarebbe potuto venire fuori un prodotto meritevole, ma la scelta di EnjoyUp Games è stata quella di offrire un prodotto veramente minimal. Se amate alla follia i droni o avete voglia di giocare su 3DS a un action game che vi impegni qualche minuto tra una fermata e l’altra della metropolitana, allora potete anche farci un pensierino, altrimenti potete rivolgere tranquillamente altrove la vostra attenzione.



























































