Non è facile recensire un gioco come Sonic The Hedgehog 2 dopo così tanti anni dal suo lancio su Mega Drive, perché stiamo parlando di un titolo di un certo peso, il miglior platform dedicato al porcospino blu. Insomma, possiamo definirlo il Super Mario Bros. 3 di Sega (Buuu secondo me è meglio Super Mario World! NdPittanza). Sonic The Hedgehog 2, creato originariamente da Yuji Naka, si aggiunge alla lista dei Sega 3D Classics, remake delle vecchie glorie Sega con con l’aggiunta del 3D stereoscopico, mantenendo però la classica grafica retrò del titolo originale.
Alla fine del primo Sonic The Hedgehog, il Dottor Eggman riuscì a sfuggire, nonostante la sconfitta, ed è così che in questo sequel fa la sua ricomparsa per cercare di riconquistare il mondo. È proprio in Sonic The Hedgehog 2 che appare per la prima volta Tails, la famosissima volpe a due code e spalla di Sonic in tutti i prossimi videogiochi della mascotte di Sega. Quindi, lo scopo del gioco è quello di fermare i piani del dottore, ritrovando i 7 smeraldi del Caos e distruggere nuovamente la sua base operativa.

Le meccaniche del gioco non erano e non sono tutt’oggi propriamente riconducibili quelle dei classici platform a cui siamo abituati e risulta bizzarro un qualsiasi paragone con i titoli che vedono protagonista il baffuto idraulico. La caratteristica principale dei titoli di Sonic, infatti, è la velocità. Attraverso questa “folle” velocità si percorrono livelli magistralmente articolati dagli sviluppatori, raccogliendo gli anelli e qualsiasi power up che si para davanti, con tante zone da esplorare, rampe e vaste reti di tubi industriali.
La qualità degli stage però non è uniforme e per ovviare a questo è stata aggiunta l’utilissima modalità Stage Select, che permette selezionare qualsiasi livello del gioco e saltare di peso tutte quelle sessioni frustranti che siamo stati costretti a sorbirci in passato su Mega Drive. Tra le voci selezionabili non può mancare lo Special Stage, livello con telecamera alle spalle degli eroi in cui Sonic e Tails devono raccogliere gli anelli ripercorrendo un half pipe che simula l’effetto 3D – davvero sbalorditivo a suo tempo, ma invecchiato non molto bene, anche se in questa versione la sua resa è rinfrescata dall’effetto stereoscopico nativo della console.

Non manca la modalità multiplayer, identica a quella originale: lo schermo viene diviso in due e non è prevista un’opzione per giocare a schermo intero, nonostante sia strettamente necessario possedere due copie del gioco per fruire della modalità. Come ultima beffa, non è purtroppo possibile giocare online, ma solo in locale.
Nonostante questo, 3D Sonic The Hedgehog 2 sfugge all’etichetta di semplice porting grazie ad ulteriori aggiunte: oltre alla modalità Stage Select e al brillante uso del 3D stereoscopico, M2 ha implementato anche la funzione Ring Keeper Mode, che permette al giocatore di mantenere la metà dei degli anelli quando colpito da un nemico, per un gameplay ancora più rilassato e meno frustrante soprattutto contro i boss più difficili. Senza parlare delle numerose opzioni, come la visuale classica, che simula lo schermo di un televisore a tubo catodico, o come della possibilità di scegliere la versione giapponese del gioco. Da tutto questo si nota quanto gli sviluppatori si siano impegnati a rendere un gioco d’altri tempi accessibile ai giocatori di oggi, il tutto senza rovinare l’esperienza originale.
Non possiamo dimenticare la fantastica colonna sonora, sbalorditiva a suo tempo (così come molte altre di giochi Mega Drive, graziate dalle prestazioni del chip sonoro Yamaha YM2612) e riproposta in questa occasione in tutto il suo splendore retrò.

Insomma, non potevamo aspettarci altro da 3D Sonic The Hedgehog 2, che conferma gli standard elevati degli altri capolavori della serie SEGA 3D Classics. La qualità del titolo originale e tutte le novità di questa versione rimasterizzata – in aggiunta al prezzo decisamente vantaggioso – rendono obbligatorio l’acquisto del titolo, soprattutto per chi non ha avuto la fortuna di farlo nel lontano 1992. Che state aspettando?



























































