Mastodonticamente spinto, sospinto, creato e giocato, Super Mario Maker rappresenta, nelle premesse, il coronamento perfetto per gli amanti del platform 2D, di Mario e del 30esimo anniversario della serie Super Mario Bros.
Dando un via libera alla creatività senza precedenti per Nintendo, Super Mario Maker è suddivisibile in due grandi categorie, non per questo non miscelabili: crea e gioca.
La prima riguarda la parte di editing, che propone un’interfaccia semplice, con alcune hotkeys per i professionisti, con una giusta quantità d’elementi a disposizione tra nemici, power-up, sfondi e giochi a disposizione, ma senz’altro si notano sul lungo periodo dei grandi assenti come l’ambiente del deserto, gli Shy Guy, i Pokey, altri nemici, alcuni power-up come la ghianda e ovviamente tutto l’universo dell’apocrifo, ma rivalutato col tempo: Super Mario Bros. 2 USA. Il titolo si presta però molto bene al rilascio di DLC, come mostra l’ultima riga di strumenti di creazione al momento ancora vuota.

Una volta presa confidenza, dopo nove giorni avremo a disposizione un sistema di editing che presenta pregi e difetti. Tra i pregi troviamo l’immediatezza, gli easter egg, la varietà e il testing; mentre tra i difetti troviamo una macchinosità nel selezionare quale strumento usare, ottimizzabile con un uso della personalizzazione del menu oggetti a cascata, ma soprattutto una serie di limiti di design imposti da Nintendo stessa nell’utilizzo degli strumenti combinabili, probabilmente perché controllare un così vasto ambiente di variabili sarebbe stato oltremodo complesso, nell’universo mariesco, per gli utenti.
Si può comporre musica, infilare 200 koopa in una schermata, utilizzare funghi, ali e moltissimo altro ancora come è stato possibile vedere anche nel nostro live-stream.
La seconda parte di Super Mario Maker è quella che riguarda il completamento dei livelli e potremo affrontare la Sfida dei 100 Mario in 3 difficoltà, affrontando 8 o 16 – nelle successive difficoltà – livelli con 100 vite a disposizione.
La problematicità di questa modalità sta nel fatto che i livelli uploadabili devono esser si completati, ma la fregatura è dietro l’angolo, nella difficoltà facile potremmo trovare livelli vuoti, in quelle elevate delle stelle nascoste in posti improbabili con cui proseguire, risultando in level design dunque poveri di sensatezza. Fortunatamente ogni livello in questa modalità è skippabile premendo il pulsante “-“, senza avere penalizzazioni. Attraverso questa modalità si sbloccano i costumi del fungo amiibo (disponibile solo col tema Super Mario Bros.) che come particolarità hanno un jingle quando si prende il fungo, un tema personalizzato a fine livello a seconda del franchise, animazioni proprie e una posa premendo alto sulla croce direzionale. Il loro numero è elevatissimo e ve ne sono dei più disparati.

Possiamo cercare i livelli popolari, o le ultime novità, della settimana o di sempre, da tutto il mondo o regionale, nella sezione “livelli”, puntando dunque alla qualità o all’estro, oppure cercare gli autori con i medesimi criteri. Infine rintracciando l’ID di ogni livello, pubblicabile anche su Miiverse, possiamo cercare un livello specifico.
Senza dubbio ciò che si trova corrisponde ai criteri di ricerca, ma ciò che manca è la possibilità di cercare un autore specifico, a meno di metterlo tra i nostri personali preferiti, o una ricerca per nome dei livelli con parole chiave, se per esempio ci sono dei livelli tematici come quelli già emersi in fase redazionale dedicati a Metroid.
Fortunatamente per quanto riguarda fisica e controlli Super Mario Maker non lascia affatto a desiderare, la precisione di Mario è perfettamente al suo posto, a 60Hz, fluidissimo e senza cali di frame-rate riscontrati. Dunque tecnicamente non c’è nessuna obiezione da fare.
Per quanto riguarda le sonorità il gioco prende a piene mani dal repertorio della saga, ma senza mescolare, semmai reinterpretando dove ci fosse un’assenza, così come son stati creati sprite dei nemici ove non presenti nel capitolo originale. Personalmente un’opzione di mixing delle tracce musicali avrebbe arricchito il titolo, ma è evidente come la conservazione dell’originale sia venuta prima.

Ottima l’integrazione con Miiverse, che ci permette di commentare sotto ai nostri livelli preferiti, gestendo, grazie all’uso di stelle, gli autori migliori. Di base possiamo pubblicare 10 livelli, ottenute 50 stelle ne potremo pubblicare 20 e via dicendo, conquistando così varie medaglie e dando una via preferenziale ai livelli teoricamente migliori, più creativi o estrosi, salvo operazioni di fanboy che magari regaleranno milioni di stelle al proprio beniamino senza apparente motivo.
Dunque Super Mario Maker è sicuramente il giusto titolo consacratorio di una saga, ma per molti aspetti non si comprende come Nintendo non abbia svuotato tutto il sacco delle idee.
I livelli dimostrativi creati dal team (64 in totale) sono una gradevole aggiunta e rappresentano spunti molto interessanti, ma ciò che più penalizza Super Mario Maker è la totale dipendenza e randomicità dei contenuti espressi dall’utenza. Responsabilizzare così tanto i giocatori è una scommessa che deve assolutamente pagare, pena un gioco di metà valore. Nintendo, sempre così conservatrice con i suoi brand, apre i cancelli alla creatività, ma in fase redazionale per ogni livello costruito secondo scelte di level design apprezzabili, ce n’erano almeno dieci decisamente sottotono, senza senso della misura, senza contare come nella sfida dei 100 Mario possa capitare in due sfide consecutive lo stesso livello.

Il successo di Super Mario Maker risiederà dunque tutto sulle spalle dell’utenza, a cui Nintendo affida lo scettro del comando, speriamo dunque di esserne all’altezza, perché gli strumenti, gli easter egg (Mario Paint è un lite motif del gioco continuo, mosche comprese), lo spirito, i controlli, l’ anima dei giochi sono cose che ci sono tutte, l’unica cosa che manca è l’estro, il dosaggio e la creatività del level design di Nintendo che è totalmente compito nostro. Se saremo in grado di utilizzare bene Super Mario Maker avremo di fronte il miglior Super Mario Bros. 2D di sempre, altrimenti, semplicemente, no.



























































