326 Avanti Cristo, Idaspe, nella regione del Punjab, l’attuale Pakistan.
Alessandro Magno, nella sua tenda, studia il piano d’attacco contro il suo ultimo grande avversario, il re indiano Poro, nella parte più antica dell’india. Il sogno di grandezza di Alessandro è ad un passo. Sarà la battaglia lungo il fiume Idaspe a consacrarne la gloria. I tormenti di Alessandro sono grandi come la sua fama. Affrontare l’esercito di Poro e i suoi elefanti direttamente, cercando di fare breccia fra le linee indiane, o aspettare il momento giusto, lavorando sui due estremi del campo, con la cavalleria, prima di tentare l’affondo con la falange, e le lunghe lance della fanteria macedone?
Vinse la battaglia guadando il fiume quasi venti miglia più a sud. Sfiancando gli avversari e attraversando il campo di battaglia diagonalmente, fino ad arrivare alla testa del re, che si arrese per lo scacco subito. Qualche anno più tardi, in india, dove Alessandro vinse questa battaglia, nacquero gli scacchi. Un gioco di una violenza mortale.
Una lotta fra due forze che cercano di annientarsi, distribuendo pedine su un campo di battaglia, secondo le proprie caratteristiche, alla ricerca del dominio sull’avversario.
PURE CHESS: GLI SCACCHI CROSS-PLATFORM
Pure Chess, di Voofoo Studios Ltd e distribuito da Ripstone sull’eshop Nintendo sia su Wii U che su 3ds, non è altro che la riproposizione digitale di un gioco antichissimo, proposto e riproposto mille volte, su ogni piattaforma da gioco e non.
Quando, da sviluppatore, ci si approccia ad un titolo del genere – su una console Home sopratutto – è difficile centrare il punto, trovare dinamiche e modalità che siano qualcosa in più di uno dei qualunque simulatori di scacchi free presenti sul mercato.
Pure Chess ha tutte le carte in regola per essere un buon gioco, togliamoci il dente subito. Con l’ambizione di essere un titolo scacchistico “puro” (come si evince dal titolo) e niente di più, rivolgendosi sia allo scacchista incallito che a quello amatoriale o al neofita.
SINGLE PLAYER
Le modalità di gioco sono quattro: Gioca in Locale, Gioca Online, Sfide, Impara.
Il gioco in locale è la parte più solida del pacchetto.
È possibile giocare fino a 6 partite in contemporanea, come alla moda degli scacchisti professionisti, che seguono più partite allo stesso tempo. Si può scegliere praticamente tutto: dalla possibilità di giocare in multiplayer locale o contro l’IA, a quella di inserire o meno il cronometro, o il livello di difficoltà dell’avversario virtuale, da Scimmia a Gran Maestro. I neofiti avranno enormi difficoltà anche contro la Scimmia, il livello più basso, per nulla scontato nelle giocate e anzi molto aggressivo da subito verso il Re.
La modalità “Impara a Giocare” è il tutorial per i neofiti.
Dalle regole alle mosse di ogni pezzo, fino ad arrivare a tattiche di gioco importanti, come l’impostazione di una buona apertura. È un piacevole passatempo anche per chi a scacchi sa già giocare, ma vuole riprendere confidenza con alcuni aspetti che spesso vengono trascurati. Alla fine del tutorial si avranno le capacità per iniziare a giocare seriamente, al grande gioco degli scacchi, e magari affrontare l’altra modalità proposta da Pure Chess, le sfide: una serie di scenari dove viene chiesto di fare scacco al re avendo un tetto massimo di mosse per stage. Una modalità classica dei titoli di scacchi più blasonati, sopratutto su PC.
In ogni partita, offline o online, sarà possibile inoltre scegliere la tipologia dei pezzi, le finiture, i materiali, gli ambienti di gioco (dal museo al loft, passando per la biblioteca), tutti eccellentemente realizzati dalla Voofoo Studios.
La parte tecnica relativa alla grafica è davvero ben fatta: la cura dei dettagli, nella realizzazione degli ambienti e della scacchiera, è degna di un titolo di alta fascia, con la possibilità di “muoversi” nella visuale per apprezzare tutte le scelte fatte dai grafici.
Da questo punto di vista il gioco merita, senza dubbio alcuno, l’investimento dei 5,99€ chiesti per la versione Wii U.
I dolori vengono, ahimè, quando si inizia a parlare di Online.
SCACCO AL LAG
Gli scacchi sono un gioco che viene universalmente riconosciuto come adatto alle persone pazienti. Le lacune dell’impostazione online di questo titolo, però, farebbero perdere la pazienza anche ad un monaco buddista.
La schermata che visualizzerete con più frequenza nella modalità online è quella che vi suggerisce di “attendere”. La trasmissione dei colpi ai vostri avversari avviene con una lentezza imbarazzante. Nella nostra prova ben 6 mosse in più di 20 minuti: oltre ci è stato impossibile continuare.
Questo ritmo è accettabile nel caso in cui si voglia giocare a scacchi come si faceva un tempo, via posta, o come agli albori di internet, via mail. Non certo oggi, che l’immediatezza e la riduzione dei tempi di gioco sono due dei fattori più importanti del gaming moderno. I più grandi successi commerciali degli ultimi anni sono legati al mobile e sopratutto alla velocità di fruizione.
La versione 3DS, oltre ad essere incredibilmente lenta nella parte online, è oltretutto anche meno curata graficamente, offrendo al giocatore un contesto più debole in partenza, in cui uno degli aspetti più interessanti del gioco, ovvero la possibilità del multiplayer cross-platform, si erge tristemente come la maggiore delle criticità.
In un Tweet del 23 Marzo Ripstone si è scusata ufficialmente per i problemi legati al lag e all’online. Se dovessero risolversi questi problemi, al voto in basso potete tranquillamente aggiungere un punto pieno, facendo raggiungere al gioco la sufficienza.
La modalità online prevede, in ogni caso, la possibilità di sfidare sei persone contemporaneamente, cercandoli fra gli amici, per nome, o per “sfida automatica”, un algoritmo di ricerca che, attraverso i risultati delle partite precedenti e quindi del proprio ranking di giocatore, ci permetterà di giocare contro avversari che siano al nostro livello.
MUSICA DI CORTE
La colonna sonora è fra le cose più riuscite del titolo. Al primo avvio del gioco ho riconosciuto la Sonata per pianoforte n.1 in Fa minore del grande Ludovico Van (cit.) che mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta. Fra le opzioni c’è anche la possibilità di scegliere un genere, fra i quattro proposti, dalla Classica al Jazz, dalla musica Ambient al Chill Out, senza poter purtroppo programmare una propria playlist, feature che sarebbe stata sicuramente gradita, vista l’attenzione alle scelte musicali.
CONCLUSIONE
In definitiva un buon titolo per gli scacchisti, che troveranno il bilanciamento della difficoltà, sia offline che online, come vera manna dal cielo per non annoiarsi in partite in cui basta una apertura ben eseguita per chiudere immediatamente lo scontro. Un buon titolo anche per i principianti, con un tutorial che spiega non solo le regole e le basi del gioco, ma anche qualche tattica di apertura e come impostare al meglio una partita.
In single player il gioco è più che godibile, in multi purtroppo – senza un intervento della software house su server o attraverso una patch – il titolo è letteralmente ingiocabile nel senso contemporaneo del termine, ed è impossibile non tenerne conto in fase di valutazione finale, nonostante l’indiscutibile solidità delle fondamenta approntate dagli sviluppatori. A suo favore l’assenza di alternative su Wii U, se non via Browser su uno dei tanti siti che offrono la possibilità di giocare a Scacchi Online.
In multiplayer è una delusione, a meno che, con una mossa a sorpresa, anche Voofoo Studios Ltd e Ripstone non ci facciano Scacco Matto.