Pronti, partenza, via! Catturiamoli tutti, ancora una volta!
Senza fronzoli o particolari preamboli, Pokémon Link: Battle ci catapulta nell’ennesima e lunghissima missione per catturare tutti i Pocket Monsters esistenti.
Niente storia, niente filmati, semplicemente una battaglia dopo l’altra a suon di combinazioni e di link.
Pokémon Link: Battle è il seguito di Pokémon Link, uscito per Nintendo DS ben otto anni fa. Sviluppato da Genius Sonority, rappresentava il terzo approccio del brand al mondo dei puzzle game, dopo Puzzle League e Puzzle Challenge, rispettivamente per N64 e GBC. Il titolo convinse ed appassionò molti giocatori, grazie a un gameplay bilanciato che ne faceva un titolo capace creare dipendenza. Facile cominciare e imparare a giocare, impossibile smettere, almeno fino alla cattura di tutti i Pokémon: da queste solide basi è nato Pokémon Link: Battle, appartenente come il predecessore al genere dei match three, tipologia di gioco diffusa principalmente su smarthphone in cui bisogna spostare e allineare tre figure uguali per rimuoverle dallo schermo e guadagnare punti. In Link: Battle, come detto, lo scopo sarà catturare tutti e 718 i Pokémon esistenti.
In ogni area o livello del gioco, compariranno una serie di Pocket Monsters che verranno automaticamente catturati quando i loro HP scenderanno a zero e l’unico modo per attaccarli e causare loro danno (non lo direste mai) sarà allineare tre Pokémon uguali, spostandoli nella griglia inferiore con l’ausilio del pennino. I mostri presentano ognuno un tipo, fedelmente alla serie main e vengono applicati i parametri di debolezza e resistenza per aumentare o diminuire il danno. Va però detto che il sistema è notevolmente semplificato e ad un primo impatto, può confondere i veterani della serie, in favore dei neofiti: per esempio, attaccare con Volcarona un Pokémon d’erba viene praticamente spontaneo e causerebbe un danno superefficace, essendo doppio tipo fuoco/coleottero. Non qui. In Link: Battle ogni Pokémon ha infatti un solo tipo e il danno, risulterebbe unicamente di tipo coleottero, quindi poco efficace.
I Pokémon selvatici in battaglia non staranno fermi a guardare aspettando di farsi catturare e sono dotati di svariati poteri, come sostituirsi a quelli presenti nella griglia o spostarli pochi istanti prima di completare una combinazione.
Possono inoltre attaccare il giocatore (e alcuni sono davvero molto aggressivi), sferrando una serie di colpi che faranno pian piano crollare le pareti della griglia e, sostanzialmente, abbassare gli hp del giocatore fino a sconfiggerlo. In nostro aiuto, potremo utilizzare alcuni Pokémon dotati di speciali poteri di guarigione e ripristino dell’area di gioco, come Chansey.