51 nella smorfia napoletana è il “giardino”, un giardino di giochi!
Il titolo che sto per recensire contiene ben 51 giochi al suo interno, quindi per parlarvene utilizzerò solo alcuni di quelli disponibili (alla fine vedremo quanti ne avrò nominati!), i più rappresentativi, che mi serviranno di volta in volta a sottolineare gli aspetti tecnici e di gameplay di 51 Worldwide Games. Con il vostro permesso…allacciate le cinture, si parte!
Non è un caso che mi ponga nei vostri confronti come una guida. Anche il gioco si porrà verso di voi allo stesso modo. Infatti, appena avvierete 51 Worldwide Games il gioco vi farà scegliere un avatar sottoforma di pedina dall’aspetto antropomorfo e vi porrà domande sul vostro desiderio più grande e sul vostro cibo preferito. Fatto questo, altre pedine vi si presenteranno su un mappamondo e fungeranno da guide per le diverse categorie di giochi. Questo perché tutti e 51 i giochi sono disponibili e accessibili da subito, senza la necessità di doverli sbloccare volta per volta.
Per capire le radici profonde che stanno alla base di questo titolo, la categoria più appropriata è certamente “La storia di Nintendo”. All’interno troverete un gioco che si chiama Hanafuda e non esiste miglior gioco per contestualizzare questa raccolta e la sua relazione con la “grande N”: Nintendo fu fondata da Fusajiro Yamauchi il 23 settembre 1889 a Kyoto, e al tempo si chiamava Nintendo Koppai, e indovinate quale era il suo core business? La produzione di carte da gioco per Hanafuda! In seguito cambiò il nome in Nintendo Playing Card Co. Ltd. e il nome “Nintendo” che compare con il suo ideogramma su una delle carte, significa letteralmente “lasciare la sorte al cielo”, anche se non ci sono tracce storiche concrete a supporto di questa ipotesi. Questo particolare gioco vi vede scegliere queste “carte dei fiori” (secondo il significato letterale) in una specie di “scopa” con illustrazioni riguardanti i mesi dell’anno, con la possibilità di creare combinazioni molto suggestive proprio in base ai soggetti presenti nelle carte.
La casa di Kyoto quindi torna alle proprie origini, proponendo su Nintendo Switch un titolo che è una collezione di giochi di carte, ma anche di giochi da tavolo, di società, sportivi, anche in parte riciclati da precedenti versioni videoludiche, e con un illustre predecessore costituito da quel 42 Classici Senza Tempo, uscito per Nintendo DS nel 2006.
Se la grande trovata tecnica del vecchio capitolo era l’utilizzo del pennino del DS che permetteva di interagire con tutti i tabelloni di gioco, con le carte, ma anche lanciare la palla da bowling o le freccette, in questo nuovo capitolo i protagonisti sono i Joy-Con e l’utilizzo del touch screen.
Esplorando infatti la categoria “giochi con comandi tattili” potrete cimentarvi ad esempio in una partita di Hockey da tavolo. Dovrete avere dita allenate per controllare il piattino imprimendogli la direzione e la forza direttamente tramite lo schermo, ma sarà una soddisfazione immensa fare goal! I comandi tattili vi verranno incontro anche nel Bowling, con un risultato molto simile ai lanci delle sfere Poké viste in Pokémon Go. Sarà favoloso poter scoprire le carte di “Memoria” (più conosciuto come Memory) semplicemente con il tocco del nostro indice.
Nel caso in cui siate estremamente abili sappiate che per ogni gioco in single player (non solo quelli con comandi tattili) è possibile sbloccare diversi livelli di difficoltà, partendo da normale per arrivare a difficile, incredibile o anche impossibile. In questo senso, c’è da dire che i giochi a forte base matematica e probabilistica come il “Quattro in Fila” (che forse conoscete anche come Forza 4 o Filetto) vedranno la CPU prendere a sberle il vostro ego anche ai livelli più bassi. Immaginatevi cosa può accadere in una partita a Scacchi o a Shogi (un gioco di strategia giapponese molto simile ai nostri scacchi) o nelle numerose varianti della Dama. Anche il semplicissimo “Lepre e Segugi” può crearvi delle difficoltà se decidete di fare una partitina contro la CPU dopo il lavoro, giusto per rilassarvi: che inseguiate con i segugi o che scappiate con la lepre, ci vorrà del tempo perché possiate pensare diverse mosse in anticipo, come un’intelligenza artificiale.
La CPU non può sentire le tue gomitate e non può rispondere alle tue imprecazioni!
L’alto livello di sfida della CPU è bilanciato dal fatto che la vocazione di questa raccolta è sicuramente anche quella di “party game” che sfrutti il multiplayer in locale e online.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle sessioni di prova online contro altri membri della stampa, streamer, youtuber che avevano ricevuto il codice di recensione. Il sistema di matchmaking mi ha sorpreso per la sua semplicità ed efficacia: accedendo ad una partita online dovrete indicare la vostra preferenza di tre giochi in cui vorreste cimentarvi contro avversari da tutto il globo. Inizierà quindi la ricerca di un giocatore che abbia almeno uno di quei tre giochi tra le proprie scelte e, una volta trovato avrà inizio la partita, con la CPU che andrà a sostituire i posti vacanti (ad esempio al tavolo del Black Jack) entro un minuto. Durante la ricerca sarà possibile dedicarsi a uno qualsiasi degli altri giochi single player, giusto per impratichirsi ancora di più. Unica pecca del multiplayer online è stato qualche accenno di lag, che può fare la differenza tra uno strike e un punto nel Baseball da tavolo, o tra una parata e un colpo a segno nella Boxe da tavolo e in generale in tutti quei giochi dalla forte componente action, basati su prontezza di riflessi e una rapida risposta dei comandi.
Chiaramente questo difetto viene meno nei giochi di carte o che prevedono mosse attuate dopo lunghe pause di riflessione. Non è niente che non possa essere risolto da varie patch e ottimizzazioni e forse può essere dovuto all’ampio traffico di utenza sul server nel momento in cui stavamo giocando. Al momento della recensione non è stato possibile giocare contro i componenti della propria lista amici, ma sicuramente questa possibilità sarà sfruttata a dovere una volta uscito il gioco. Non escluderei la possibilità che questa modalità abbia anche un risvolto negli e-sports, se supportate a dovere dalla casa di Kyoto.
Il multiplayer in locale è sicuramente fonte di enorme divertimento. Tutti i giochi sono giocabili sul divano di casa e molti di essi porteranno a sfidarsi anche a 4 giocatori contemporaneamente. Ma qui purtroppo incontriamo una delle magagne più tristi di game design che si ripercuotono sull’accessibilità del titolo: in multiplayer locale si gioca solo ed esclusivamente con i Joy-Con e con un Joy-Con per giocatore. Non esiste il supporto per Pro Controller e neanche con l’impugnatura ricarica Joy-Con, cosa che invece è totalmente contemplata nel single-player. Quindi i vostri amici saranno costretti a portarsi i loro Joy-Con da casa, se non ne avete più di 2, oppure dovrete comprarveli, o magari attendere che Nintendo metta una pezza a questa mancanza che personalmente ha rotto un po’ l’entusiasmo di quella che immaginavo essere una delle feature principali di questa raccolta.
Certo, c’è anche la possibilità di sfruttare la comunicazione in wireless locale direttamente in handheld con fino a 4 console connesse (purché uno dei partecipanti possieda il gioco per intero e gli altri scarichino un software gratuito a parte), oppure la possibilità di sfidarsi uno contro uno con i controlli touch sulla stessa console in modalità handheld. È stato fantastico farmi battere a Yacht (avete presente il gioco con i dadi che ricorda vagamente il Poker, forse meglio conosciuto come Yahtzee?) e lanciare i dadi annotando i punteggi ottenuti non è mai stato così pratico ed ecologico. È stato favoloso far valere tutta la mia anzianità e la mia bravura nelle bocce utilizzando i controlli touch per il Curling da tavolo, e vi sfido a non trovare un gioco che faccia per voi e il vostro compagno di giochi fra i 25 giochi disponibili in questa modalità touch.
Mettiamo che invece possedete più console o vi ritrovate spesso con amici anche loro possessori di console? Beh, potrete costruire una Pista elettrica enorme, con il circuito che si estenda da schermo a schermo e sfidarvi facendo correre i vostri bolidi nel percorso così creato, grazie alla modalità mosaico. Potrete anche creare un fiume più grande per sfidarvi al gioco di Pesca, o campi di battaglia enormi in Carro vs carro.
La quantità è uno dei punti di forza di questa produzione Nintendo, ma qualora non conosceste le regole di un gioco l’interfaccia è stata disegnata con un preciso intento didattico. Ogni avvio di una partita farà comparire un grazioso video che vi introdurrà alle meccaniche principali del Mancala o dell’Hex di turno, grazie ad un alterco tra le pedine del gioco. Inoltre prima di iniziare la partita vera e propria potrete consultare il regolamento completo ed anche una gradita sezione consigli che vi permetterà di apprendere i trucchi e le meccaniche avanzate. Certo, non sarà comodo come controllarle sul secondo schermo del DS tramite pennino, ma non ci si può lamentare.
L’interfaccia inoltre vi aiuterà in modo incredibile (soprattutto quando dovrete gestire molte carte come in Sevens) mostrandovi sempre tutte le carte giocabili, le mosse selezionabili ed oscurando quelle che non potrete effettuare, aiutando a mantenere il campo di gioco chiaro e le possibilità ben visibili. Se pensate che questo costituisca un aiuto sappiate che ai livelli più alti sarà possibile disabilitarlo: tanto la CPU prevarrà sempre anche nei giochi con meccaniche più random come “Ultima Carta” (si, avete indovinato, si tratta di un clone di UNO).
Al termine di ogni partita sbloccherete curiosità sul gioco (secondo voi come ho saputo che Nintendo in realtà produceva carte?) ed anche le versioni alternative delle carte di alcuni giochi ispirate a Mario e co. Man mano che trascorrerete tempo giocando in single-player altre guide si trasferiranno sulla mappa del mondo per introdurvi a giochi di differenti categorie, ma non esiste una modalità “campagna” o qualcosa di paragonabile. Fino ad ora ho citato circa 21 dei 51 giochi disponibili e per farvi capire quanto estesa sia l’offerta pensate che esiste anche un Tiro al Bersaglio (che mi ha riportato ai momenti passati nei cabinati giocando a Point Blank), in cui dovrete sparare a tutto ciò che compare su schermo per totalizzare più punti dell’avversario; esiste anche un gioco a metà tra Puyo Puyo e Tetris chiamato 6 Sfere, in cui dovrete allineare 6 biglie dello stesso colore mentre scendono dall’alto dello schermo, in un mix delle meccaniche dei giochi presi a chiaro riferimento, e lascio a voi la scoperta degli altri 28 di cui non ho ancora parlato (se siete curiosi di sapere se uno dei vostri giochi preferiti esiste all’interno di questa collezione, potete comodamente consultare questo link).
Il gioco si comporta ottimamente sia in docked che in handheld proprio perché la quantità di oggetti e interazioni a schermo non è e non sarà mai esosa per l’hardware di Switch. Non si registrano particolari differenze tra ciò che è possibile godere in portatile e sullo schermo di casa. Le musiche ricorderanno a tutti i fantastici menu di Nintendo Wii e Nintendo 3DS, ma il comparto audio non ha grosse occasioni per primeggiare e rimane del tutto funzionale al titolo.
Un percorso per tutti, ma con tempi di permanenza diversi!
Il giudizio definitivo su questa raccolta, dipende dal tipo di approccio e di utilizzo che avrete verso di essa, proprio per la possibilità di sfruttarla in molti modi differenti. Se siete in cerca di un’enorme collezione di passatempi, tutti disponibili fin da subito, per un’esperienza a più livelli, adatta per qualsiasi membro della famiglia, 51 Games Worldwide ha veramente di tutto al suo interno, soprattutto per il multiplayer, a patto che superiate le limitazioni e le forzature a livello di controlli (o che ricevano un aggiornamento che permetta a ognuno di usare il sistema di controllo che preferisce e che ha a disposizione).
Se invece cercate un’esperienza single player più strategica e complessa, con trama profonda e meccaniche ricche, forse fareste meglio a rivolgere le vostre attenzioni su altre offerte dell’eShop.
Ma ricordate che nessun uomo è un isola e che il gioco è condivisione. Anche quando si tratterà di suonare in modalità mosaico il cinquantaduesimo mini-game, il pianoforte che Nintendo ha inserito per rilassarvi, state al gioco! Se gradite l’inserimento di questa chicca tipicamente Nintendo, gradirete tutto il resto!