Il titolo mobile Bethesda sbarca su Nintendo Switch
Lanciato su dispositivi mobile con Android ed iOS circa un annetto fa, The Elder Scrolls Blades promette di essere una vera esperienza legata alla leggendaria saga Bethesda a portata di mano.
L’azienda ha puntato alla classica formula del free-to-play per garantire l’accesso al maggior numero di persone possibili, una formula estremamente in voga per il mercato smartphone e tablet. Ma sarà riuscita a trasmettere le stesse sensazioni anche con il porting su Nintendo Switch?
Nell’Elder Scrolls che vorrei.. Hey, un corridoio!
The Elder Scrolls è una saga di giochi di ruolo leggendaria, amata da praticamente chiunque e che ha trovato in Skyrim la sua definitiva consacrazione nell’olimpo dei grandi RPG del nostro mercato. Era solo una questione di tempo, quindi, prima che Bethesda decidesse di espandere il mercato relativo al brand anche con un titolo mobile.
Annunciato a giugno dello scorso anno, per diversi mesi ogni notizia relativa al port di Blades per Nintendo Switch è praticamente scomparsa fino a qualche giorno fa, dove con un rilascio improvviso abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani sul titolo nella sua versione console.

La storia ci metterà nei panni di un guerriero che, allontanatosi da anni dal proprio villaggio natio, vi farà ritorno per ritrovarla ridotta in cenere dall’attacco della terribile Regina Sanguinaria. Sarà nostro compito, dopo aver creato il nostro personaggio tramite un piccolo ma interessante editor, ricostruire la città completando missioni e guadagnando abbastanza denaro e materiali da ricostruire abitazioni e negozi necessari a ristabilire la vita com’era prima.
Stabilire dove ricostruire negozi ed abitazioni rappresenta forse la parte più affascinante del gioco, e ci permetterà di accedere non solo a nuove possibilità e nuovi armamenti, ma avremo modo anche di conoscere nuovi NPC che ci racconteranno nuovi pezzi di storia legati alla saga e ci assegneranno nuove missioni da portare a termine.
Le missioni che ci verranno assegnate ci porteranno ad esplorare diverse zone, che esse siano anfratti nascosti di un castello oppure selvagge foreste piene di nemici. Ed è un peccato constatare che i livelli da affrontare non sono altro se non lunghi tunnel con qualche nemico sporadico tra i più famosi della saga. Il senso di esplorazione è pressoché nullo, ed al limite ci troveremo a dover scovare un paio di stanze segrete da cui recuperare un cassa con qualche materiale o equipaggiamento extra.

Non mancano modalità extra, come il multiplayer online competitivo e l’Abisso, un immenso dungeon/tunnel infinito da esplorare e da cui recuperare materiali ed armamenti in grandi quantità man mano che si scende più a fondo.
Un salto da mobile a Nintendo Switch
Una delle cose più interessanti è probabilmente il cross save con la versione mobile del gioco. Collegando l’account Nintendo al gioco, infatti, potremo trasferire i nostri salvataggi tra Nintendo Switch e smartphone/tablet e viceversa. Ciò ci permetterà di non perdere tutti i progressi raggiunti nella nostra precedente partita, ed all’occorrenza potremo anche decidere su quale piattaforma giocare, consci del fatto che potremo poi continuare comodamente la partita sull’altra.
A livello tecnico, però, ci troviamo davanti ad un’opera di porting piuttosto basilare e non del tutto riuscita. Così come su mobile, anche su Nintendo Switch permangono alcuni problemi di lag in determinate zone del gioco, ed in particolar modo nei dungeon nelle zone particolarmente scure o gremite di nemici.

Sono totalmente assenti, inoltre, alcune feature che erano state promesse durante l’annuncio e relative alle capacità uniche di Nintendo Switch come i motion control e, soprattutto, il supporto ai 60 fps che avrebbero sicuramente fatto comodo nell’ottica di un passaggio ad una console da gioco. Anche a livello squisitamente tecnico non ci troviamo di fronte ad un miracolo, poiché Blades non pare aver ricevuto alcun ritocco o miglioramento di sorta nel suo comparto grafico.
Insomma, l’ottimo livello raggiunto da Asphalt 9 anche su Nintendo Switch è piuttosto lontano.
Struttura a missioni e free-to-play
Come detto poco sopra, il gioco è strutturato tramite delle missioni via via più difficili da dover superare una volta che le avremo sbloccate tramite i dialoghi con i vari NPC della nostra città.
Tramite l’apposito menù avremo modo di accettare le missioni e partire quindi all’esplorazione dei vari tunnel che costituiscono l’ossatura principale del gioco. Qui avremo modo di imparare a gestire il combat system, piuttosto semplice e molto poco sfaccettato a dirla tutta.

Mentre su mobile l’interfaccia è ovviamente da gestire tramite touch screen, su Nintendo Switch potremo sfruttare i tasti dei joycon per interagire con i nemici. Peccato per la mancanza del supporto ai sensori di movimento per poter attaccare e parare con i joycon separati dalla console, un po’ come introdotto invece in The Elder Scrolls Skyrim per la stessa piattaforma.
L’attacco e la parata sono assegnati ai tasti dorsali, e richiederanno la pressione ed il rilascio dei tasti dedicati al momento giusto per poter effettuare un attacco più potente e preciso, o viceversa una parata che assorbirà più efficacemente il danno ricevuto. Non mancano poi le varie abilità magiche da sbloccare e potenziare ad ogni aumento di livello, ed i colpi pesanti da infliggere sfruttando la barra della resistenza.

Insomma, niente di diverso da ciò che abbiamo visto su mobile un annetto fa, ma con un problema comune di fondo: le microtransazioni.
Il gioco non mancherà mai, infatti, di ricordarci che è possibile acquistare pacchetti aggiuntivi per velocizzare il processo di ricostruzione della città e per guadagnare più in fretta materiali ed armamenti. Tali microtransazioni variano nel prezzo, partendo da pochi euro fino ad un massimo di ben 99,99€ per uno Scrigno Imperiale.

Non manca un pacchetto per iniziare con monete e gemme in abbondanza dal costo di 15€, ma ciò non preclude comunque l’insistenza
La colonna sonora, infine, si attesta su ottimi livelli e ci permetterà di sentirci molto più vicini ad una classica avventura di The Elder Scrolls, così come gli effetti del gioco garantiscono un buon riscontro audio.