100 minigiochi per te, posson bastare?
Un nuovo party game con protagonisti i personaggi del regno dei funghi sta per approdare sulle console della famiglia Nintendo 3DS, forse proprio in coda al lunghissimo ciclo vitale dell’ultima portatile della casa di Kyoto: stiamo parlando di Mario Party: The Top 100. Annunciato durante il Nintendo Direct di settembre, questo titolo si è posto fin da subito come una collezione dei migliori 100 minigiochi selezionati dall’intera serie – nata oramai nel lontano 1998 su Nintendo 64 – giocabili insieme agli amici anche in Modalità Download… e niente più. La domanda che ci siamo posti da allora è molto semplice: in che modalità sarà possibile giocare con questi mini giochi? Saranno disponibili i classici tabelloni? Cosa è stato ripreso dal precedente titolo della serie, il coraggioso Mario Party: Star Rush?

Dal primo avvio di Mario Party: The Top 100 ci rendiamo subito conto che il fulcro del nuovo party game di Nintendo sono i minigiochi stessi: la modalità che si presenta come quella principale, con una bella icona che prende quasi tutto lo schermo del menù iniziale, è denominata 100 minigiochi. In questa modalità è possibile scegliere e avviare – sorpresa sorpresa – i migliori 100 minigames della serie, suddivisi ordinatamente in varie categorie (console e tipologia), che andremo a sbloccare man mano durante le nostre sessioni, nelle varie modalità disponibili.
L’Isola dei minigiochi è una delle nuove tipologie di gioco, forse quella più interessante in questo nuovo titolo: per avanzare è necessario superare i minigiochi che risiedono in ogni casella e collezionare le stelle raccolte in base al punteggio ottenuto. Durante il nostro percorso è possibile imbattersi in delle caselle occupate da un Goomba o da un Koopa con il simbolo degli amiibo, dove utilizzando una statuina amiibo qualsiasi è possibile ottenere 10 monete o una vita se andiamo in game over, mentre utilizzando i loro rispettivi amiibo riceveremo ben 50 monete… e questo è davvero tutto.
La modalità Sfida minigiochi è quella che si avvicina maggiormente alle meccaniche classiche della serie: giocheremo infatti sui classici tabelloni, anche se in maniere abbastanza semplificata e superficiale. Questa modalità riprende le novità apportate da Mario Party: Star Rush nella Lotta dei Toad, infatti non esiste più il classico tabellone, ma una zona esplorabile in tutto il suo perimetro attraverso delle piastrelle – schema che potrebbe ricordare le meccaniche di movimento di Fire Emblem. Ritorna anche il lancio contemporaneo dei dadi tra tutti i giocatori, cosa che elimina le noiose attese e dona un ritmo più frenetico all’esperienza. Il tutto sarebbe davvero interessante se non fosse che il tabellone disponibile è soltanto uno, cosa evidenziata già dalla descrizione della modalità, e che questo è caratterizzato dalla una forma breve e semplice di un 8, cosa che lo rende abbastanza ripetitivo dopo solo una decina di turni di gioco.

Altre due modalità di gioco, di minore importanza, sono disponibili in Mario Party: The Top 100: Vinci la serie e Decathlon. Nella prima bisogna semplicemente vincere dei minigiochi al meglio di 3 o 5 battaglie, mentre nella seconda è necessario stabilire il punteggio più alto in una serie di 5 o 10 minigiochi consecutivi.
Apprezzabile sicuramente in Multigiocatore utilizzando la Modalità download, abbastanza sbandierata da Nintendo fin dal suo annuncio, che permette di giocare fino a 4 giocatori con una sola cartuccia. Al contrario di quanto accadeva con Mario Party: Star Rush, non è stato necessario scaricare una versione Party Guest sull’eShop della console portatile, obbligatoria per poter usufruire di una versione più completa. Collegare quindi il gioco con un’altra console è stato davvero semplice: una volta aggiunto il secondo giocatore nella Modalità Download del Nintendo 3DS, è stato necessario aspettare solo qualche secondo per il download dei dati necessari per avviare le nostre partite in multigiocatore nelle modalità elencate precedentemente.
La selezione dei minigiochi è davvero impeccabile, per chi come il sottoscritto è cresciuto in questi anni a pane e Mario Party non può non apprezzare l’ottimo lavoro svolto da parte di Nintendo, soprattutto per quanto riguarda la mappatura perfetta dei comandi, il gameplay di alcuni minigiochi “tosti” del passato è migliorato nettamente, e per il remix audio e la rimasterizzazione grafica su Nintendo 3DS.

Mario Party: The Top 100 contiene una quantità impressionante di minigiochi, ancora divertentissimi da giocare, ma sfortunatamente mancano le modalità all’interno per poterseli godere appieno. Inoltre la mancanza di sbloccabili e contenuti extra impatta pesantemente sul fattore rigiocabilità in single player: una volta provati tutti i 100 minigiochi, non resta altro che il multiplayer. Questa scelta rimane davvero difficile da accettare, soprattutto dopo i grandi passi avanti e innovazioni rivoluzionarie apportate con il precedente Mario Party: Star Rush proprio in ottica di possibilità offerte al giocatore.
Mario Party: The Top 100, quindi, si presenta come una semplice raccolta di minigames, utile per tutti quelli che non hanno mai giocato ai precedenti titoli della serie, che hanno la possibilità di mettere le mani sui mini giochi più divertenti e folli che Nintendo ha ideato nel corso degli anni. Per i veterani della serie potrebbe essere una meravigliosa passeggiata tra ricordi e nostalgia e nulla più, ma non va assolutamente dimenticato come in questa occasione Nintendo offra l’esperienza completa per quattro giocatori – senza compromessi – con l’acquisto di una singola copia del gioco e null’altro, rendendo l’offerta estremamente interessante anche a livello puramente commerciale. In definitiva un titolo solido e senza grandi slanci di creatività, da valutare a seconda delle proprie necessità come giocatore.