Mario non è l’unico a voler salire di livello!
Il mondo dei board game e quello dei videogiochi sono vicini solo in apparenza e raramente un connubio nasce sotto una buona stella. Il primo problema è di fedeltà alla materia originale: a qualcuno potrà non importare che Link si aggiri per Hyrule comprando lotti di terreno ed edificando alberghi, ma per fortuna le cose stanno decisamente cambiando.
Non sarebbe un problema per quel che riguarda Super Mario Level Up, rielaborazione sagace di Viva il Re/King Up! di Stefano Luperto, classico family in Italia grazie a dV Giochi, dato che siamo già abituati a vedere Mario protagonista di un tabellone grazie ai vari Mario Party. Non sarebbe un problema, ma anche quando lo fosse stato, la realizzazione della grafica lo avrebbe risolto, dato che sembra davvero di essere davanti a un diorama ufficiale 3D di Mario. L’estetica è quella della serie New Super Mario Bros io ogni componente: dalla scatola, al manuale ai vari componenti di gioco.

Quello che troviamo nella scatola consiste in: carte Voto (suddivise in Sì! e No!), carte Obiettivo, 13 personaggi con base, blocchetto segnapunti, regolamento (scaricabile online da qui), carte Power Up, blocchi “?” e tutto il necessario per montare il tabellone 3D, al quale la scatola farà poi da base creando un effetto scenografico davvero gradevole e inusuale. Davvero un bel po’ di materiale quindi, forse non troppo funzionale dato che una volta montato il tabellone non entra più nella scatola e bisogna smontarlo. Ma essendo un bel colpo d’occhio immagino che a ben pochi spiacerà lasciarlo montato con i personaggi sopra a mo’ di arredamento per la propria cameretta (il gioco poi è giocabile anche senza montare tutto, semplicemente basta accostare i vari livelli tra loro, anche se ovviamente in questo caso l’effetto è molto meno gradevole).
L’obiettivo del gioco è far salire di livello i propri sei beniamini citati nella propria carta Obiettivo per ottenere più punti vittoria all’interno dei tre round, al termine dei quali chi ha più punti vittoria è il vincitore. All’inizio del gioco ogni giocatore riceverà quindi questa carta che indica quali personaggi faranno punteggio, e dovranno tenerla segreta fino alla fine del round. Si inizia con una fase di preparazione che consiste nel posizionare un personaggio per ogni giocatore nei livelli che vanno da 1 a 4 (operazione da ripetere per il numero di volte indicato nel regolamento) ricordandosi che in ogni piano ci possono essere al massimo 4 personaggi, e posizionare in seguito i personaggi avanzati sul livello 0. Una volta riempiti gli spazi vuoti dei livelli che vanno da 1 a 5 con i blocchi “?”, la partita è pronta per entrare nel vivo.

Durante il proprio turno ogni giocatore selezionerà un personaggio da far salire di livello (un livello alla volta, ovviamente), i personaggi non possono scendere, se non per effetto di un blocco “?”. Non è possibile far salire di livello un personaggio se il livello contiene già 4 personaggi, mentre se contiene un blocco “?” si scopre il blocco e se ne seguono le istruzioni, immediatamente se vi è riportato “gioca subito”, quando vorrà il giocatore se vi è riportato “gioca in qualsiasi momento”. Se il blocco “?” rivela una Super Stella il giocatore prenderà una carta Power Up e potrà tenerla segreta fino a quando non la giocherà.
Se un personaggio passa dal quinto al decimo livello (non ci sono altri livelli in mezzo), entra in scena la parte più divertente del gioco: la votazione. All’inizio della partita, oltre alla carta Obiettivo i giocatori hanno ricevuto una carta Sì! e diverse carte No! con le quali possono concordare o dissentire con l’elezione del campione. Infatti se nella votazione c’è almeno un No! (ne basta uno solo), allora il personaggio non solo non verrà eletto, ma verrà anche eliminato e non farà punti in quel round. Se invece c’è l’unanimità dei Sì! allora quel personaggio è diventato il campione di quel round e ogni giocatore rivela la propria carta Obiettivo: si può passare alla conta dei punti.

Ogni personaggio eliminato e ogni personaggio che si trova sul livello 0 non fanno fare punti. Ogni altro personaggio invece fa ottenere lo stesso numero del livello in cui si trova, da segnare sul proprio foglio segnapunti. Il secondo round e il terzo round scorrono via uguali, si riceve un’altra carta Obiettivo e quindi si faranno punti con personaggi diversi dal turno precedente. L’unica eccezione è nel terzo e ultimo round, nel quale il giocatore che vedrà tutti i suoi sei personaggi della carta Obiettivo ottenere zero punti (poiché eliminati o sul livello 0) otterrà ben 33 punti, il massimo ottenibile (sebbene sia abbastanza difficile fare in modo che accada)!
Super Mario Level Up si rivela quindi essere un gioco di bluff. Inizialmente è facile pensare che sia meglio portare il prima possibile i propri personaggi più in alto possibile, ma avere un’elezione prematura può essere pericoloso: il rischio che i primi personaggi vengano eliminati è altissimo. Il bisogno di non far capire agli altri quali sono i propri personaggi si riversa anche durante la fase di piazzamento iniziale, insomma, un gioco dove ci sono più congiure che nell’antica Roma. Il fattore rigiocabilità è abbastanza alto, e ogni partita risulta diversa, mentre per quanto riguarda il target è un family che permette di far divertire in egual misura grandi e piccini. La versione originale (ovvero Viva il re) non aveva i blocchi “?” e le carte Power Up, e queste sono delle gradevoli aggiunte che aggiungono imprevedibilità alle mosse dei giocatori. Se si preferisce un gioco più tattico si può decidere di togliere i blocchi “?” e giocarlo come l’originale: così diventa meno fortunoso e un po’ più riflessivo. Lo scenario ideale, almeno secondo me, è quello più caciarone, ma è bello quando un gioco con delle piccole modifiche riesce ad adattarsi a più stili di gioco.
Infine parliamo dei materiali: sono davvero ben studiati. Pur senza usare materiali complessi (è tutto in cartone e gli incastri del diorama sono larghi abbastanza da restare in piedi e non usurarsi) il colpo d’occhio è davvero notevole. Il look è davvero chiaro, a ogni personaggio è abbinato un diverso colore e sul retro del personaggio c’è anche scritto il nome, ottimo nel caso si voglia giocare con parenti che non conoscono i nomi dei personaggi a loro più oscuri. Le carte sono plastificate ottimamente, un punto a favore per chi non voglia spendere ulteriori soldini in buste protettive. Infine il manuale è molto chiaro e non lascia spazio a dubbi. L’unica critica che mi sento di muovere verso i materiali riguarda il blocco segnapunti, anche questo è molto chiaro ma le pagine sono davvero poche e rischia di esaurirsi dopo solo qualche partita. Il consiglio è di fotocopiare i fogli ed eventualmente usare matita e gomma per poter riutilizzare i fogli. Per il resto siamo davanti a un ottimo prodotto che non esito a consigliare a chi voglia un gioco in scatola leggero ma accattivante, e che si gioca bene tanto con il numero minimo che con il numero massimo di giocatori consentito, senza durare troppo.
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