Dopo il meritato successo ottenuto con FAST racing NEO su Nintendo Wii U, che tanto è stato apprezzato da venire persino proposto in un’edizione fisica nei negozi, Shin’en tenta il bis su Switch con FAST RMX. Il nuovo titolo, come intuibile dal nome, non è un gioco completamente nuovo, bensì un’espansione della versione precedente, migliorata e perfezionata. RMX si presenta con 6 nuove piste, che portano il totale al rispettabile numero di 30, suddivise in 10 coppe, e ben 15 veicoli futuristici, ognuno con diverse caratteristiche.
I titoli FAST si pongono de facto come successori di F-zero, da tempo mancante sulle console Nintendo, e si fregiano di un elevatissimo livello di sfida che può decisamente far sudare giocatori non esperti nei racing game ad alta velocità. La caratteristica principale dei titoli è la possibilità di cambiare la polarità del proprio veicolo, che oscilla così dall’azzurro all’arancio, adattandola al colore di rampe e boost sul tracciato per ottenere incrementi di velocità o per spiccare il volo per qualche secondo. L’obiettivo ideale è dunque non mancare nemmeno uno di questi switch, cercando al contempo di raccogliere le sfere di energia sparse lungo le piste per attivare momentaneamente il turbo.
Il vero avversario nel gioco non è tanto la CPU, per quanto abbia un’IA dignitosa, quanto noi stessi: rimanere in pista è complesso, e gli ostacoli ambientali non sono facili da evitare. Venire colpiti non porta al game over, ma fa perdere secondi preziosi che possono costare la vittoria. A differenza degli altri racing game futuristici, FAST non ci fornisce alcuna arma: l’unica nostra manovra offensiva, ad onor del vero piuttosto efficace, è speronare gli altri piloti durante il turbo, meritandoci tra l’altro anche i complimenti del gioco (“Great!”) che evidentemente ama in maniera particolare la violenza.
Le piste, nuove e vecchie, mantengono la consueta cura nel design, e segnalano sempre punti ciechi o salti spericolati con neon ben visibili, consentendo di comprendere immediatamente dove dobbiamo dirigerci. L’aggiunta della mappa su schermo, mancante nel prequel (almeno fino all’uscita dei DLC), fornisce un ulteriore aiuto per comprendere la forma della pista e perfezionare la propria guida.
FAST RMX è un titolo difficile, lo sappiamo bene, ma non è mai ingiusto o eccessivamente punitivo, con una curva di difficoltà meno ripida rispetto al suo predecessore: la Lega in modalità facile è infatti abbastanza abbordabile fin da subito. La possibilità di personalizzare i comandi, peraltro molto responsivi, è di grande aiuto nell’approccio al gameplay e consente di scegliere se utilizzare i tasti dorsali, a mia opinione decisamente più comodi. L’aggiunta del rumble è poi piacevole e consente di percepire al meglio gli impatti e gli scontri con gli altri veicoli.
Nonostante io sia una cultrice del Pad Pro, devo ammettere che anche i Joy-con permettono di guidare in maniera confortevole, in maniera particolare se posti sul grip risultano piuttosto comodi. Che i piccoli controller siano utilizzabili senza troppe grane è utile soprattutto per il multiplayer: FAST RMX consente di giocare fino a 4 giocatori in split screen, e addirittura fino ad 8 in modalità portatile con i tablet, una possibilità da non sottovalutare e da testare per tornei e per serate con gli amici.
Riguardo il comparto grafico, nulla si può rimproverare a Shin’en: RMX viaggia a 60 FPS stabili, che rimangono tali anche in split screen, ed a 1080p sulla tv, mentre possiamo goderlo, ed è questo il termine perfetto, a 720p sul tablet dove si mostra in tutta la sua bellezza. I colori vivaci e saturati, gli effetti della pioggia e le scie luminose sul piccolo schermo di Switch scintillano al loro meglio, creando un vero spettacolo per gli occhi.
Malgrado abbia trovato stancante per gli occhi giocare troppo a lungo sul tablet, e dunque a distanza piuttosto ravvicinata, non finirò mai di stupirmi per quanto sia buona la resa visiva. Una colonna sonora non memorabile, ma ben realizzata ed adatta al ritmo frenetico del gioco, ci accompagna nelle gare egregiamente.
L’unico vero potenziale problema del titolo è la funzionalità dell’online: nonostante il matchmaking sia veramente rapido e non duri mai più di qualche secondo, mi è capitato più volte di non riuscire ad entrare in partita per colpa dei server troppo pieni. Una problematica del genere che sorge a pochissimi giorni dal lancio è piuttosto preoccupante, ma è auspicabile che Nintendo si impegni in questi mesi a sistemare il proprio online, in attesa del passaggio alla modalità a pagamento dal prossimo autunno. La possibilità di sfidare online i propri amici non è al momento presente, ma Shin’en ha già annunciato il suo imminente arrivo con un primo DLC gratuito, perciò non considero la momentanea mancanza un peso eccessivo, anzi: apprezzo molto la filosofia della software house tedesca, sempre disposta ad ascoltare i giocatori e a correggere i propri titoli nella maniera migliore possibile.