Rhythm Paradise Megamix – Recensione

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Genere: Ritmico
Multiplayer: sì (locale)
Lingua/e: italiano

Rhythm Paradise Megamix approda come un uragano sui nostri Nintendo 3DS, dopo aver già deliziato i giocatori giapponesi e quelli statunitensi. Deliziato è il termine perfetto, perché questo titolo è effettivamente paragonabile ad una grossa scatola di dolcetti: è colorato, invitante e presenta tanti gusti tra cui pescare il minigioco ideale per noi. Quarto videogioco della saga, Megamix è letteralmente strapieno di contenuti: l’idea di base del titolo è stata inserire quanto di meglio ci fosse finora, e poi altro ancora, e poi ancora di più fino forse ad esagerare. La trama è effettivamente un’aggiunta che ci saremmo potuti risparmiare volentieri. Decine di giocatori occidentali la hanno probabilmente sperimentata in lingua giapponese, giocando il titolo importato, crucciandosi perché non erano in grado di capirne il senso, ma quest’ultimo rimane in realtà piuttosto oscuro anche nella propria lingua madre. Accompagnare Tibby, simpatico bestio dai capelli afro, nel mondo celeste da cui proviene (anzi, da cui è letteralmente caduto spiaccicandosi sulla dura terra) ci conduce ad un’esperienza mistica, simile alla puntata dei Simpson in cui Homer va in trip per il peperoncino troppo piccante.

Pronti al solito nonsense?
Pronti al solito nonsense.

Sorvolando sulla trama– per quanto possibile visti i sicuri traumi che può causare – troviamo un gioco fornito di un centinaio di minigiochi musicali, tra cui una buona trentina nuovi di zecca e veramente notevoli. I nuovi giochi sono di buona fattura e divertenti, ma ciò non toglie che ci si possa entusiasmare anche con le vecchie glorie, inclusi un buon numero di arrivi dal capitolo per GBA mai giunto in Europa. La struttura del titolo è piuttosto variegata: all’inizio ci troviamo di fronte a sfide piuttosto facili e brevi, tanto da sospettare una generale semplificazione del gameplay, ma proseguendo Megamix diviene più impegnativo, aggiungendo i Remix e le temibili sfide con i guardiani. Questi ultimi ci costringono a superare i minigiochi con gli oggetti, come ad esempio quello del riprendere al volo la moneta, nei quali è necessario contare mentalmente i secondi che passano. Il mio odio per questi ultimi è semplicemente viscerale, e dover pagare per affrontare le loro sfide ha rischiato di farmi saltare i nervi, non fosse che alcune volte si sono semplicemente fatti da parte per lasciarmi passare anche dopo un mio fallimento. Gentili, no?

Domanda di riserva?
Domanda di riserva?

Per intrattenerci ulteriormente è presente il solito bar per chiacchierare, un vasto museo dove possiamo visionare i nostri progressi nei minigiochi e nella raccolta di collezionabili (apprezzabile poter vedere anche tutte le immagini con i diversi finali possibili come risultato in ogni livello), un negozio dove fare shopping…ed una capra. Quest’ultima è nutribile mediante rape che possiamo lanciarle in una sorta di pachinko, e raggiunti determinati livelli ci dona uova d’oro che permettono di sbloccare nuove mascotte, che andranno a comparire come iconcina del caricamento. Inutile porsi domande sul significato del triangolo capra-pachinko-uova d’oro, anche perché non è decisamente l’elemento più bizzarro presente. La modalità sfide inclusa nel titolo è una chicca aggiuntiva piuttosto gradevole: possiamo tentare il perfect nei vari giochi, o salire a bordo di un trenino che ci propone varie sfide di fila, premiandoci in caso di successo con sfere ritmiche o monete spendibili nel negozio, per ottenere oggetti o ulteriori minigiochi musicali, in gran parte provenienti dal titolo per Nintendo Wii. Le sfide sono affrontabili anche in co-op locale, la quale è disponibile anche in modalità download. Non male come tecnica: potete sfruttare gli amici per ottenere premi per voi! Anche via StreetPass è possibile competere con avversari per ricevere gradite ricompense.

La vera rivoluzione di Megamix non è però né l’aggiunta caprina né il trenino della competizione, bensì il nuovo sistema di punteggio: se pensiate che basti non mancare nessun colpo per prendere il massimo, vi sbagliate di grosso. È infatti necessario essere incredibilmente precisi e puntuali, ottenendo così una stella arcobaleno nello schermo inferiore ad ogni click, per puntare a raggiungere un punteggio di 100. Il semplice “perfect” è roba da ragazzini!

Lo schermo inferiore decide il nostro destino. Raggiungeremo almeno un discreto 70?
Lo schermo inferiore decide il nostro destino. Raggiungeremo almeno un discreto 70?

Se siete appassionati della serie di Rhythm Paradise, non potete lasciarvi sfuggire il titolo più completo uscito finora: deve necessariamente essere vostro, per permettervi di tentare la perfezione nei vari giochi musicali. Al contempo però, Megamix si propone come il titolo ideale per avvicinarsi al genere, poiché inizia con calma e vi fa ambientare senza troppi traumi. Ovviamente esclusi i temibili danni psicologici provocati dalla totale follia, ma a quelli eravamo preparati.

Ho giocato 13 ore, finendo il gioco e facendo ingrassare parecchio la capra grazie a un codice gentilmente fornito da Nintendo.
Pro: Folle e strapieno di contenuti. Non c’entrava nemmeno una briciola extra!
Contro: Salta dialogo. Salta dialogo. Salta dialogo. Serviva davvero la trama?
8.4

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