Fin dalla sua prima comparsa su Gamecube, Chibi Robo ha avuto il peso del mondo sulle spalle e per essere un robottino alto 10 cm non posso che ammirarlo per la forza e la costanza dimostrate. Dalle battaglie contro gli alieni, alla pulizia di casa fino ad arrivare alla collezione di cimeli da immortalare con la fotocamera del 3DS, Chibi Robo ha cercato di evolversi e sperimentare per farsi piacere un po’ da tutti, anche se il grande pubblico ha continuato ad ignorarlo. Oggi il migliore amico di ogni famiglia in difficoltà porta su di sè un peso ancora più grande: il suo stesso futuro.

Come dichiarato da Kensuke Tanabe, questo potrebbe essere l’ultimo episodio di Chibi Robo e a noi dispiace molto: come fare allora a rendere questa serie mainstream? Con un platform a scorrimento, genere che su console Nintendo vende sempre e comunque! Ottima idea! C’è però un motivo se i platform vendono: la qualità e la cura a cui Nintendo ci ha abituati. E forse, per un motivo o per l’altro, Tanabe ha dimenticato questa regola fondamentale.
Nei primi istanti di gioco con la scusa di dover salvare il mondo dagli alieni (cose che capitano), veniamo catapultati nell’azione controllando Chibi Robo e seguendo le indicazioni del suo amico Telly Vision. Questa introduzione insegna immediatamente i controlli principali, Chibi Robo si muove e salta come in ogni platform che si rispetti ed ha un’amica infallibile: la spina attaccata al sederino di latta. La sua utilità è pressoché identica a quella della frusta della serie Castlevania, indispensabile per distruggere i nemici e per appendersi ai muri raggiungendo punti lontani. Premendo X si lancia il cavo e tenendo premuto Y lo si carica per avere un lancio ancora più potente in grado di rimbalzare sui muri offrendo perciò al giocatore una sfida basata sul calcolo preventivo dei rimbalzi.

L’impostazione è quella di un platform misto ad un puzzle game, intento discretamente originale, tanto da avermi fatto sperare che Chibi avrebbe finalmente trovato il posto giusto per brillare. Benché i primi minuti di gioco risultino divertenti, dopo pochissimo tempo tocca fare i conti con la realtà: il level design, per buona parte dell’avventura, non tiene testa al gameplay.
Non è mia intenzione paragonare direttamente Zip Lash a un Super Mario 3D World, capisco che il gioco di cui stiamo parlando cerchi di essere più esplorativo e per forza di cose meno ritmico a livello di platform, ma quì si raschia il fondo del barile con meccaniche gettate quasi a caso nei livelli, pochissima logica nel design e una bassissima sfida generale accompagnata da una lentezza disarmante. Tuttavia verso la fine il gioco si risolleva abbastanza, dal Mondo 4 il tono cambia sensibilmente e Zip Lash acquista un senso, alcuni livelli sembrano addirittura fatti con un altro stile in mente risultando molto più divertenti e riusciti.

Ogni livello ha un alto numero di collezionabili che aggiungono un po’ di esplorazione, ci sono 3 Monete grandi, 3 Chibi-tot e gli Snack, questi ultimi particolarmente interessanti da recuperare perché identici a quelli del nostro mondo ed utilizzabili una volta trovati i giocattoli parlanti dal carattere eccentrico, marchio tipico della serie Chibi Robo. Da bocciare invece i livelli basati sui veicoli, del tutto simili alle trasformazioni dei giochi della serie Yoshi ma con controlli frustranti e level design sempre e comunque soporifero. Zip Lash procede così, tra livelli mediocri senza infamia e senza lode, alcuni molto validi e delle buonissime boss fights.
L’implementazione dell’amiibo è discreta e permette di trasformarsi in Super Chibi Robo per facilitare l’avventura (e velocizzarla!), inoltre il punteggio ottenuto nei mondi farà aumentare il livello dell’amiibo permettendo di ottenere più regali nelle capsule Chibi; una cosa che farà storcere il naso ad alcuni però è il Mondo 7, a quanto ci risulta sbloccabile solo con l’amiibo di Chibi Robo, necessario per avere il distributore di capsule. Pecca mitigata dal prezzo ridotto (40€) con cui è possibile acquistare l’edizione comprendente gioco + amiibo.

Ultimo elemento di interesse sono i costumi speciali che rendono il robottino ancora più tenero: riesplorando i livelli è possibile trovare dei piccoli alieni smarriti da salvare. Aiutandoli otterrete un numero che una volta unito a quelli trovati su miiverse dagli altri giocatori vi darà un codice per sbloccare un costume. Più che un procedimento lo definirei un rituale lento e noioso che sono sicuro molti di voi bypasseranno cercando i codici direttamente su internet. Ora che vi ho descritto a grandi linee la mole di meccaniche ed elementi presenti nel gioco posso dirvi quali mi abbiano entusiasmato: nessuna in particolare.
La sensazione che ho provato dalla schermata iniziale ai titoli di coda è che Chibi-Robo! Zip Lash sia pieno di forzature, come se gli sviluppatori avessero voluto a tutti costi inserire gli elementi tipici della serie in un gioco dove forse non andavano messi o dove avrebbero necessitato di un cambiamento, mi spiego: i giocattoli parlanti non c’entrano nulla col mondo nè con la storia, sono un’enorme subquest lenta che vi inviterà a fare avanti indietro tra i livelli. Raccogliere la spazzatura interrompe l’azione e serve soltanto a ricaricare i watt che si consumano muovendosi, peccato sia pressochè impossibile rimanere senza. La Chibi Casa è un hub del quale non si sentiva il bisogno e Telly Vision annoia dopo 5 secondi.
Il Livell-o-Tron infine è la peggior meccanica degli ultimi anni: questa ruota della fortuna tipica dei party game appare alla fine di ogni livello e decide di quanto avanzerete, se di uno, due o tre livelli. Il problema è che ad un certo punto potreste ritrovarvi a fermarla sul punto sbagliato poichè la mappa è circolare, costringendovi a rigiocare ad un livello già completato; soprattutto viene da chiedersi il motivo della sua esistenza quando alla fine dei conti i livelli vanno comunque giocati tutti. Zip Lash è pieno di cose che non erano necessarie, sarebbe bastato puntare a qualcosa di più semplice, alla fine dei conti è meglio una mela buona che un cesto di frutta marcia (modo di dire inventato sul momento, perdonatemi).

Non tutto è perduto, qualcosa di buono c’è. Dal Mondo 4 in poi il gioco cambia faccia e diventa davvero divertente, i boss sono ben fatti, graficamente il gioco non è affatto male e le musiche si meritano un buono sulla pagella, discreto infine il 3D. Il gioco ha una grande longevità che però cade spesso nella ridondanza, più che lungo lo definirei prolisso e non so quanti di voi avranno voglia di cercare i collezionabili.
Credo che nonostante tutto qualcuno di voi potrebbe divertirsi con Zip Lash, è un gioco molto strano che ricorda i platform a scorrimento dell’era 32 e 128 bit, quando il genere pareva ormai morto e si puntava a creare giochi più esplorativi e lenti. Nel 2015 i difetti di un prodotto del genere saltano ancora di più all’occhio e cercando di essere oggettivi è innegabile che Chibi-Robo! Zip Lash abbia alcuni gravi problemi. Un gioco che dividerà i fan, speriamo soltanto non sia l’ultima occasione per Chibi…



























































