Ci sono giochi che ti spingono oltre i limiti, che come missione unica hanno quella di mettere alla prova le capacità del giocatore, riprendendo quel filone arcade che ormai è più sporadico che altro.
Race the Sun è un action nel vero senso del termine: ricerca del punteggio. Endless game con mappe generate ogni giorno con una leaderboard, si controlla una navicella ad energia solare dovendo schivare oggetti, raccogliere power-up e completare obbiettivi per salire di livello.
Con un comparto tecnico assolutamente minimalista, fatto di poligoni nudi e texture monocromatiche, il titolo gioca molto col fattore tempo. Attraversando varie sezioni di gioco, chiamate regioni, aumentiamo la difficoltà, mentre il sole cala costantemente, anche se è possibile far tornare lievemente il tempo indietro con il power-up giallo.

Più il sole tramonta maggiori sono le ombre dei poligoni e di conseguenza minori sono le chance che la nostra navicella abbia energia a disposizione per proseguire. Altri power-up includono un salto (verde), uno scudo contro gli urti in caso di schianto (viola).
Nel mentre fronteggeremo obiettivi del calibro di: fai 20 barrell roll in un’unica sessione, completa tre regioni senza urtare nulla e via dicendo.
La mappa viene caricata ad ogni inizio di giocata, ma se durante la sessione ci ritroveremo senza connessione verrà mostrato un errore, dovuto alla necessità di uploadare i nostri risultati nella leaderboard.
I controlli sono decisamente essenziali, con l’analogico per il movimento e il pulsante A per il salto. Per ottenere un punteggio elevato non solo l’obbiettivo è proseguire attraverso le varie regioni, ma anche raccogliere i Tris, coni blu luminescenti, aumenterà il nostro record, specie se raccolti in serie poiché ogni cinque aumenta il moltiplicatore del punteggio.

Maggiore è il nostro livello maggiori sono le possibilità di avere un punteggio alto sulla mappa giornaliera, poiché si sbloccano una serie di abilità della navicella oltre a badge da applicare sulle ali, come il magnete per attirare tris e power-up nei dintorni o una batteria per l’assenza di sole, assieme a scenari differenti come i portali che conducono a location inedite come quella dello spazio in un campo di asteroidi.
Il comparto sonoro non si distingue, forse volutamente, con tracce memorabili, ma l’accompagnamento, che varia dopo una serie di regioni, riesce nell’intento di far concentrare il giocatore. Ottimo l’utilizzo del world creator, modalità adatta per calmare i nervi che si tendono nonostante un’atmosfera rilassata, assieme alle maggiori difficoltà proposte come la ultra-hard e la apocalypse.

Sostanzialmente Race the Sun è un titolo appagante, seppur con un probabile monotonia se non si è avvezzi alla filosofia mangia-credits degli arcade. Senz’altro interessante, per essere un progetto indipendente, visto l’utilizzo medio di strumenti come le leaderboard su console Nintendo, ma dall’altra parte manca di solidità oltre il ferratissimo gameplay da endless, ovvero tutto ciò che riguarda la personalizzazione e i power-up sono abbastanza approssimativi nella loro implementazione, con una varietà limitata al fine di garantire al giocatore un’esperienza competitiva sicura e senza fronzoli.



























































