Consiglio: non sottovalutate The Denpa Men 3 (d’ora in poi TDM3, NdR). Il titolo stesso, i personaggi che paiono una fusione tra Mii e Teletubbies (!), il look (volutamente) semplicistico sono aspetti che potrebbero trarvi in inganno, ma sotto sotto di carne al fuoco ce n’è, eccome.
L’ho approcciato senza conoscere bene la serie, con quella neutralità tipica di chi non ha aspettative particolari, il che giova a qualsiasi titolo. Ho scoperto un gioco singolare, multi-evento, con solide basi in tutti i comparti.
In breve, trattasi di un JRPG che più classico non si può, dalle fondamenta non dissimili a quelle dei primi Final Fantasy, che segue alla lettera gli stilemi del genere, e un appassionato non può che sentirsi subito a casa, in un piacevole mix di meccaniche familiari e piccole digressioni sul genere. È curioso vedere come, appena avviata una nuova partita, la fotocamera esterna del 3DS venga accesa per una fase tanto curiosa quanto fondamentale: la cattura dei Denpa Men, che comporranno il gruppo di valorosi avventurieri che vi porterete in giro per il mondo di gioco.
Il tutto è incastonato in un mini-game che sovrapporrà dei Denpa Men svolazzanti alle immagini riprese dalla fotocamera, catturabili lanciando delle apposite reti… in pratica è come pescare! Occhio a non farvi venire il mal di testa, perché questi simpatici esserini fluttueranno intorno a voi in ogni direzione, costringendovi ad acrobazie e contorsionismi che richiedono un certo spazio vitale intorno a voi.
Ogni Denpa Man ha un nome, delle caratteristiche “RPG-ose” (Vita, AP – per tecniche/magie – Attacco, Difesa, Velocità, Evasione, resistenze/debolezze elementali assortite), e… un’antenna. “Antenna” nel mondo di TDM3 significa avere particolari abilità, così come il colore della tuta dei Telet… ehm Denpa Men ne determina le resistenze a colpo d’occhio: tuta rossa? Resistenza al fuoco. Tuta azzurra? Resistenza all’acqua, e così via.
La parola che più mi sento di associare alla mia esperienza con TDM3 è… piacevole. Non mette quasi mai in difficoltà serie, non richiede enormi sforzi tattici, si lascia giocare con una scioltezza decisamente rilassante, ed è strapieno di comodità che in un JRPG “full” sarebbero certamente gradite: teletrasporto istantaneo tra locazioni già visitate, cura automatica appena entrati in una città e… party composto da 8 personaggi. Sì, ho detto 8. Contemporanei. Se penso che molti titoli del genere permettono 3 personaggi, qui pare di controllare un esercito!
Piacevole è anche l’aspetto: è tutto coloratissimo, pulito, fluidissimo, semplice ma non scarno… equilibrato direi. Senza rischiare di suonare blasfemo, mi ha ricordato a tratti Super Mario World, per la direzione artistica di primo acchito scarna, ma con una propria dignità ed armonia.
“Ma come, non avevi parlato di multi-evento?”. Vedo che siete attenti, bravi. In aggiunta alle meccaniche ruolistiche di cui sopra infatti, c’è tutta una serie di compiti secondari che ricordano (molto) da vicino una vecchia conoscenza di chi bazzica lidi nintendari da un certo tempo: Animal Crossing. Senza entrare nel dettaglio (per quello dovrete aspettare la recensione completa!), e senza pretendere che TDM3 arrivi alla profondità del titolo Nintendo, ogni Denpa Man ha la propria casa, arredabile a piacimento con mobili acquistati da appositi negozi, oppure trovati negli scrigni sparsi per il mondo di gioco. Si possono creare interi villaggi di Denpa-case da arredare a proprio piacimento! Anche la parte “giardinaggio” avrà il suo angolino di celebrità, e non saranno pochi gli NPC che chiederanno di creare un angolino floreale per il loro giardino, con relativa riconpensa!
Insomma, le premesse per un titolo solido, spensierato e divertente ci sono tutte: occhio alla recensione, prossimamente su queste pagine!