La visual novel dedicata ai vampiri è pronta a succhiarvi tutto il sangue di corpo su Nintendo Switch
I GDR cartacei sono un fenomeno generalmente molto apprezzato da una vasta quantità di persone. Ti permettono di creare mondi sconfinati, dove le regole da seguire sono quelle imposte dal Master ed in cui tutto può accadere, che voi interpretiate un valoroso guerriero in un’avventura fantasy o uno scellerato assassino bionico in un’avventura cyberpunk.
Tra le svariate possibilità di scelta, Vampire The Masquerade ha contribuito a creare un universo narrativo imponente concentrato sulla mitologica figura del Vampiro, dotato di canini ben visibili ed assetato di sangue, in grado di sovrastare qualsiasi umano con la sua forza ed i suoi poteri ma ghermito da manufatti sacri o paletti in frassino. Il grande immaginario collettivo ha permesso a Vampire The Masquerade di diventare una delle serie GDR cartacei più amate di sempre. Ed a lui sono seguiti anche adattamenti videoludici, come il Vampire The Masquerade Bloodlines sbarcato su PC nel lontano 2004, imperfetto tecnicamente ma dotato di una narrazione quasi unica.

Volendo chiudere l’abbondante prologo alla recensione, nel 2019 è arrivata non solo la conferma dell sviluppo del secondo capitolo di Bloodlines, ma anche l’annuncio di un titolo molto particolare, una gioco che avrebbe unito visual novel e GDR in un’entusiasmante avventura. Ed ecco che, nel corso del terzo mese del 2020, Vampire The Masquerade – Coteries of New York fa la sua comparsa anche su Nintendo Switch.
Un mondo di tenebre insanguinate
Vampire The Masquerade – Coteries of New York ci metterà sin da subito di fronte ad un bivio; avremo modo quindi di scegliere uno dei tre protagonisti delle nostre vicende tra un Brujah ribelle, un’aristocratica Ventrue ed un Toreador dotato di una sensibilità e di una personalità che potremmo definire in grado di bucare lo schermo.

Tutti e tre i protagonisti sono dotati di un loro background, di un rammarico che irrimediabilmente li porterà a spingersi tra le braccia del loro aguzzino, e una vita da lasciare alle spalle. Una volta scelto il nostro alter ego, nel giro di poche scene ci troveremo subito di fronte al personaggio chiave, a colui che ci strapperà dalle calde braccia della vita quotidiana per trasportarci tra le gelide ed oscure vicende della sociatà dei vampiri.
Da qui in poi prenderanno il largo le vicende più oscure e misteriose della nostra avventura, sin dalla venuta dell’emissario del Principe (colui che governa un determinato dominio dei vampiri) fino alle storie dei vari personaggi che avremo modo di incontrare.
E dovremo compiere delle scelte, le quali in teoria dovrebbero andare a modificare sostanzialmente l’esito della nostra storia. Avremo quindi modo di decidere in che tono rispondere a determinate domande, oppure se continuare ad addentrarci in una cattedrale cristiana malgrado il dolore provato, se sfruttare le nostre abilità per bloccare un vampiro di un clan avversario che tenta la fuga dall’inevitabile morte fino anche a tentare di convincere altri vampiri a diventare nostri compagni per creare una cotaria tutta nostra.

Ehm.. no, mi spiace.
Completare la storia principale del titolo ci porterà via all’incirca 8 ore. Non sono tantissime per un titolo del genere, ma dato l’ampio uso di termini in inglese non propriamente comuni ed il dover ponderare bene alcune delle nostre scelte, potremmo arrivare ad impegnare anche circa 10 ore di gioco.
Per un neofita di Vampire The Masquerade, questo titolo rappresenta il modo perfetto per introdursi nel mondo di gioco (sia cartaceo che videoludico). La trama risulta particolarmente interessante ed il racconto ben scritto, ed i suoi personaggi riescono a mettere in risalto le loro sfaccettature ed, alcune volte, addirittura a celare con intelligenza le loro vere intenzioni.
Non mancano poi missioni secondarie, utili ad aumentare i ranghi della propria coteria, nonché per approfondire ulteriormente lo splendido mondo vampiresco di Vampire The Masquerade.

L’inserimento di un dizionario, consultabile in qualsiasi momento dell’avventura premendo il tasto ZL, rende il tutto più ricco grazie alle sue ottime descrizioni.
Stile vampiresco
Essendo imbastita come una visual novel, non ci troveremo mai a prendere le redini di un personaggio in 3D, od a visitare completamente edifici e strutture. Ogni decisione verrà presa tramite delle righe di testo, come ogni buona visual novel ci ha insegnato.

A creare una certa atmosfera ci penseranno sia l’accompagnamento sonoro di grande qualità, dotato di sottofondi musicali che riescono sempre a mettere in risalto le vicende, sia le ottime tavole animate che sfileranno nello sfondo. Nel menù opzioni possiamo scegliere tra fondali animati o immobili, ma vien da sé che i fondali animati riescono a creare un’atmosfera decisamente migliore ed unica rispetto a quelli inanimati.
Ad avvalorare ulteriormente i fondali ci pensa un art design di qualità, che mette in pieno risalto non solo le immagini relative agli ambienti, ma anche i personaggi stessi che trasudano carisma ed interesse fin dalle loro rappresentazioni grafiche.

Una novel sui vampiri
Quando Vampire The Masquerade – Coteries of New York venne presentato, gli sviluppatori misero in evidenza le loro aspirazioni a creare una visual novel in grado di sfruttare le meccaniche tipiche dei GDR. Ed è un vero peccato constatare che, malgrado le loro intenzioni, nel gioco non sia presente praticamente alcuna meccanica GDR. Non avremo modo di accrescere le statistiche del nostro protagonista, non potremo acquistare e potenziare equipaggiamenti o abilità, ne oggetti di alcun tipo.
E, ad onor del vero, nemmeno la possibilità di scegliere le proprie azioni si riflette in modo preponderante sull’avventura. Certo, alcune scelte ci porteranno ad aggraziarci uno o l’altro personaggio, a scoprire più o meno segreti e dettagli del mondo di gioco, ma è pur vero che non ci sono finali multipli alternativi a cui poter giungere, il finale è solo uno. Qualsiasi scelta intraprenderemo, alla fine raggiungeremo sempre e solo quel finale. Volendo trovare l’ago nel pagliaio, doppiare i dialoghi dei vari personaggi avrebbe reso l’esperienza ancora più coinvolgente.

Ciò rende il gioco meno piacevole? Ovviamente no. Come sottolineato qualche paragrafo più in alto la storia è davvero interessante e ben scritta, i personaggi sono tutti intriganti e la voglia di continuare a giocare di volta in volta non vi mancherà, ed i continui approfondimenti sulla lore della serie rendono il tutto ancora più prezioso. Ma sicuramente ci troviamo di fronte ad un’occasione mancata di unire con successo due generi così diversi, eppure potenzialmente così simili.
In definitiva, giocate Vampire The Masquerade – Coteries of New York. Se siete già fan della saga videoludica e cartacea vi troverete di fronte ad un titolo valido e che vi offrirà il modo di approfondire diverse sfaccettature della Masquerade. Se invece non avete mai visto ne sentito Vampire The Masquerade, questa potrebbe essere per voi il miglior modo per iniziare ad interessarvi alla serie, soprattutto in vista del futuro arrivo del secondo capitolo di Bloodlines.