La serie New in un imperdibile pacchetto!
Sembra strano assistere a un vero e proprio trasloco di massa, ma forse non ci si poteva aspettare nulla di diverso dopo il periodo buio di Nintendo Wii U, illuminato di tanto in tanto dalle solite perle sfornate nel cantiere della Grande N. Perle tanto preziose da dover essere conservate, tramandate anche ai giocatori che un paddone non l’hanno mai nemmeno avuto tra le mani.
Ad inaugurare il 2019 dell’ibrida giapponese è quindi New Super Mario Bros. U Deluxe, pacchetto che include al suo interno i due esponenti in alta definizione della tanto amata/criticata serie New nata su Nintendo DS. Se New Super Mario Bros U si rivolge ad una platea decisamente più ampia, New Super Luigi U abbraccia quella fetta di giocatori che qualche anno fa andava alla ricerca di livelli impossibili, nascosti nei meandri del catalogo di Super Mario Maker. Un’offerta quindi che accontenterà proprio tutti.
New Super Mario Bros. U, Regno dei Funghi: aleggia una tranquilla, soleggiata, quanto noiosa giornata. Ma, come siamo stati abituati da circa un trentennio, la quiete viene improvvisamente stravolta dall’arrembaggio di Bowser e della sua ciurma di figlioletti indisciplinati, che assediano il castello e lanciano via — nel vero senso del termine — Mario e compagni dall’altro capo della mappa di gioco.
Partiamo dalle novità: Toadette e Ruboniglio. La prima, dopo aver raccolto una Super Corona ed essersi trasformata in Peachette, può compiere salti doppi, volteggiare leggiadra lungo i livelli e planare con grazia; riceve inoltre una spinta verso l’alto quando si trova in prossimità di un burrone che avrebbe segnato la sua disfatta. Un modo decisamente più soft di affrontare l’intera campagna, che alla lunga presenta insidie da non trascurare per un platformista in erba. Ruboniglio tuttavia rende le cose ancora più semplici grazie all’immunità contro le creature che infestano il Regno dei Funghi e, soprattutto per i più piccini, si rivela la scelta ideale per prendere confidenza con le meccaniche tipiche del genere.
Non inorridiscano i fan della serie classica, ad ogni modo. Scegliendo Mario o Luigi, New Super Mario Bros. U, dopo una prima area accessibile ma non per questo accomodante, percorre una curva della difficoltà che si innalza gradualmente sino a raggiungere picchi di considerevole infamia. In particolar modo, gli ultimi due mondi si rivelano ostacoli più che soddisfacenti; nulla che possa portare alla disperazione, intendiamoci, ma un level design intelligente e alcune trovate oculate tengono alta l’asticella sino ai titoli di coda.
Pad alla mano Mario e Luigi sembrano aver conservato lo stesso feeling del (recente) passato. Le meccaniche di gameplay rimangono fedeli a quanto visto nella serie New, con una percezione dell’attrito ridotta e un tasso di precisione piuttosto alto richiesto per evitare le hitbox di Goomba e compagnia. Largo spazio anche ai power-up: oltre alla succitata Super Corona torna la Super Ghianda, che trasforma i nostri eroi in scoiattoli volanti, il Fiore di fuoco o di ghiaccio che bersaglia i nemici con palle incenerenti e sfere ibernanti, e il Minifungo, tanto difficile da trovare quanto spassoso nel “potere” che fornisce. Imprescindibile Yoshi, che modifica l’approccio alla conformazione dei livelli in maniera anche piuttosto drastica, ma non per questo meno divertente.
Protagonista del gioco, insieme ai nostri eroi, è la mappa: colorata, ricca di dettagli e parzialmente interattiva. Si passa dalle verdeggianti radure per poi attraversare insidiosi deserti, salvare la pelle da velenose paludi, illuminare tetre grotte e balzare da una nuvola all’altra con sotto i nostri piedi nient’altro che il vuoto. Tra un livello e l’altro sorgono le aree bonus di Toad che permettono di guadagnare power-up e vite extra, e aree presidiate dai nemici, espugnabili con scontri diretti molto brevi ma che riescono a spezzare bene il ritmo di gioco.
La mappa navigabile, in questa versione maggiormente rifinita per Nintendo Switch, si presenta al massimo della forma, così come gli sfondi e le architetture dei livelli che, soprattutto in portabilità, riescono a stupire per la loro visione d’insieme. Capita spesso, tra un salto e l’altro, di soffermarsi anche sullo scenario dell’avventura, che in certi frangenti mette in mostra delle vere e proprie opere d’arte in movimento. Un lavoro che avevamo già apprezzato su Wii U, ma che non per questo perde di valore.
Ampio spazio alla libertà d’approccio al titolo, come eravamo stati abituati anche su Nintendo Wii U. È possibile giocare con i piccoli Joy-Con o con il Pro Controller, così come godere dei balzi di Mario sul piccolo schermo. Torna la modalità cooperativa fino a quattro giocatori e, se le due campagne principali non dovessero bastarvi, ecco sopraggiungere la sezione Sfide, dai minigiochi più disparati, e la Partita Turbo, un susseguirsi di livelli che richiedono di collezionare il maggior numero di monete nel minor tempo possibile. Per i fanatici del multiplayer locale vi è infine la modalità Caccia alle monete.
Con il contributo del multiplayer in locale l’intera campagna può essere vissuta sotto una luce tutta nuova e maggiormente incentrata sull’ostacolare i compagni di gioco anziché sul completamento dei livelli. Attività che, manco a dirlo, si rivela spassosissima. E questa è un po’ la seconda anima di Super Mario Bros. U che, come detto, cerca di abbracciare giocatori di ogni tipologia e ci riesce con una disinvoltura a dir poco disarmante.
Tuttavia, l’opera così come viene consegnata ripresenta i problemi lamentati dai fan alla sua uscita. Il gioco si mantiene su di una linea classica che alla fine dei conti non osa mai: propone meccaniche divertenti, ma affatto stravolgenti per la serie. L’unico vero collezionabile è la Moneta Stella, spesso nascosta nei luoghi più difficili da raggiungere o dietro una parete invisibile. Ogni livello ne contiene tre e, quando ne viene raccolta la totalità per ogni mondo, si sblocca un livello segreto accessibile soltanto a campagna completata. Dispiace un po’ che il 100% sia frutto della raccolta di un singolo collezionabile, così come stona l’eccessiva presenza delle piccole monete d’oro, talvolta usate più come riempitivo che come incentivo a compiere manovre di una certa complessità.
I power-up nascosti nei piccoli blocchi e quelli elargiti lungo la mappa sono anch’essi in numero eccessivo, tanto che spesso si finisce con lo svuotare l’inventario per necessità. L’incedere tra un livello e l’altro è poi abbastanza lento, complice un sistema di checkpoint che non permette di riprendere immediatamente dall’ultima bandierina ma che, sempre nell’ottica di poter richiamare un potenziamento e facilitare il progresso, riporta alla mappa di gioco e costringe a riselezionare la casella prescelta. È l’effettiva conseguenza di una scelta di game design e probabilmente non si poteva fare diversamente in questa nuova edizione per Nintendo Switch.
Se New Super Mario Bros. U fa del classico il suo fregio, con una struttura dei livelli equilibrata e con la riproposizione dei noti power-up, in New Super Luigi U il percorso verso l’ultima bandiera è una continua sfida contro se stessi e contro il tempo, che scandirà i nostri movimenti senza alcuna pietà. La storia che fa da sfondo alle vicende è identica al capitolo principale, ma stavolta l’idraulico in verde non ha l’appoggio del fratello e, per terminare un livello, può fare affidamento su 100, risicatissimi secondi.
L’avventura di Luigi, anch’essa infarcita delle Monete Stella e dei power-up più disparati, fa dell’intricatezza e della precisione i suoi punti di forza. Neanche a dirlo, velocità e riflessi sono fondamentali per non far scadere i secondi, così come lo sfruttare a dovere ogni potere guadagnato con fatica. Luigi salta con un arco più ampio e un’andatura più scivolosa, pedala letteralmente nel vuoto; caratteristica che se in certe situazioni può aiutare ad arginare precipizi molto ampi, in altre rende impossibile anticipare la progressione del livello.
Accumulare vite e fare affidamento su di un bottino di funghetti verdi è un’altra condizione esclusiva di New Super Mario Bros. U, tanto che capita spesso di arrivare alla chiusura di un mondo con una manciata di 1-up, evenienza che costringe a rivisitare i livelli bonus di Toad. Per facilitare le cose si potrebbe optare per un personaggio più semplice da gestire, ma poi che sfida sarebbe? New Super Luigi U è, in definitiva, il tassello che completa l’esperienza offerta dal pacchetto. Un prodotto rivolto senza se e senza ma a chi ha semplicemente passeggiato lungo i livelli dell’avventura di Mario ed è in cerca di nuove e stimolanti sfide.
Con oltre 160 livelli di cui godere in solitudine o in compagnia, New Super Mario Bros. U Deluxe si presenta come un concentrato di tutti quegli elementi che hanno reso popolare la serie New, imprescindibile per i fan del baffuto idraulico e soprattutto per chi non ha mai vissuto l’era Wii U. L’alta rigiocabilità, il buon livello di sfida e la possibilità di condividere l’esperienza con altri giocatori lo rendono un prodotto capace di intrattenere per decine e decine di ore. Qualcuno lamenterà la poca voglia di mettersi in gioco, ma il livello complessivo è più che ottimo e la quantità di contenuti davvero notevole. Un ottimo modo per impegnare il tempo in attesa della prossima avventura mariesca.
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