Un titolo impronunciabile per un JRPG irrinunciabile
Strano il destino di Adol Christin. Poco conosciuto al pubblico occidentale ma protagonista assoluto di una splendida serie di jrpg ancora parzialmente di nicchia, nota soprattutto ai pc-gamer e ai possessori di PSP e Vita; una serie che conta, tra titoli main, remake e collection ben quindici capitoli. Esattamente come accade in Final Fantasy, ogni episodio è perfettamente giocabile a se stante e non richiede di averli giocati tutti per essere apprezzato.
Ys è la serie portabandiera di Nihon Falcom, compagnia giapponese attiva dal 1982 nel mondo videoludico e specializzata nel campo degli rpg orientali, produttrice anche della saga The Legend of Heroes. E dopo una lunga assenza sui lidi Nintendo, l’ultimo capitolo della saga, Ys VIII: Lacrimosa of Dana è approdato su Nintendo Switch, dopo essere uscito su PS Vita e successivamente su Pc e PS4.
Adol Christin è un avventuriero, un giovane ficcanaso che adora mettersi nei guai e vive di esplorazione, un provetto Indiana Jones che in ogni regione che esplora e in ogni storia che vive lascia sempre un bel ricordo di se. Spesso perde i ricordi delle sue avventure precedenti ma pur ritrovandosi in circostanze continuamente nuove, riesce sempre a cavarsela. Questa volta si trova in viaggio sulla Lombardia, una nave diretta verso nuove terre, insieme a Dogi, amico di una vita e fedele compagno d’avventura. Mentre si trovano vicino all’isola di Seiren, a metà della rotta, la Lombardia viene attaccata da un gigantesco mostro marino. Seiren è famosa per essere una terra misteriosa da cui le navi si tengono ben distanti perché affondano misteriosamente e in maniera sistematica e l’errore di avvicinarsi troppo per accontentare Adol e le sue voglie di esplorazione costa caro.
La Lombardia affonda insieme a tutti i suoi passeggeri e una volta risvegliatosi sulle coste dell’isola, Adol si mette alla ricerca dei sopravvissuti.
Dopo aver incontrato la giovane Laxia, un marinaio chiamato Sahad e soprattutto Dogi, dotato come Adol della capacità di sopravvivere sempre e comunque, i quattro, con l’aiuto del capitano della Lombardia cominciano a costruire un villaggio dove accogliere i sopravvissuti e trovare riparo in attesa di capire come uscire dalla nave.
E dopo aver cominciato l’esplorazione dell’enorme isola di Seiren, Adol comincia a sognare una bellissima ragazza dai lunghi capelli blu chiamata Dana, senza ancora avere la minima idea di come la sua avventura si incrocerà con la vita e il destino della giovane…
Ys VII: Lacrimosa of Dana è un action-rpg con meccaniche di combattimento e gameplay che ricordano tantissimo i Tales of e i fan della saga Bandai-Namco si troveranno probabilmente subito a loro agio. I nemici sono sempre visibili su schermo ed evitabili in ogni momento, tranne durante le boss battle. Con il tasto X si locka il nemico e la telecamera lo segue nei suoi movimenti, con A si attacca, con B si salta mentre con Y è possibile cambiare il controllo del personaggio tra il trio schierato in campo. Alle tre tipologie di armi e attacco disponibili (taglio, affondo e impatto) corrispondono altrettante debolezze dei nemici e cambiare il personaggio controllato è importante per infliggere una maggiore quantità di danno, una volta appreso a quale tipo di attacco sono sensibili. Una volta riempita la barra del danno subito in basso a sinistra dello schermo, si raggiunge la soglia del break, i nemici cadono a terra per qualche secondo e si ritrovano molto più vulnerabili ai nostri attacchi.
Con la pressione dei dorsali L ed R nel momento giusto è possibile schivare l’attacco del nemico o parare il colpo, rallentando il tempo e riuscendo a infliggere un maggior numero di colpi. Combinando L ed R con A, B, X e Y si possono utilizzare le tecniche speciali, una volta carica l’apposita barra. Ogni tecnica ha molteplici livelli di potenza e utilizzandole e salendo di livello è possibile impararne di nuove, sempre più potenti. Un combat system dinamico e ricco di opzioni in cui è importante imparare a utilizzare ogni tasto e attacco a disposizione. I due alleati che non controlliamo non possono perdere i sensi in battaglia e subiscono una quantità minore di danno ma il loro apporto in attacco è decisamente inferiore, anche per questo è importante abituarsi a cambiare costantemente l’unità durante la lotta.
L’isola di Seiren offre una buona varietà nelle situazioni e specialmente i combattimenti contro i Boss si rivelano una piacevole e costante sorpresa, proponendo battaglie spettacolari e dinamiche.
Seiren è il centro della storia e il luogo in cui si svolge l’esperienza di Lacrimosa of Dana. Man mano che salveremo i sopravvissuti, il villaggio (chiamato Castaway Village) si espanderà e con la cooperazione degli abitanti avremo la possibilità di preparare pozioni, creare armi, armature ed accessori, coltivare ingredienti per cucinare piatti (utili in battaglia, oltre a curare forniscono bonus) e ottenere quest che, una volta risolte, ci permetteranno di conoscere meglio chi l’ha commissionata, aumentando l’affinità con Adol e sviluppando la trama.
Proprio la trama è tra gli aspetti più solidi del gioco e la qualità della narrazione e la costruzione dei protagonisti sono tra i motivi principali per cui la saga di Ys ha sempre un posto speciale nel cuore degli appassionati del genere.
I misteri che l’isola di Seiren nasconde sono tanti e prima di avventurarci nel cuore delle montagne e di capire come mai Dana appare in sogno, chi è e come la sua storia si incrocerà con quella di Adol, dovremo imparare a conoscere gli abitanti del villaggio. Ognuno ha un mistero, ognuno ha una sua storia e vale la pena di conoscerli tutti, nessuno viene tralasciato e seppur offrendo diversi cliché (il nobile snob, il marinaio, la ragazza apparentemente algida, il pistolero misterioso), ciascuno ha la possibilità di brillare, di maturare e di mostrare ben più di un lato della sua personalità, cambiando come cambia la percezione dell’ambiente circostante, svelando i misteri di Seiren e imparando che per tornare a casa e sopravvivere è bene mettere da parte egoismi e questioni personali.
Dana, inoltre, è la vera protagonista femminile del gioco e la sua storia e la sua caratterizzazione sono estremamente interessanti.
La prima cosa che salta all’occhio sotto il profilo tecnico, è la natura portatile del titolo. Lacrimosa of Dana è uscito inizialmente come esclusiva PSVita e poi convertito su home console. Sia i protagonisti che i nemici, seppur ben costruiti mostrano i limiti dello sviluppo sulla piccola portatile Sony, con corpi spigolosi e ruvidi e l’immagine generale appare raramente pulita. Il frame-rate soffre e spesso, soprattutto dopo le schermate di caricamento tra una macro-area e la successiva, l’ambiente si ferma per qualche istante e i movimenti dei nemici sulla mappa scendono ben oltre i 30fps. Purtroppo il frame-rate non migliora in modalità portatile e anzi, cala ulteriormente. Nulla che renda il titolo ingiocabile, Seiren è un’isola ben caratterizzata, gradevole da vedere e da esplorare ma su Switch tecnicamente si è visto molto di meglio.
Buono il lavoro dal punto di vista sonoro, le tracce sono principalmente elettroniche/rock, presenti ma non noiose, ricordano nello stile quelle di Xenoblade X, sorprendendo in determinati frangenti di trama, con melodie inaspettate e con una buona varietà anche nel remixare i pezzi.
Con una longevità attorno alle 40-50 ore, un combat system dinamico e vario, una trama interessante, solida e ricca di colpi di scena, personaggi interessanti e profondi, è un titolo che mostra punti deboli solo dal punto di vista tecnico, con un frame-rate ballerino e un aspetto visivo che più volte ne evidenzia la natura di porting da console portatile. E da poco, è disponibile anche una patch con il doppiaggio originale giapponese e uno nuovo inglese rivisto e corretto, che pone una pezza ad alcuni errori di traduzione e superficialità della versione anglofona.
Un titolo imperdibile per i fan, sicuramente da provare per tutti gli altri, grazie alla demo presente nello store.
Ys VIII: Lacrimosa of Dana è un jrpg coraggioso, capace di proporre continue variazioni al gameplay, aggiungendo nuovi elementi dopo decine di ore che risultano immediatamente ben amalgamati e naturali, come se ci fossero sempre stati dall’inizio. Come i raid, una particolare modalità in cui dovremo combattere contro orde di nemici che attaccheranno il villaggio in una speciale arena; o Dana. Senza spoilerare minimamente chi sia Dana, lei da sola rappresenta una modalità di gameplay diversa praticamente da tutto il resto del gioco.
Ys VIII: Lacrimosa of Dana è un grande jrpg, un gradito ritorno di una serie storica su console Nintendo e una valida alternativa ai titoli del genere già presenti su Switch e a quelli in arrivo in questi giorni.