Pacco, doppiopacco e contropaccotto
Cosa succederebbe se da un gioco di Mario togliessimo i salti? Un disastro. E se Sonic smettesse di correre? Non sarebbe Sonic, semplicemente. E se da un gioco che fa della fisica il suo cavallo di battaglia, eliminassimo quest’ultima? Probabilmente otterremmo Unbox: Newbie’s Adventure. Dopo questa premessa disastrosa, cosa che alla fin fine il gioco sviluppato da Prospect Games non è del tutto, entriamo nelle Paradise Isles e vediamo se ci troviamo di fronte ad un pacco oppure no (la battuta era doverosa, scusatemi).
In Unbox: Newbie’s Adventure saremo letteralmente un pacco, uno di quelli che siamo tanto felici di ricevere dai corrieri, che dovrà salvare il destino della GPS (Global Postal Service) caduta nelle grinfie dei Wild Cards, dei malavitosi pacchi capitanati da Boss Wild che cercheranno in tutti i modi di metterci i bastoni tra le ruote. La GPS è infatti in crisi e sarà compito del nuovo arrivato Newbie (ma potete rinominarlo come vorrete) far sì che tutto torni alla normalità, con consegne al destinatario che arrivino in orario ma soprattutto sane e salve. Se fino ad ora avete pensato ad una sorta di gioco “gestionale”, vi sbagliate di grosso: ci troviamo di fronte ad un platform sandbox, in cui la libertà di esplorazione è davvero enorme, rovinata però da un gameplay poco preciso e inopportuno per un gioco del genere.

Tralasciando infatti qualcosa che è effettivamente inevitabile, ovvero la forma cubica del pacco che quindi rende i movimenti abbastanza imprevedibili, l’imprecisione dei comandi uniti ai numerosi glitch grafici e ad una fisica ballerina rendono lo spostamento davvero difficoltoso: se questo è sopportabile quando ci troviamo in ambienti molto ampi, l’impresa avviene quando dobbiamo effettuare salti millimetrici tra piattaforme sospese nel vuoto o sull’acqua, nostra grande nemica che dopo un primo piccolo rimbalzo, metterà fine alla nostra breve vita da pacco facendoci ripartire dall’ultimo checkpoint. Fortunatamente per aggiustare dei movimenti poco precisi che potrebbero alla lunga risultare frustranti, ci pensano gli “unboxing”, una sorta di doppio salto che effettueremo grazie all’espulsione del pacco dal suo rivestimento, cosa possibile fino a sei volte consecutive se avremo abbastanza involucri, che otterremo raccogliendo i numerosi item disseminati per le varie isole.
Oltre a questi, troveremo anche alcune medaglie d’oro a puro scopo collezionistico e dei francobolli, essenziali per proseguire nella nostra avventura; questi sono ottenibili anche e soprattutto completando le numerose missioni da portare a termine mentre vagheremo per una delle cinque isole che compongono il mondo di Unbox: Newie’s Adventure; faremo la conoscenza di decine di pacchi come noi, alcuni dei quali diranno frasi senza senso, altri invece ci chiederanno diversi favori che, oltre a renderci degli scalatori di torri e montagne innevate, dei piloti di mezzi di soccorso e pistoleri provetti, metteranno in mostra tutti i limiti del gioco.

È durante queste missioni infatti che verremo chiamati a effettuare salti precisi, a spostarci in cunicoli o ancora a raggiungere determinati obiettivi entro un tempo limite e i problemi di fisica e di gameplay in generale non facilitano di certo le cose. Il divertimento e la spensieratezza del vagare senza meta nelle enormi isole è molto apprezzabile, ma per proseguire l’avventura bisognerà necessariamente affrontare le missioni e queste, nonostante siano abbastanza variegate e permettano di esplorare zone nascoste delle isole, mettono in risalto tutti i difetti del gioco. Tra questi troviamo anche un comparto grafico allegro ma mediocre: la scelta di puntare su una grafica “realistica” penalizza di molto Unbox: Newie’s Adventure, con modelli poligonali troppo scarni e isole che, seppur ben realizzate, soffrono di compenetrazioni, pop-up, rallentamenti, ritardi nel caricamento delle texture e un level design che richiede più precisione di quanto il gameplay ne permetta; sullo stesso livello il comparto sonoro, con effetti semplici e una colonna sonora ripetitiva che alla lunga dà più fastidio che altro.
Il titolo in ogni caso si lascia ben giocare se si riesce a chiudere un occhio sui problemi sopra citati: i collezionabili e l’enorme personalizzazione del nostro Newbie danno un tocco di longevità in più, ma difficilmente avrete la voglia di girovagare per le isole se non per trovare i pacchi che vi assegneranno le missioni per la raccolta di francobolli. Risolleva di molto la situazione il comparto multiplayer che, nonostante soffra di tutti i problemi del single player, abbina un divertimento smisurato con i propri amici in preda ai nostri attacchi e ai bug del gioco che, almeno in questo caso, possono risultarci utili.

Il giudizio finale di Unbox: Newsie’s Adventure sente il peso di alcune scelte effettuate dagli sviluppatori: una grafica in cel shading avrebbe sicuramente reso maggiormente, così come un maggior controllo del nostro alter ego cubico. L’aspetto così giocattoloso potrebbe attirare molto una fascia d’utenza più giovane, che si troverebbe però in enorme difficoltà con le imprecisioni a cui mette incontro il gameplay e che tocca vette elevatissime quando si tratta di correre contro il tempo con estrema precisione tra salti, abbattimento di nemici e raccolta di item posti in luoghi impensabili. Se il corriere lo permette, chiedete il reso, la GPS ne sarà sicuramente felice.