LAYTON’S MYSTERY JOURNEY™: Katrielle e il complotto dei milionari – Recensione

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Genere: Rompicapo
Multiplayer: No
Lingua/e: italiano (testi e doppiaggio)

Un vero gentiluomo risolve ogni enigma… e Katrielle?

Da fanatica della saga, comprerei anche una cassa di cavolfiori se fuori ci fosse scritto “Coltivati dal Professor Layton”. A causa di questo amore incondizionato, non avevo grandi aspettative riguardo Katrielle e il Complotto dei Milionari: mi bastava potermi riaffacciare in quel mondo e scoprire come se la stavano passando i personaggi a cui tanto mi ero affezionata. La grande sorpresa è stata quanto davvero Katrielle mi piaccia, forse in alcuni aspetti anche più del padre, e come risultato ora ho altri personaggi a cui tengo terribilmente e di cui voglio scoprire disperatamente il futuro. Ottimo, no?

Una Katrielle per tutte le stagioni

La Londra di (circa) 20 anni dopo è praticamente identica a come la ricordavamo e l’unico indizio del tempo trascorso è quanto sia invecchiato il Rettore Stone. Nonostante l’ambientazione risulti molto familiare, il team è profondamente mutato: è la giovane Kat al centro del palcoscenico, affiancata dal cavalier servente Ben e dallo scorbutico cane Sherl, la cui identità è avvolta nel mistero. Ad essere onesti, l’identità di tutti è abbastanza nebbiosa, come da classica tradizione Laytoniana, e se vi aspettate risposte ai vostri dubbi sull’attuale destino dei personaggi, rimarrete in parte delusi. Si viene a capo davvero di poco, ma il grande carisma del trio attuale distrae molto dalle curiosità in stile Soap Opera del giocatore (Chi è la madre? Dove sono finiti tutti? Chi è in realtà il cane? Chi erediterà la misteriosa piantagione di caffè?). Katrielle è spumeggiante e decisa, e non si fa mettere i piedi in testa da niente e nessuno. Non teme proprio nulla, e riesce a rimanere tranquilla e ironica anche nei momenti più seri e drammatici, tratto del suo carattere che ho molto gradito.

Nonostante sia una vera dura, è al contempo all’inizio della sua carriera come investigatrice: questo fa sì che i casi in cui si cimenti siano ben diversi da quelli a cui eravamo abituati con l’esimio Professor Layton. Non ci sono epocali misteri o momenti particolarmente drammatici, bensì si alternano avventure piuttosto leggere, nelle quali non sentiamo troppa pressione su di noi. Il ritmo e l’intensità della narrazione seguono un crescendo investigazione dopo investigazione, come ad accompagnare la crescita della protagonista, ma il fatto che rimangano casi separati tra loro stempera comunque l’atmosfera, rendendola più “casual”. Non tutti apprezzeranno questo mood tranquillo e rilassato, ma personalmente ho amato le numerose storie presenti e le ho trovate ricche di spunti interessanti e di personaggi amabili. Ci si affeziona ad ognuno di loro, ed è un piacere averci a che fare.

Il romantico Tamigi by night

Potrei continuare a dilungarmi ore sul carattere dei protagonisti e sui loro punti di forza, tralasciando completamente la parte degli enigmi. Sì, perché parte di me è convinta che i puzzle siano solo un elemento extra nei giochi di Layton, che in realtà piacciono principalmente per atmosfera, disegni magnifici e personaggi intriganti. Sono altrettanto certa che qualcuno ne risolva la maggioranza seguendo tutorial online, solo per proseguire con la trama e scoprire cosa sta per succedere. Ovviamente, non vale per tutti: c’è senza dubbio una percentuale di appassionati che apprezza questi titoli proprio per la necessità di mettere in moto il cervello, e si gode il contorno. Da questo punto di vista, Katrielle e il Complotto dei Milionari mostra una qualità un po’ altalenante: ci sono tantissimi enigmi divertenti e ben strutturati, ma anche alcuni piuttosto deludenti.

La difficoltà generale è inferiore ai titoli precedenti, complice anche l’incredibile quantità di monete aiuto che si trovano e l’effettiva validità dei consigli che sbloccano. Anche il genere è leggermente variato, poiché sono presenti tantissimi quesiti che comportano il pensiero laterale, e pochissimi che sfruttano la geometria e la costruzione di forme, con mia incommensurabile gioia, nonché numerosi di linguistica, piuttosto banali ma pur sempre basati su parole inglesi. C’è da segnalare anche il terribile lavoro di traduzione svolto con un paio di enigmi, che sono semplicemente irrisolvibili in italiano: l’aver sbagliato un paio di parole rende il tutto incomprensibile, e perdere Picarati per l’adattamento fallato mi ha fatto notevolmente girare le scatole. Nel complesso, il livello dei quesiti è discreto: non sono mai così facili da annoiare, ma mai così complessi da necessitare più di qualche minuto di ragionamento. I minigiochi, invece, sono decisamente più interessanti ed impegnativi, e perfettamente all’altezza dei titoli precedenti. Per di più, uno tratta di luculliane cene al ristorante, per cui ha immediatamente conquistato il mio cuore.

A prescindere dalla difficoltà, gli enigmi sono un piacere per gli occhi

La componente artistica del titolo è una scommessa sicura. Tornano i meravigliosi disegni, ed ogni angolino è ricco di colore e di dettagli. Sono presenti una buona varietà di ambientazioni, e la qualità è esattamente quella che ci aspetta da un titolo della saga di Layton. La caratterizzazione dei personaggi è rimasta magistrale, seguendo lo stesso stile dei predecessori, e l’unica mancanza è l’impossibilità di attivare l’effetto 3D, di cui onestamente non ho sentito il bisogno. Le musiche, orchestrate, sono gloriosamente belle come speravo, e tutto il materiale visivo e sonoro è visibile a fine gioco in un grande catalogo. In verità, è proprio con i contenuti aggiuntivi che Katrielle e il Complotto dei Milionari dà il suo meglio: oltre alla (adorabile) possibilità di vestire la giovane Kat come ci aggrada e di arredare il suo studio, possiamo raccogliere numerosi collezionabili che richiamano i vecchi titoli della saga o di altri franchise Level-5. Inoltre è presente un museo, degli enigmi giornalieri scaricabili, delle sfide extra ed infiniti elementi bonus, che non sono riuscita ad analizzare a pieno, visto che la maggioranza di essi sarà disponibile dopo il lancio. C’è tanto da fare, e la longevità complessiva rivaleggia tranquillamente con i grandi titoli della saga di Layton. Un applauso particolare al doppiaggio: ho amato le voci scelte, soprattutto quella seriosa di Sherl.

Ma conviene effettivamente acquistare il titolo su Nintendo 3DS e non su Smartphone? I contenuti sono pressoché gli stessi, a parte un vestito extra sulla portatile Nintendo, ma il prezzo invece è decisamente inferiore su telefono. Personalmente, dopo aver giocato tutti i predecessori su portatile Nintendo, non riuscirei mai ad allontanarmene, sia per una questione di affezione che di pura praticità: preferisco utilizzare lo stilo e mi piace il doppio schermo. Al contempo, un neofita probabilmente potrebbe scegliere la versione mobile, con un cospicuo risparmio dei suoi fondi e gioia del suo portafoglio.

Ricorda qualcosa?

Tiriamo le somme: Katrielle e il Complotto dei Milionari è un ottimo titolo, piuttosto diverso dai suoi predecessori, non solo per protagonisti ma per struttura. È perfetto come apripista per una nuova trilogia, e spero fortemente che sarà seguito da altri giochi con protagonista la giovane Kat. Non tutti ameranno i cambiamenti, specialmente per la difficoltà abbassata ed il minore pathos delle storie, ma personalmente ho apprezzato il tentativo di adattare l’atmosfera alla giovane età ed al carattere spumeggiante della protagonista. Mi è francamente dispiaciuto finire il gioco, e questo generalmente è un ottimo segno: spero proprio che a breve avremo notizie precise sul successivo. Fatemi sapere come prosegue la storia e nessuno si farà male.

Ho terminato tutti i casi in una ventina di ore, trovando ogni moneta aiuto e risolvendo tutti gli enigmi, extra esclusi
Pro: Divertente, longevo e con un ottimo ritmo. Tanto cibo in ogni dove: Katrielle è la mia anima gemella
Contro: Livello di sfida piuttosto basso e qualche pecca nella traduzione
7.8

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