Eroi, eroi ovunque. Dopo lo straordinario successo di Fire Emblem Awakening e Fire Emblem Fates, Nintendo punta sul brand come mai prima d’ora ed entro il 2018 ci ritroveremo con quattro nuovi titoli, due main e due spin-off.
Fire Emblem Heroes è il primo dei due spin-off e rappresenta la terza applicazione originale Nintendo per il mercato mobile, dopo Miitomo e Super Mario Run e in attesa di Animal Crossing.
Come adattare un RPG strategico complesso come Fire Emblem ai cellulari senza snaturarlo? Come riscrivere una saga puntando su una formula redditizia (che ha già dato grossi frutti a pochi giorni dal lancio) ma senza costringere l’utente a spendere soldi? Fire Emblem Heroes risponde a queste e a tante altre domande.

Fire Emblem Heroes si svolge nelle terre di Askr, minacciate dalle forze oscure della principessa Veronica. Il tutorial introduce al gioco e scopriamo presto che siamo stati evocati con un rituale dal principe Alfonse, dalla principessa Sharena e dal generale Anna per difendere il regno. Solo il nostro avatar può, tramite l’utilizzo di sfere magiche, evocare eroi provenienti da terre passate e future e da mondi paralleli, protagonisti di tutti i capitoli main di Fire Emblem. Gli eroi evocati combatteranno per noi nella guerra contro Veronica tramite un contratto, scontrandosi lungo il cammino con altri volti noti della serie al servizio dell’oscura evocatrice.
Fire Emblem Heroes, in sintesi, si potrebbe definire una fusione tra Valkyrie Profile, Pokémon e il prossimo Fire Emblem Warriors. Una fusione di svariate meccaniche adattato allo schermo di uno smartphone e alla portata di tutti, spogliato di tante caratteristiche cardine della serie ma perfettamente funzionale allo scopo per cui è nato.
La prima cosa che salta subito all’occhio è la ricchezza di contenuti per uno strategico free-to-play. Sin da subito, Heroes offre missioni giornaliere, mensili, mappe della storia, mappe per l’allenamento e arene dove sfidare le squadre degli altri giocatori (comandate dalla CPU) e dal giorno del lancio, Nintendo ha rifornito costantemente il gioco di eventi giornalieri e ricompense, non rendendo, al momento, davvero necessari gli acquisti in-game.

Il cuore del gioco, come detto, è evocare eroi e protagonisti della saga e creare un party con cui combattere.
Ogni evocazione costa 5 sfere (ma evocando 5 eroi è possibile consumarne 20 invece che 25 con uno sconto) e le evocazioni sono totalmente casuali, scegliendo tra quattro tipi di eroi possibili (rosso, blu, verde secondo il triangolo delle armi e grigio, ovvero eroi con armi a distanza) in base al colore della sfera. Gli eroi più forti hanno 5 stelle e la possibilità che ne esca uno, inizialmente, è del 3%. La fortuna o, per meglio dire, il caso, incide tantissimo nell’evocazione.
Indipendentemente dalla classe di rarità, ogni eroe può arrivare a cinque stelle tramite l’utilizzo di particolari oggetti e, diventando più “raro”, apprende nuove skill e diventa più forte. All’avvio della partita sono disponibili 20 sfere per un giro completo di 5 evocazioni e per ogni capitolo della campagna nei tre livelli di difficoltà disponibile (normale, difficile e folle), si ottiene una sfera come ricompensa, senza contare quelle ottenibili dalle quest evento o completando le missioni. Inoltre, è possibile acquistarle con acquisti in-app. Le sfere giocano un ruolo chiave nel titolo, permettendo di riportare in vita tutte le unità una volta sconfitte, di migliorare il proprio castello (hub centrale da cui è possibile aggiungere amici alla propria lista o ottenere ricompense per le missioni) e riempire la propria barra di energia. Ogni battaglia richiede, a seconda del livello di difficoltà, un differente quantitativo di energia. Una volta terminata, è possibile ripristinarla semplicemente aspettando (1 punto energia ogni 5 minuti) o utilizzando una sfera o una pozione.

Gli scontri si svolgono in una griglia di 8 quadrati in altezza e 6 di base, occupando tutta la superficie dello schermo dello smartphone. Con un tocco è possibile spostare la propria unità, controllare il raggio dell’azione e l’area di influenza degli attacchi del nemico. Spostarsi, attaccare, il tutto avviene molto rapidamente e in maniera naturale, tenendo sempre a mente la meccanica del triangolo delle armi, bene in vista nell’angolo in basso a destra e il danno infitto e subito in uno scontro, visibile prima di confermare il combattimento. Le battaglie sono rapide, il poco spazio di manovra rende difficile fuggire o schivare i nemici e sono perfette per i tempi morti quotidiani e per una meccanica mordi e fuggi.
La semplicità di Fire Emblem Heroes ha richiesto rinunce sotto molti aspetti rispetto ai titoli della saga principale. Tanto per cominciare, è praticamente assente la storia, appena abbozzata da brevi dialoghi e filmati in alcune missioni, e al momento incompleta. Per capire come proseguirà la guerra di Askr dobbiamo attendere le appendici e i nuovi capitoli in arrivo prossimamente. I nuovi protagonisti sono davvero poco approfonditi e qualsiasi tipo di interazione tra loro e le unità evocate è assente e, di conseguenza, non esistono figli e matrimoni. Non esistono attacchi in coppia ne tanto meno il supporto di due unità vicine. Forse, degli aspetti elencati, l’assenza più pesante è quella al momento di una vera e propria storia ma, come detto, il titolo va visto come la fusione di più generi, con un sistema centrale di collezionismo degli eroi che spinge a proseguire e giocarlo almeno alcuni minuti giornalmente.
Inoltre, per un gioco mobile, vi sono differenti aspetti da prendere in considerazione per i parametri di valutazione. Il titolo pesa e non poco, richiedendo almeno 1 gb di memoria libera, necessaria per la piena installazione del titolo e dei continui aggiornamenti ed espansioni. Similarmente a Pokémon GO, l’utilizzo prolungato di Fire Emblem Heroes finisce per scaricare rapidamente la batteria. Inoltre, il titolo richiede una connessione dati, così da poter scaricare rapidamente e in tempo reale gli update, pur non necessitandola per giocare.

Fire Emblem Heroes ha generato introiti stellari in pochissimi giorni. Effetto novità o moda del momento, non è possibile ancora saperlo. Quel che è certo è che il gioco appare ricco, ricchissimo di cose da fare e capace di coinvolgere e catturare. Bisogna dimenticare alcune meccaniche e caratteristiche chiave della serie e ricominciare a giocare, consci di trovarci di fronte a uno spin-off costruito in relazione alla piattaforma su cui gira.
Attualmente, il titolo non è da considerarsi un pay-to-win. Se è vero che nelle classifiche attuali del pvp dominano giocatori con team molto forti, non esiste una formula certa per cui, spendendo di più e comprando le sfere, è possibile ottenere gli eroi migliori a 5 stelle. Per avere una percentuale di successo del 100% bisogna arrivare a 125 evocazioni senza ottenere un 5*, equivalenti a tantissimi soldi spesi. La notizia di un utente che ha speso la folle cifra di 1300 dollari prima di evocare Hector è quasi una prova matematica del vantaggio non garantito spendendo soldi.
Esiste ancora una modalità di lotta non svelata nel titolo e il rifornimento di eventi e oggetti per garantire continuità al titolo da parte di Nintendo è al momento eccellente. Quello che abbiamo tra le mani è un ottimo titolo, con un enorme potenziale, impossibile da sconsigliare anche per via della sua natura free-to-play. Provarlo non costa niente, se non piace, al massimo, si cancella.

La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla colonna sonora che riprende temi storici della serie, da sempre sinonimo di qualità assoluta. Il giudizio sul titolo è al momento parziale, in attesa di scoprirne tutti i segreti e di capire, con il tempo, se è in grado di camminare sulle proprie gambe o costringerà i giocatori a microtransazioni per proseguire.
Per il momento, il lavoro svolto da Nintendo e Intelligent System, è decisamente ottimo!



























































