La serie animata Sonic Boom è nata un paio di anni fa, probabilmente con l’intento di far avvicinare il giovane pubblico allo storico franchise, e racconta delle (discretamente divertenti) avventure di Sonic e soci, che combattono contro varie diavolerie robotiche e contro il solito Dr. Eggman. Insieme al cartone animato sono stati annunciati due videogiochi per console Nintendo, che avevano la funzione di raccontare la storia precedente a quella della serie. Definirli poco riusciti è probabilmente un eufemismo: la loro bruttezza è diventata quasi leggendaria, al punto che temo che nominandoli tutti i videogiochi in camera mia si trasformino in orrori. In attesa della seconda stagione della serie TV, Sanzaru Games ci riprova coraggiosamente, portando su Nintendo 3DS Sonic Boom: Fuoco e Ghiaccio. Viste le premesse, iniziando a giocare questo titolo non sono riuscita a chiedermi “come sarà?”, bensì non potevo fare a meno di domandarmi (come probabilmente anche alcuni di voi) “farà schifo come i precedenti?”. Seguire dei titoli tanto bistrattati ha pro e contro: certamente aleggia un certo alone di sventura e calamità su Fuoco e Ghiaccio, ma al contempo questo gioco ha il vantaggio di dover fare davvero poco per superare i due prequel. Gli vogliamo un po’ bene a prescindere perché si è impegnato, dai.
Fuoco e Ghiaccio ripropone tutte le meccaniche già viste nei Sonic Boom, aggiungendo sorprendentemente il fuoco e ghiaccio. Mentre sfrecciamo nei vari livelli possiamo infatti premere i tasti dorsali o il touch screen, e cambiare il nostro potere per congelare blocchi d’acqua o scioglierli, o per accendere micce ed attaccare i nemici. Questa abilità si somma a quelle proprie dei protagonisti, che vanno dall’utilizzo di un possente martello da parte di Amy, alla possibilità di planare con Tails, passando per la super velocità e gli scatti in aria (è davvero necessario che vi dica chi la possiede?) arrivando al boomerang di Sticks e alla trivella di Knuckles sotto steroidi. La varietà è discretamente buona, ed è sfizioso all’inizio cambiare personaggio, ma tranne in casi particolari Sonic rimane il più divertente da usare ed il più fruibile, perché consente di finire i livelli velocemente e senza troppi pensieri.
Il level design non è malvagio: i livelli sono discretamente ben strutturati, ed alternano sezioni rapide molto classiche a zone in cui è necessario andare piano ed utilizzare le abilità, come per far esplodere bombe o abbassare pilastri. Nonostante si sia cercato di bilanciare i due elementi, le parti in cui si può correre sono decisamente più divertenti, e finire i livelli tentando di battere il record di velocità è più interessante di esplorarli per raccogliere tutti gli elementi collezionabili (peraltro alcuni davvero introvabili!). Per completare al massimo ogni quadro bisogna insomma giocarlo varie volte, riuscendo a soddisfare tutte le richieste. Pur essendo i livelli di ogni zona visivamente molto simili fra loro, le ambientazioni differiscono invece abbastanza da isola ad isola, ed alcune sono piuttosto originali: troviamo temi giurassici, simil-pirateschi e gotici-vittoriani.
Minigiochi vari e boss-fight interrompono la fila di livelli con struttura classica, e sono piuttosto piacevoli, specialmente la modalità Gara di Robot, nella quale sfidiamo Dr. Eggman su circuiti, e che ci consente anche di correre contro i nostri amici in multiplayer locale. Personalizzare i nostri robot e giocare in multiplayer è uno degli elementi più divertenti del gioco, e sarebbe stato davvero molto piacevole poterlo sfruttare online con avversari distanti. I comandi sono generalmente abbastanza responsivi, ma capita in alcuni frangenti che i protagonisti si muovano in maniera bizzarra, dando l’impressione di non poter controllare bene ciò che accade e costringendoci a ripetere un frammento di gioco diverse volte. Con Knuckles sono incappata in diversi bug che hanno portato il simpatico palestrato rosso a scavare nell’aria, costringendomi a suicidarmi per continuare il livello dal checkpoint. L’assenza dei frame di invincibilità dopo aver subito un colpo è piuttosto strana: ogni danno, oltre a farci perdere anelli, ci trasporta indietro all’inizio della sezione specifica del livello che stavamo affrontando, spezzando un po’ l’azione. Perdere tutti gli anelli ci costringe a ricominciare dal checkpoint, ma le vite a nostra disposizione sono infinite.
Fuoco e Ghiaccio ha in parte corretto i problemi del gioco precedente su 3DS, principalmente rendendo i livelli più “classici” e meno dispersivi, ed è decisamente giocabile, azzarderei persino definirlo divertente! Ci sono problemi che compromettono un po’ l’esperienza di gioco, ma nulla di eccessivamente drammatico. Non siamo insomma di fronte al GOTY, né al leggendario titolo che riporti sulla vetta del mondo i videogiochi di Sonic (arriverà prima o poi?), bensì abbiamo davanti un gioco simpatico ed adatto anche al giovane pubblico. Punti bonus per l’umorismo delle cut-scene, sorprendentemente in grado di strapparmi qualche risata e per le musiche, su cui è stato fatto un lavoro apprezzabile. Punti malus, invece, per uno dei finali più anticlimatici mai visti per qualsiasi prodotto esistente.






























































