La febbre di Monster Hunter è davvero incontenibile. Quando ne esce un nuovo capitolo ci si chiede sempre quali siano le novità sui mostri, le armature e le armi, ma quando è in uscita un capitolo come Monster Hunter X (Cross) c’è molto di più.
Uscita la demo giapponese non c’era nemmeno da chiederselo se valesse la pena provarla o meno. Costruita similarmente ad altre demo della saga con una sezione offline, accompagnati da due Palico, e una cooperativa fino a quattro giocatori senza alcun accompagnatore. Appena accesa possiamo calibrare il circle pad pro o c-stick e veniamo accolti da uno splendido video introduttivo, che trovate di seguito:
Sono presenti tre mostri: Gran Maccau (Ancient Forest), Hororohoruru (Arena) e Nargacuga (Misty Peaks). Fa piacere trovare almeno due mostri del nuovo capitolo. Il Gran Maccau ha attacchi simili al Gran Jaggi, ma altri sicuramente nuovi, come il mettersi sulla coda, sono rompibili testa e coda (non tagliabile), mentre Hororohoruru, è splendido per movenze, theme e mosse. Capace di invertire i comandi di gioco, ha attacchi nuovi e in rage solleva le sopracciglia rivelando uno sguardo rosso sangue, può anche addormentare.
Per quanto riguarda le armature e le armi sono presenti vari set predefiniti, uno per arma, tutti di buon livello e adatti a completare le tre missioni, di varia difficoltà, in tempi adeguati.
Una volta scelta la missione possiamo decidere quale stile utilizzare tra: Guild, Striker, Aerial e Bushido, che sono stati provati con lo Spadone.

Guild è decisamente classico e simile a quanto conosciamo già, avendo due attacchi che si possono sfoderare dopo aver caricato due barre separate, il primo, ricorrente in tutti gli altri stili, è un colpo orizzontale in avanti ad ampio raggio, il secondo è un forte colpo verticale, direzionabile, che prevede un breve caricamento.
Striker è senza dubbio lo stile di combattimento più d’attacco con una bella versatilità. Senza eccellere in nulla in particolare permette di utilizzare tre hunting arts, che si caricano in fretta, aggiungendo alle due precedenti una schivata orizzontale molto ampia, sempre da caricare, per il resto i controlli sono i medesimi di Guild, ma meno d’impatto.
Aerial è molto divertente, con solo la prima hunting art descritta e dei controlli basati sull’agilità e la propensione al montare i mostri. L’attacco d’estrazione con X e avanti fa un piccolo salto e schivando si rotola con un piccolo salto, che se usato vicino a un mostro permette di saltare sopra al mostro per colpirlo.
Bushido è invece lo stile di chi non ha paura di nulla, schivando all’ultimo secondo prima di essere colpiti si ha una fortissima evasività che ci permette a quel punto di sfoderare attacchi potenti e ravvicinati col mostro scoperto, sconsigliato ai neofiti.

Visivamente si notano i nuovi indicatori di tempo e i fronzoli su vita e resistenza, ma ciò che fa decisamente comodo in Monster Hunter X (Cross) sono gli effetti visivi, è tutto molto più accentuato, rendendo la lettura molto più semplice. Ciò si riflette quando si prende una pozione, quando si fa un colpo caricato, potendo vedere meglio a che punto si è, per finire sui danni elementali, e lo stesso vale per i mostri.
Il gioco è solido, come lo era Monster Hunter 4 Ultimate, ma la vera novità sono i Palico, che hanno un ruolo decisamente meno marginale. Quando ci accompagnano non si limitano ad attaccare, curare e utilizzare le loro abilità, ma sono in grado di mettere in pratica strategie molto più efficaci, oltre alla possibilità di posizionare delle giare, più per area, che permettono, di beneficiare di bonus.
Sono state rifatti le animazioni di quando suonano le melodie di cura e c’è anche la possibilità di vedere un Palico intento a sbracciarsi con i pon-pon, e facendo il tifo per noi non fanno calare la nostra resistenza. La partecipazione è maggiore e numerose sono le volte in cui vengono in aiuto più si è in difficoltà, il che non vuol dire vita facile, ma senz’altro aiuto.

Per quanto riguarda la difficoltà di Monster Hunter X (Cross), i set della demo sono decisamente buoni, ma i mostri fanno un discreto danno e buttarli giù non è più semplice di Monster Hunter 4 Ultimate, complice un bilanciamento degli stili e della difficoltà media, che non è distante da quella del capitolo 3DS.
Da notare come il crafting sia stato reso più semplice, potendo tenere premuto A per continuare a raccogliere senza doverlo ripremere. I mostri nella demo sono sempre pitturati, con un’icona non più tonda rosa, sarà un’esigenza della demo?
La demo di Monster Hunter X (Cross), sebbene assente per tutorial, convince per varietà e possibilità degli stili, notando come montare i mostri sia più difficile e come ci sia più modo di personalizzare la propria caccia. Siamo davvero di fronte a un Monster Hunter Cross che porta la serie dove non era mai andata, almeno da queste premesse.
Si ringrazia Gaijin Hunter per la traduzione delle immagini



























































