Spazio, ultima frontiera. Tre parole che gli appassionati di fantascienza avranno immediatamente riconosciuto. Il filone fantascientifico è infatti da sempre particolarmente prolifico di opere ambientate tra stelle e galassie lontane e i videogiochi non fanno eccezione: il fascino che tale setting contribuisce a creare è certamente unico. I ragazzi di ZeNfA Productions devono aver pensato proprio questo nella creazione di ZaCisa: Defense of the Crayon Dimension!, versione riveduta e corretta dell’originale ZaciSa’s Last Stand, uscito qualche mese fa sull’eShop americano, ma, ahimé, quello cui ci troviamo di fronte è molto meno epico delle avventure dell’Enterprise.

Lo so, ve lo starete già chiedendo: ma che caspita di titolo ha questo gioco? La stessa domanda me la sono posta anche io quando mi è stata affidata la review e sono ancora qui che cerco una risposta. L’unico, fugace, accenno di trama o di storia lo si trova nelle confusionarie istruzioni di gioco, dove si apprende che un malvagio impero spaziale vuole distruggere il Crayon Empire a tutti i costi e noi lo dobbiamo impedire. Tutto qui. Onestamente non si tratta di un grande sforzo creativo e il fatto di essere un tower defense giustifica solo parzialmente tale sciatteria perchè, se è vero che i titoli appartenente a tale filone non fanno della narrazione il loro punto di forza, è altrettanto vero che anche solo embrione di trama, cosa che peraltro ha la stragrande maggioranza di tower defense in circolazione, aiuta ad immergersi maggiormente nel mondo di gioco.
ZaCisa: Defense of the Crayon Dimension! appartiene, come affermato poc’anzi, al genere dei tower defense (nella fattispecie 2D), categoria di manufatti videoludici che, alla stregua di un novello Mosè, ha la capacità di tracciare una linea netta di demarcazione tra chi ne apprezza le dinamiche e chi ne viene tediato dopo pochi minuti. In altre parole: o la si ama o la si odia. Per essere estimatori di un tower defense bisogna essere precisi, metodici, ordinati; è necessario avere pazienza, applicare il metodo trial and error e non lasciarsi spaventare dalla limitata varietà di un gameplay che, sostanzialmente, ripropone continuamente un semplice schema ben preciso. Oltre alla forma mentis del giocatore, per funzionare, il connubio ha bisogno anche della collaborazione del software che deve, nel limite del possibile, offrire varietà al giocatore con il costante inserimento di nuove unità, nemici e potenziamenti, essere ben bilanciato e aver un ritmo allegro vivace, a tratti sconfinante nella frenesia.

Ebbene, nel caso di ZaCisa: Defense of the Crayon Dimension!, il binomio giocatore-gioco è pesantemente azzoppato dal lato software che si impegna veramente per scoraggiare nel più breve tempo possibile l’incauto avventore. Già il primo impatto non è dei migliori e, dopo una fugace schermata di apertura, si apre davanti agli occhi un menù piuttosto spartano che presenta i dodici livelli selezionabili: già qui si apre un primo problema. Oltre a essere in numero non esorbitante, gli stage infatti, a parte due o tre eccezioni, tendono a somigliarsi molto e, selezionando i vari livelli si ha la sgradevole sensazione di un pesante déjà-vu: in buona sostanza non noterete differenza tra un livello e l’altro. Le sole novità sono rappresentate dal numero di basi da difendere e i punti (peraltro molto pochi) in cui è possibile piazzare le difese ma il gioco non offre mai la sensazione di progressione e di varietà: i nemici sono gli stessi, identici, per tutti e dodici i livelli, così come le unità difensive e i potenziamenti. In pratica così il titolo si brucia le sue carte migliori per offrire varietà e creare costantemente interesse nel giocatore che, nel giro di dieci minuti, vede in pratica tutto ciò che il gioco ha da offrire. Senza il fattore “sorpresa” che gli esponenti del genere sfruttano in genere molto bene, la noia non tarderà ad arrivare e il succedersi dei vari livelli, anche questi tutti disponibili fin da subito, perderà rapidamente appeal.

Se il gioco dunque si gioca male le carte del suo già esiguo mazzo in termini di varietà e coinvolgimento, anche sotto l’aspetto dell’interfaccia qualche perplessità è lecita. Il Gamepad gioca qui un ruolo centrale: il televisore resta infatti scevro di indicatori vari e mostra solo lo svolgimento dell’azione, mentre lo schermo del Gamepad pullula di indicatori e pulsanti vari. Il tutto, senza uno straccio di tutorial, è molto confuso e dispersivo e non risulta mai comodo, nemmeno dopo molte sessioni di gioco. L’idea poi di dover aprire un menù a parte, che va ad occupare tutto lo schermo del Gamepad, per scegliere e potenziare le difese della nostra base, obbliga a contravvenire ad una delle regole d’oro di un tower defense: mai, mai e poi mai perdere di vista lo svolgimento dell’azione. Un attimo di distrazione è sufficiente a compromettere l’intera strategia, soprattutto nei livelli più impegnativi: e qui o si guarda il televisore o si guarda il Gamepad. La soluzione dovrebbe essere rappresentata dalla possibilità di mettere il gioco in pausa, ma, oltre a uccidere letteralmente il ritmo di gioco, ciò fa anche venire meno quella componente strategica in tempo reale propria dei tower defense.

A tali gravi pecche si vanno poi a sommare altri aspetti poco lusinghieri quali una difficoltà mal calibrata, un adattamento italiano che definire pessimo è dir poco e un comparto tecnico che restituisce un feedback grafico in voga ai tempi di Windows 95, senza farci mancare importanti cali di frame rate nei momenti più caotici. I quattro livelli di difficoltà e il comparto sonoro, con musiche dal sentore vagamente tecno che “pompano” il giusto, sono solo due zollette di zucchero in questo mare di amarezza, di gran lunga insufficienti per addolcire il tutto.
Il fatto che ZaCisa: Defense of the Crayon Dimension!sia un indie evidentemente a low (ma molto low) budget non giustifica i tanti difetti che ne vanno a minare il gameplay, perché esistono molti titoli gratuiti per iOS e Android (Kingdom Rush, tanto per citarne uno a caso) che, a confronto di ZaCisa: Defense of the Crayon Dimension!, sembrano dei blockbuster. In ogni caso il prezzo molto contenuto, 1.49€ la prima settimana, poi 2.99€, possono comunque non rappresentare un ostacolo insormontabile per un eventuale acquisto. Se non siete scoraggiati da quanto vi ho illustrato con le mie chiacchere potreste anche dare al titolo una possibilità, ma se avete voglia di un buon tower defense non farete fatica a trovare di meglio sulla piazza.



























































