Lucky Luke è un cowboy solitario, sempre pronto ad aiutare il prossimo.
Lucky Luke è un eroe che affronta i criminali senza versare una goccia di sangue.
Lucky Luke è un pistolero così veloce da riuscire a vincere la propria ombra in duello.
Lucky Luke & The Daltons è uno dei peggiori modi per ricordare tutto questo.

Il recente – relativo – successo della serie TV “The Daltons” di Nickelodeon deve aver spostato il focus nella creazione dei prodotti di intrattenimento legati al brand Lucky Luke, perché altrimenti non si spiegherebbe l’inconsistenza del prodotto che ci ritroviamo tra le mani: un incrocio tra flash game e f2p da cellulare in cui il celebre cowboy ha ben poche occasioni in cui far brillare la propria abilità da pistolero e si dedica a commissioni decisamente noiose, lasciando spesso spazio (anche più del necessario) a comprimari più o meno simpatici.

Nel corso delle 99 prove (!) da superare per portare a termine la storia e sbloccare tutto lo sbloccabile per la modalità gioco libero (denominata “Carovana”) il giocatore ha svariati compiti, tra cui:
- aiutare i Dalton, in stile puzzle game, a raggiungere un carro della carovana sorvegliata da Lucky Luke
- replicare sul touch screen le “imprecazioni” che il carovaniere lancia agli altri conducenti dei carri per fargli tenere il passo
- cucinare gli intrugli per i membri della carovana, in una versione molto semplificata di cooking mama
- cavalcare con Lucky Luke al recupero dei carri che hanno perso la via, muovendolo con lo stilo
- seguire Lucky Luke nella sua perlustrazione delle nuove terre, controllandolo come in un endless runner
- duellare con i Dalton utilizzando i controlli più scomodi che mente umana potesse concepire
I più svelti di voi avranno notato come abbia citato 6 tipologie di gioco su 99 prove… già, è proprio come pensate: le 99 prove consistono nella ripetizione, in difficoltà gradualmente crescente, degli stessi minigiochi. E quelli da ripetere il maggior numero di volte sono i più tediosi, nonché più pigri a livello di design.

Trovarsi per ben 16 volte su 99 a ricalcare dei ghirigori sul touch screen o per 15 volte a buttare nel pentolone gli ingredienti in una simulazione di chef lenta e poco stimolante – che al minimo errore fa ripetere la il minigioco – non è certo il concetto di ideale passatempo da portare nel 3DS per accompagnare viaggi e momenti di relax, soprattutto in presenza nella libreria della console di titoli decisamente più efficaci a questo proposito.
Nota “positiva” la realizzazione, a malapena sufficiente ma priva di lacune nel sistema di controllo o difetti nell’interfaccia: ogni minigioco funziona bene, senza problemi nella risposta dello stilo, e quando c’è da usare l’intuizione per capire come comportarsi non è troppo difficile venirne a capo. Unica eccezione la serie di duelli con i Dalton, inficiata da un sistema di mira assurdamente complesso ed estraneo all’intuitività che contraddistingue in generale il prodotto.
Dal punto di vista tecnico troviamo qualche imprecisione nell’affiancamento dei fondali nei livelli a scorrimento fanno intravedere qualche linea di giunzione fastidiosa, ma il pacchetto è onestamente confezionato, sebbene distante dagli standard dell’hardware.

I fan del personaggio creato da Morris e reso popolare da Goscinny troveranno ben poco di cui gioire e magari avranno un lieve sussulto nel vedere l’ombra di Luke rimanere sorpresa dalla rapidità del pistolero nei duelli con i Dalton, ritrovandosi però in breve a compiere un tedioso percorso in cui non si è trascinati dalla voglia di continuare ma si prosegue stancamente, al punto da poter ignorare le prove extra offerte dopo la modalità storia – sempre basate su minigiochi già affrontati più e più volte.
Forse un pubblico più giovane potrebbe sorvolare sulla ripetitività del tutto, meglio ancora se spettatore dei recenti show televisivi.
Per tutti gli altri meglio allenarsi a nascondere il portafogli più velocemente della propria ombra…



























































