Pokémon Bank, luce o ombra? Ecco la nostra analisi

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Genere: Applicazione online
Multiplayer: –
Lingua/e: Italiano

E finalmente, la tanto osannata, desiderata, troppo rimandata Pokémon Bank è arrivata in Europa. Dal nulla, un martedì mattina, è giunta per permetterci di completare il Pokédex e importare le nostre squadre rimaste a prendere polvere nelle schede della quinta generazione.

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, si tratta di un’applicazione che attraverso una memoria cloud (richiede quindi una connessione internet all’avvio) permette di conservare fino a 3000 Pocket Monster, ordinarli e trovarli comodamente e soprattutto di recuperare tutti i mostri delle precedenti generazioni grazie ad un’applicazione interna chiamata Pokétrasferitore.

pokemon bank 2

Sulla carta, un’applicazione utilissima e fondamentale per qualsiasi allenatore. Un’applicazione che, stando allo spot iniziale, è nata per permetterci un giorno di mostrare i Pokémon che ci hanno accompagnato in mille avventure ai nostri nipoti. Una memoria online difficilmente esauribile e per qualcuno inestimabile, al costo (irrisorio aggiungerei) di 5 euro l’anno, dovuto alla manutenzione costante dei server.

Andiamo quindi ad analizzare, prova alla mano, i due programmi: la Pokémon Bank e il Pokétrasferitore.
Cominciamo dalla banca. Funziona, funziona molto bene.
Poche opzioni a disposizione ma essenziali. Possiamo cercare i Pokémon per nome, filtrarli, selezionarne solo alcuni e andare direttamente al box in cui si trovano i prescelti.
Abbiamo a disposizione 100 box liberamente customizzabili: oltre alle solite possibilità di cambiare nome e sfondo, ci viene data la chance di dividere i box in gruppi. In pratica, possiamo per esempio dividere Pokémon normali da leggendari, semplicemente inserendo i primi nei box del gruppo 1 e i secondi nel gruppo 2, al fine di rendere ancora più semplice la ricerca.
Gli unici nei sono la necessità di una scheda di Pokémon X/Y per avviarla e la presenza di una connessione online. Sarà quindi bene decidere cosa lasciare a casa e cosa nel cloud prima di uscire di casa o recarci in luoghi senza wi-fi. Per quanto sembri una raccomandazione inutile, è bene ricordarlo.

Veniamo ora al Pokétrasferitore. Quest’ultima applicazione rappresenta il male assoluto. Probabilmente rappresenta la vendetta verso noi giocatori di quella parte del team Game Freak costretti a sviluppare in una soffitta incatenati e nutriti solo di teste di pesce. Non sto scherzando, il trasferitore è il male.
Per trasferire i Pokémon, la procedura meccanica è la seguente:
1. Inserire una scheda di gioco di Pokémon Bianco/Nero, Bianco2/Nero2
2. Avviare il gioco, spostare i mostri che vogliamo trasferire nel box 1. Si solo nel box 1.
3. Salvare, uscire dal gioco e avviare il trasferitore. Spostare i Pokèmon desiderati dal box 1 al box apposito nella banca.
4. Dopo il salvataggio automatico, uscire, inserire una scheda di Pokémon X/Y e avviare la banca.
5. Dalla banca, spostare i mostri dal box del trasferitore alla scheda di gioco oppure a un qualsiasi box della banca.

Questa semplice e per niente noiosa (e per niente assurda) procedura va ripetuta un numero X di volte, dove X non sta per Pokémon X ma per il numero di box che volete trasferire.
Se già la cosa non vi sembra abbastanza stancante, sappiate che (come si sospettava) non è possibile trasferire gli strumenti. Se avete speso decine di ore per prendere gli strumenti e le caramelle rare che vi servivano nella quinta generazione, salutateli.
Su X e Y dovete ricominciare da zero. Tanti l’hanno già fatto, se aspettavate la banca per portarli con voi, è ora di rimboccarsi le maniche. Di nuovo, per l’ennesima volta. E considerato che la banca non tiene gli strumenti, probabilmente sarà così anche nelle prossime generazioni.

Per quel che riguarda il blocco dei Pokémon modficati o ottenuti in maniera illegale, la protezione è davvero labile e facilmente aggirabile.
Non approfondirò il discorso, essendo contro la pirateria.

pokemon bank 1

Dulcis in fundo, alcune caratteristiche che avevano reso speciali e memorabili alcune sub-quest di Nero2/Bianco2, sono andate totalmente perse senza alcuna spiegazione. I Pokémon shine di N (per chi non lo sapesse, c’era una sub quest in Bianco2/Nero2 che permetteva di catturare Pokémon con un effetto speciale unico al loro ingresso in battaglia e con IV elevate, liberati in natura da N e con il suo ID), non hanno più la loro brillantezza. Sono diventati normalissimi, irriconoscibili dagli altri. Così come (ma in questo caso era forse più prevedibile) sono sparite le animazioni speciali per le stelle del Pokéwood. Viene da chiedersi come mai tanta superficialità nei confronti dell’eredità dei precedenti giochi ma non avremo mai una risposta.

Se la volontà iniziale degli sviluppatori era offrire un posto in cui potevamo sempre avere i nostri mostri e usarli nelle future generazioni, quanto meno sarebbe stato doveroso mantenere le caratteristiche che rendevano speciali i precedenti titoli. O anche avvisare.

A conti fatti, i due programmi hanno una doppia faccia. Se vi serve solo la banca e avete pochi mostri da trasferire, non preoccupatevi, funziona benissimo. 
Se al contrario avete bisogno del trasferitore e avete tanti box pieni che vorreste portare con voi… be, il sottoscritto per riempire oltre 25 box ci ha messo diverse ore. Diverse stancanti ore.
Il Pokètrasferitore rispecchia perfettamente la mediocrità e l’enorme passo indietro compiuto dai due episodi per 3DS.

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