Xenoblade Chronicles è, finalmente, Nintendo Switch

Xenoblade Chronicles X: Definitive Edition è finalmente sbarcato su Nintendo Switch

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Una saga che in molti hanno scoperto solo di recente è finalmente accessibile per intero sulla console ibrida di Nintendo

A ripensarci oggi sembra incredibile, ma il primo Xenoblade Chronicles è uscito in origine nell’ormai lontano 2011 (per noi europei, per lo meno, dove in Giappone invece il gioco arrivò nel 2010). Parliamo di 14 anni di distanza dalla rinascita di Monolith Soft, la software house capitanata da Tetsuya Takahashi, già conosciuta per aver portato al mondo due serie “Xeno” precedenti, lo storico Xenogears e i tre capitoli successivi di Xenosaga (un approfondimento su questa serie sarebbe interessante da scoprire, chissà).

E, dopo 14 anni dal lancio europeo originario, possiamo vivere l’intera saga su un’unica console ibrida, ovvero Nintendo Switch, forte già di una libreria software assolutamente invidiabile e che ancora oggi vanta tra le sue fila titoli di spessore assoluto e unico.

Pensate allo stupore incredibile vissuto da chi, nel gennaio del 2017, ha vissuto in prima persona l’annuncio non solo dell’erede spirituale di Nintendo Wii U, con quel Nintendo Switch che avrebbe spaccato il mercato portandosi a casa traguardi di vendita tra i migliori e più importanti della storia videoludica recente, ma anche di un capitolo nuovo di Xenoblade Chronicles.

Xenoblade Chronicles 3 noah
Questa scena..

Certo, quel gioco è stato una specie di “spartiacque” per la serie. Al netto di un’ottimizzazione non perfetta da li in poi Monolith Soft inizierà a creare e a curare sempre di più il design del proprio mondo narrativo e delle creature che lo abitano.

La consacrazione di questa ricerca arriverà infine nel 2019, con l’annuncio di Xenoblade Chronicles: Definitive Edition, un’edizione rimasterizzata (ma per molti versi molto più vicino a un remake) del capitolo originale, ora riabilitato con una nuova veste grafica e uno stile meno spinto rispetto al secondo capitolo, con accuratezze tecniche di spessore in grado di far brillare anche una console dalla potenza esigua come Nintendo Switch.

Il salto da Wii a Switch è incredibile

Il terzo capitolo è stato, ancora una volta, l’esemplificazione perfetta di cos’è Xenoblade Chronicles. Non solo un atto d’amore, ma anche un’unione. Un gioco che è stato in grado di prendere due capitoli apparentemente posti su due binari paralleli ma mai in contatto e di fargli trovare quell’incrocio che in molti speravano ormai da anni. Le tinte un po’ più dark della storia, le sottotrame importanti ereditate (nella scrittura) dal secondo capitolo, la soundtrack potente e precisa e non solo hanno contribuito a rendere il terzo capitolo la degna conclusione della saga. O meglio, il degno passaggio a quello che sarà il suo futuro. Anche a livello grafico, Xenoblade Chronicles 3 è indiscutibilmente il migliore dei vari capitoli, il più equilibrato e quello dallo stile finalmente definitivo per Monolith Soft.

Ma perché un preambolo del genere?

Perché finalmente, dopo anni e anni di attesa, speranze, intenti, rumors e molto altro, Xenoblade Chronicles X sbarca su Nintendo Switch in tutto il suo splendore, portando una Definitive Edition che pare sia stata in grado di rendere giustizia a quello che era considerato uno dei migliori giochi in assoluto della libreria Wii U e che, a oggi, era praticamente l’ultimo dei grandi giochi a restare esclusivo della console con il paddone.

Anche qui ci sono stati degli aggiustamenti interessanti

Era anche uno dei più belli graficamente e più impegnativi lato tecnico, tant’è che avviando il gioco solamente tramite il disco ogni tanto si verificavano dei caricamenti delle texture, abbastanza fastidiosi.

Non scordiamoci i contenuti extra

Se c’è una cosa che Nintendo ha “normalizzato” con le sue remastered per Nintendo Switch, di quelle prelevate sia da Nintendo 3DS ma soprattutto da quelle per Wii U, è l’aver aggiunto sempre del contenuto extra alle sue produzioni. Per esempio, in Super Mario 3D World hanno aggiunto un contenuto piuttosto importante chiamato “Bowser’s Fury“, e allo stesso modo la serie Xenoblade ha avuto un trattamento simile.

Per Xenoblade Chronicles: Definitive Edition abbiamo avuto “Future Connected“, una piccola avventura dove Melia e Shulk saranno gli eroi principali. Parliamo di un’aggiunta simpatica, il cui collegamento con il resto della saga è arrivato poi con il terzo capitolo.

Per Xenoblade Chronicles 2, invece, il DLC “Torna: The Golden Country” è l’unico che abbia ricevuto un’edizione fisica acquistabile separatamente dal gioco originale. Parliamo di un’aggiunta che si collega interamente al gioco originario, la cui narrazione aveva lasciato spazio per l’approfondimento di Lora. Si, potreste piangere. Si, io ho pianto. Virilmente, ma ho pianto.

Xenoblade Chronicles 3 ha ricevuto “Future Redeemed“, un DLC che ha saputo incrociare tantissimi flussi e aprire, a conti fatti, le porte della saga a quello che sarà il suo prossimo futuro. Insomma, una chiacchierata dallo psicologo dopo questo DLC potrebbe servire, ma una volta districata la trama sarete pronti a gettarvi a capofitto tra le braccia di Takahashi, chiedendogli per favore un nuovo capitolo.

Io dopo il finale di Future Redeemed

Da oggi, il titolo è disponibile per tutti i possessori di Nintendo Switch, ed è un capitolo che non dovreste perdervi per nulla al mondo. Così come, da oggi in poi, avrete modo di recuperarvi tutti i capitoli sulla piattaforma Nintendo, tutti raccolti sulla stessa console, e questo è uno dei regali più grandi che avrebbe mai potuto fare ai fan del mondo JRPG.

Tutta la saga di Xenoblade Chronicles è disponibile su Nintendo Switch, dal primo all’ultimo capitolo.

Volete portarvi a casa Xenoblade Chronicles X: Definitive Edition? Potete acquistarlo da QUI.

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