Esattamente un anno fa, 11 Luglio 2015, moriva a Tokyo Satoru Iwata, ex-CEO di Nintendo. Vogliamo omaggiarlo oggi con un piccolo viaggio attraverso le tappe più importanti della vita del presidente più amato dai fan dell’azienda di Kyoto, mentre per un articolo esaustivo vi rimandiamo allo speciale in due parti che abbiamo pubblicato nel 2015 (Qui la prima parte, qui la seconda).
Satoru Iwata nasce a Sapporo il 6 Dicembre 1959. Sin da piccolo dimostra una grande passione per i videogiochi r grazie alle sue capacità nella programmazione della calcolatrice “Hewlett-Packard HP-65”, di cui è stato uno dei primi acquirenti, inizia a diffondere creazioni proprie, anche se si tratta di semplici giochi basati sui numeri, come Volleyball e Missile Attack.
Una volta laureatosi all’Istituto di Tecnologia di Tokyo, nel 1979, inizia a lavorare a tempo pieno come dipendente di HAL laboratory, software house che darà i natali a Kirby. Quando nel 1982 l’azienda si troverà in grandi difficoltà economiche, sotto il consiglio dell’ex presidente di Nintendo, Hiroshi Yamauchi, Iwata assume la direzione dell’azienda, dimostrando di avere fiuto anche nell’organizzazione e negli affari, e mette mani a produzioni vitali per HAL come Kirby’s Dream Land e Super Smash Bros, nonostante il suo impegno come programmatore inizi a diradarsi.
Hiroshi Yamauchi, che ha deciso di salvare HAL al patto di poter posizionare Satoru Iwata al vertice della second party Nintendo, nel 2000, lo assume come capo della sua divisione di sviluppo. Iwata diverrà in seguito il quarto presidente dell’azienda il 31 Maggio 2002 alle dimissioni di Yamauchi, continuando a supportare l’operato di HAL laboratory.
Durante i suoi 13 anni di presidenza Iwata ha cambiato per sempre il volto di Nintendo e dell’intera industria, con l’immissione sul mercato di prodotti tanto innovativi da segnare vere e proprie rivoluzioni.
Il primo di questi prodotti rivoluzionari è il Nintendo DS, console sviluppata durante i primi anni duemila e pubblicata nel 2004, che introduce per la prima volta il concetto di gioco tramite touch screen in un sistema portatile. Nonostante la diffidenza iniziale da parte di stampa e pubblico, alcuni software studiati ad hoc per esaltare le caratteristiche della macchina, come Nintendogs e la serie Brain Training, divenuti million seller in tempo relativamente breve, sul piano vendite Nintendo DS ha letteralmente stracciato la concorrenza, che puntava su hardware più potenti e giochi graficamente più gradevoli.
La storia è destinata a ripetersi anche con l’hardware casalingo: il successore del GameCube, o più comunemente chiamato ”cubetto” dai fan italiani, viene pubblicato nel 2006 e ha un nome che non convince nessuno alle prime battute ma che diventerà la parola del successo ritrovato nel settore per la Grande N e sinonimo di videogioco per fasce d’età mai raggiunte prima. Il Nintendo Wii porta nelle case di tutto il mondo la ”rivoluzione” del Wii Mote, il telecomando Nintendo che spingeva sciluppatori e videogiocatori ad affidarsi ai sensori di movimento anziché ai soli tasti. Il Wii è stata una console dal grande potenziale che è riuscita ad unire milioni di famiglie davanti un semplice televisore ed a divertirle, sia con software semplici come Wiisports, sia con perle come The Legend of Zelda: Twilight Princess o i due maestosi e bellissimi Super Mario Galaxy.
La storia che segue, è più recente e segna una fase non altrettanto positiva nella carriera del nostro ex-presidente. Il Nintendo 3DS arriva nei negozi di tutto il mondo tra il 26 Febbraio ed il 15 Aprile 2011, offrendo ai giocatori la visione 3D senza occhiali. La piccola console di ottava generazione, dopo una falsa partenza dovuta a un prezzo troppo alto e a una lineup iniziale deboluccia, riscuote un grandissimo successo tra i videogiocatori di tutte le età.
Nel 2012 è la volta del Nintendo Wii U, successore del famosissimo Wii ed ultimo progetto sviluppato e seguito dalla nascita alla pubblicazione da Satoru Iwata. Il WiiU è stata una delle migliori console prodotte da Nintendo ma anche una delle più sottovalutate, ha introdotto per la prima volta un GamePad con all’interno un vero e proprio schermo touch che dà la possibilità ai giocatori di non usare necessariamente una tv o aggiunge delle caratteristiche aggiuntive ai vari giochi, a secondo dei casi. Complice una capacità di comunicazione debole, le potenzialità del Gamepad non vengono colte dal pubblico e, nel tentativo di far uscire blockbuster che risollevino le vendite della console, forse nemmeno dalla stessa Nintendo.
E giunge cosi l’anno fatidico, il 2015. Durante l’E3 di quest’ultimo, Nintendo non evitando per la seconda volta la solita conferenza, mette in piedi un digital event in cui i nostri N-uomini immagine preferiti, Shigeru Miyamoto, Reginald Fils-Aime e Satoru Iwata, sono sotto forma di marionette, realizzate dallo stesso studio che ha regalato al mondo i Muppets. Qualche giorno prima lo stesso presidente, visibilmente provato dalle sue critiche condizioni di salute, ha tenuto la famosa conferenza stampa, in cui ha annunciato un cambio di rotta, inaspettato ma indispensabile per la sopravvivenza della grande N: l’apertura alle app mobile e il misterioso Nintendo NX, che purtroppo non farà in tempo a vedere in forma definitiva. L’11 Luglio 2015 Satoru Iwata ci lascia, a Tokyo, stroncato da una neoplasia al sistema biliare.
La notizia infrange milioni di cuori e altre milioni di lacrime furono versate. Iwata è stato un grande uomo, un grande sviluppatore e un grande giocatore. Del resto, ce lo ricorderà lui stesso.