The Legend of Zelda: A Link Between Worlds

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La seconda più grande novità è costituita dal bracciale che Lavio ci regalerà poco dopo l’inizio del gioco. Quello che apparentemente sembra un normale accessorio, rivelerà presto dei poteri magici che ci permetteranno di diventare un disegno bidimensionale, entrando e camminando lungo le pareti.

Oltre a possedere il potere attorno al quale sono costruiti la maggior parte degli enigmi, sarà la chiave per combattere Yuga nel suo stesso terreno. Trasformarsi in disegni permetterà infatti di accedere al mondo parallelo di A Link Between Worlds: Lorule.

Mentre Hyrule regalerà più di un’emozione a chi ha giocato A Link to the Past, permettendo di vedere com’è cambiato il regno dopo tanti anni dalla vittoria di Link nel capitolo per SNES, Lorule rappresenta un mondo parallelo completamente nuovo che nulla ha a che fare con il Dark World di Ganon.
Lorule rappresenta un altro mondo oscuro, proprio come il Dark World sopra citato e come il Twilight Realm di Twilight Princess.

Frammentato, costituito in larga parte da regioni separate tra di loro da enormi crepacci, sa angosciare e trasmettere l’idea che non vi sia luce, che i suoi abitanti abbiano completamente smarrito la speranza. Tutti, tranne la sua principessa, Hilda.

Ricordi, citazioni, omaggi agli altri capitoli della saga sono ovunque in A Link Between Worlds. Più di una volta il gioco sa emozionare con chicche inaspettate e dettagli riservati ai cultori della Leggenda. Una menzione a parte merita in questo angolo di nostalgia la colonna sonora, in una sola parola, eccezionale.  Siamo abituati a melodie memorabili che rimangono a lungo in testa, diversi brani sono ripresi dalla colonna sonora di A Link to the Past e riarrangiati e il mix tra nuovo e il vecchio è un capolavoro. Una ost che non teme rivali e non ha paura di confrontarsi con i grandi album del passato Nintendo.


Le rupie hanno un ruolo chiave nel gioco. La moneta di Hyrule non serve più solo a comprare pozioni o fare offerte ma è fondamentale per affittare e comprare gli strumenti di Lavio. Il livello di sfida è ottimamente bilanciato, morire non è difficile e il titolo sprona il giocatore a cercare rupie in ogni angolo di Hyrule e dei dungeon per potersi riprendere le armi a noleggio sottratte dopo la morte.
Graficamente, il titolo rappresenta un’ulteriore evoluzione dello stile di A Link to the Past e Four Swords Adventures. Un’evoluzione che possiede un suo carattere unico, a metà tra il vecchio e il nuovo. Semplice ma capace allo stesso tempo di sorprendere.
Va sottolineato che nessun video o screenshot riesce a rendere pienamente giustizia al gioco dal vivo.
Ben implementata anche la funzione StreetPass. Incrociando altre console con la copia del gioco, potremo affrontare un alter-ego ombra (Shadow Link) del loro eroe in apposite arene, con ricompense più o meno alte a seconda del suo livello e una lunga serie di obiettivi specifici da ottenere in battaglia.

yuga

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