Berkshire Hathaway ha considerato l’acquisizione di Nintendo, rivela il fondatore di Activision

Berkshire Hathaway aveva considerato l'acquisizione di Nintendo, ma la percezione negativa dei videogiochi ha fermato l'accordo.

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Potrebbe sembrare sorprendente, ma anche Berkshire Hathaway aveva mostrato interesse per Nintendo

Diverse aziende nel corso degli anni hanno manifestato interesse nell’acquisizione di Nintendo, tra cui anche colossi al di fuori del settore videoludico. Un esempio notevole è Berkshire Hathaway, il conglomerato finanziario, che una volta valutò l’opportunità di acquistare la famosa società di videogiochi.

Nel podcast Grit, Bobby Kotick, fondatore di Activision, ha rivelato che durante un periodo in cui Vivendi era obbligata a vendere Activision, anche Berkshire Hathaway espresse interesse per Nintendo. Kotick ricorda una conversazione con il vicepresidente Charlie Munger, il quale suggerì di considerare l’acquisto della società giapponese, che allora aveva un valore di circa 13 miliardi di dollari, con 7 miliardi di liquidità.

Kotick racconta che Munger disse: “Sai, ho esaminato alcune società nel tuo settore. Se comprassimo la tua, dovremmo acquistare anche Nintendo. Hai mai pensato a questo?”. Tuttavia, Berkshire Hathaway non procedette con l’acquisizione né di Activision né di Nintendo, principalmente a causa della percezione negativa di Munger nei confronti del business dei videogiochi, che considerava simile al gioco d’azzardo.

Nonostante il forte interesse, la fusione tra Activision e Vivendi portò alla formazione di Activision-Blizzard, che successivamente fu acquisita da Microsoft. Munger, che è deceduto nel 2023 all’età di 99 anni, non è mai stato convinto del potenziale positivo dei videogiochi, ritenendoli sfruttatori delle dipendenze delle persone, nonostante Kotick sostenesse il contrario.

Kotick è andato in pensione nello stesso anno della morte di Munger e, da allora, Berkshire Hathaway non ha mostrato ulteriore interesse nell’acquisizione di aziende videoludiche. Kotick e Munger hanno certamente avuto visioni diverse sui videogiochi e sul loro impatto. Cosa ne pensate? Siete d’accordo con la visione critica di Munger o ritenete che i videogiochi offrano gioia e intrattenimento, come sostiene Kotick? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.

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