Zelda: Echoes of Wisdom doveva essere un sequel di A Link to the Past

Legend of Zelda Echoes of Wisdom
Nintendo svela che Zelda: Echoes of Wisdom è nato come sequel di A Link to the Past, trovando poi la sua strada unica.

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La storia dietro il gioco che ha cambiato rotta

Un recente rapporto ha rivelato che The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom fosse stato inizialmente concepito come seguito di A Link to the Past. Prima del lancio di Zelda: Echoes of Wisdom, alcuni fan avevano notato somiglianze tra la mappa del gioco e quella di A Link to the Past. Pare che questo fosse intenzionale.

Prima che Nintendo e Grezzo sviluppassero il concetto degli “Echoes” e assegnassero un ruolo da protagonista a Zelda, il gioco era stato pianificato come sequel del classico SNES. Tuttavia, la direzione del progetto cambiò durante lo sviluppo. Il co-director Tomomi Sano ha condiviso alcune riflessioni sul ritorno di razze familiari, incluse alcune a lungo assenti:

“Abbiamo prima preso decisioni su gameplay e location specifiche. Una volta definite, come ad esempio ambientazioni acquatiche e forestali, abbiamo scelto razze specifiche – Zora di Fiume e Zora di Mare per le zone d’acqua, e Cespuglio Deku per la foresta. Grezzo aveva lavorato sul remake di Majora’s Mask, che includeva queste razze. Abbiamo voluto reintrodurle in modo coerente con il nostro gioco.”

Nonostante le somiglianze nella mappa, Zelda: Echoes of Wisdom mantiene una sua identità unica. Sembra però che il team abbia valutato numerose alternative prima di definire il progetto finale. Ad esempio, il gioco avrebbe dovuto permettere ai giocatori di creare i propri dungeon e c’era la possibilità che Link avesse delle linee di dialogo.

Cosa ne pensate del percorso evolutivo di Zelda: Echoes of Wisdom? Vi sarebbe piaciuto vederlo come sequel di A Link to the Past o preferite la sua versione finale? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto.

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