Nuovi modi per upscalare
Dall’account Twitter di Nikki™ è fuoriuscita una notizia alquanto interessante. All’interno delle licenze di Nintendo Switch Sport, si trova una che fa riferimento alla tecnologia sviluppata da AMD, la compagnia nota per produrre processori ed acceleratori grafici, che attualmente fornisce l’hardware di PlayStation 5 e Xbox Series: il Fidelity FX Super Resolution.
Di cosa si tratta? Come può Switch sfruttare una tecnologia di AMD? A cosa serve?
Le tecnologie vengono realizzate per risolvere un problema o per soddisfare un bisogno. Per capirle quindi, bisogna prima avere un’idea quale sia il punto di partenza. Il discorso fu affrontato in lungo ed in largo nell’articolo sul DLSS, che invito a recuperare. In breve, ottimizzare il carico di lavoro necessario a generare la grafica e rendere i pixel più belli possibili, da anni oramai si adottano numerose tecniche di upscaling.
Ovvero, il gioco viene calcolato ad una risoluzione inferiore rispetto a quella dello schermo di output, per Switch 1280×720 pixel in portable e 1920×1080 in docked, e degli algoritmi matematici vengono eseguiti sulle macchine per creare i pixel mancanti, così da produrre un output che sia 1:1 con la risoluzione finale.
Questo processo ovviamente porta con sé numerosi artefatti ed errori di approssimazione e negli anni gli algoritmi vengono sempre più affinati, per ottenere risultati sempre migliori. Se Nvidia con il suo DLSS va a sfruttare algoritmi del machine learning per ottenere questo risultato, AMD non va a reinventare nulla.
Il suo Fidelity FX Super Resolution è l’ultimo arrivato tra gli algoritmi definiti spaziali, ovvero che lavora solo sul singolo frame processato e lo upscala con formule matematiche “non IA”, quindi in grado di lavorare su ogni macchina al massimo della velocità, non necessitando unità di calcolo dedicate.
Trattandosi di puro codice, questo può essere eseguito da ogni macchina. Nintendo potrebbe averne saggiato la bontà ed aver deciso di utilizzarlo al posto di soluzioni proprietarie interne, come quelle adottate in Mario Galaxy ad esempio. Per noi giocatori questo si tradurrà in giochi che potranno essere più piacevoli alla vista rispetto alle soluzioni adottate in passato, sempre considerando che ogni sviluppatore dovrà comunque fare un duro lavoro di ottimizzazione.
Per i più curiosi, rimando al video di Digital Foundry sulla tecnologia o ad un articolo più tecnico per i programmatori.