Phil Spencer parla di emulazione e salvaguardia dei videogiochi

Phil Spencer Nintendo Classic Mini NES Switch
Il CEO di Xbox Phil Spencer si esprime sul panorama dell'emulazione, augurandosi un futuro in cui giocatori e compagnie abbatteranno le barriere del tempo.

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Quanto è facile accedere a un titolo del passato?

Quella della retrocompatibilità o, più in generale, del recupero di titoli del passato, è da tempo una questione aperta. Tra PlayStation 5 con un limitato accesso alle proprie glorie storiche e Nintendo Switch col suo modello ad abbonamento su Nintendo Switch Online, Xbox naviga in acque inesplorate, ma con un obbiettivo sempre più chiaro: cercare di mantenere quanta più continuità possibile tra i suoi giochi e il succedersi delle generazioni, abbattendo il limite della rigiocabilità di un titolo in base alla console che si utilizza.

Ne parla lo stesso Phil Spencer, CEO di Xbox che ha ricostruito la strategia di Microsoft dalle sue fondamenta, partendo dalla comunicazione e dall’accessibilità. In uno scambio di opinioni con Axios, Spencer parla di quanto l’emulazione legale sia un bene per i giocatori e l’intera industria:

La mia speranza (e penso di doverla dire in questo modo fin da adesso) è che, come industria, lavoreremmo sull’emulazione legale, per permettere agli hardware moderni di eseguire qualsiasi (entro limiti ragionevoli) vecchio eseguibile, consentendo a chiunque di giocare a qualsiasi gioco.”

E poi prosegue:

Ritengo che alla fine se dicessimo: “Ehi, chiunque dovrebbe essere in grado di acquistare qualsiasi gioco, o possedere qualsiasi gioco e continuare a giocare”, sarebbe una gran bella meta per noi come industria”.

Riflessioni in linea con la natura delle nuove Xbox Series X e Series S, oltre che con Xbox Game Pass: grandi cataloghi virtuali “transtemporali”, accessibili nella migliore qualità possibile e da più dispositivi. Un modo per combattere la pirateria, oltre che l’oblio. Con un’aggiunta di 76 titoli su Xbox per celebrarne il 20º Anniversario, viene da interrogarsi sulle strategie di business delle compagnie rivali.

Da parte di Nintendo sappiamo che tiene alla distribuzione legale, che tiene alla continuità (iniziò già con Virtual Console su Wii), ma non sappiamo quando il suo sterminato compendio di giochi intramontabili sarà completamente accessibile, senza abbonamenti legati a una singola console. Come si evolverà Nintendo Switch Online? Cambierà semplicemente nome o dovremo ricomprarci tutto da capo con il successore di Switch? Fatecelo sapere, siamo ansiosi di sapere la vostra.

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