Che costo costò 20 milioni di dollari
Il lancio di Grand Theft Auto: The Trilogy – The Definitive Edition non è stato tra i migliori. Sbarcato l’11 novembre su Nintendo Switch, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X e S, e PC, la raccolta ha sin da subito ricevuto pesanti critiche da tutti gli utenti di tutte le piattaforme, dovute principalmente da un comparto tecnico deludente.
Come se non bastasse, il titolo è stato temporaneamente rimosso dal Rockstar Games Launcher poiché erano presenti alcuni file inclusi ‘involontariamente’ (come musica senza licenza e molto altro). Tra questi vi è anche il codice del controverso minigioco Hot Coffee di Grand Theft Auto: San Andreas, che costò alla compagnia ben 20 milioni di dollari in spese legali.
If you wonder, the Hot Coffee code is present in every version of the game, it just doesn't work in later re-releases.
— Vadim M. (@NationalPepper) November 13, 2021
1. There are no naked/semi naked GF models.
2. No Hot Coffee animations. pic.twitter.com/RB8X9ygqNY
Per chi non lo sapesse, il minigioco era originariamente inaccessibile e permetteva a CJ (il protagonista del gioco) di avere un rapporto sessuale con la sua ragazza, il tutto mostrato senza censure. In seguito all’arrivo di Grand Theft Auto: San Andreas su PC, sebbene Rockstar Games avesse disabilitato la possibilità di accedere all’attività, alcuni modder riuscirono a sbloccarla e l’azienda statunitense ebbe molti guai a livello legale ed economico.
Voi avete già giocato a Grand Theft Auto: The Trilogy – The Definitive Edition? Avete incontrato qualche bug?