Pokémon Spada e Scudo: io vi odio, però… forse potreste piacermi

Tutti noi amiamo i Pokémon, ma Spada e Scudo sono riusciti a farsi odiare ed amare allo stesso tempo.

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I mille timori e problemi degli ultimi titoli Pokémon faranno vacillare i fan di vecchia data?

Game Freak ha da poco pubblicato, in collaborazione con Nintendo, i due nuovi titoli appartenenti alla serie più venduta ed amata di tutto il pianeta, in grado di racimolare un successo stellare ad ogni sua nuova iterazione e di portare nelle casse delle società coinvolte fiumi interi di denaro.

Parliamo ovviamente di Pokémon Spada e Pokémon Scudo, il primo tentativo della software house di trasporre la saga principale su una console da casa. Nel corso dei mesi antecedenti al lancio abbiamo assistito ad ogni sorta di rumor riguardante questi titoli, da anticipazioni di nuove e fantastiche creature inserite fino a rumor di rimozioni di feature e tagli di Pokédex.

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E la paura era tanta. Perfettamente palpabile nelle parole dei fan, preoccupati che i due giochi non sarebbero riusciti a mantenere alto il livello qualitativo della serie. Ma era palpabile persino nelle parole di Game Freak, la quale più volte si è espressa in merito ai giochi ed alle novità introdotte, e sottolineata ulteriormente da alcuni rumors che volevano gli sviluppatori devastati dalla negatività che circolava libera tra i fan a riguardo di Spada e Scudo.

Ora sono arrivati e…

Ma finalmente il gran giorno è giunto, Pokémon Spada e Scudo sono finalmente disponibili per l’acquisto e le prime recensioni sono state pubblicate (tra cui la nostra, che vi consiglio caldamente di leggere) ed i fan hanno iniziato a riempire le terre selvagge.

Ma io li odio. Dopo più di 20 ore di gameplay, di Pokémon catturati, di palestre conquistate e di allenatori devastati, io odio Pokémon Spada e Scudo.

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Non si tratta di quel tipo di odio che si prova nei confronti di una persona, non di quel tipo di odio che ti porta a insultare chi lo apprezza o Game Freak. Ma di un altro tipo di odio, nato da una persona che gioca a Pokémon sin da quando i colori erano due e che ha sempre sperato di vedere in Spada e Scudo l’evoluzione definitiva, il fatidico salto verso un nuovo modo di vivere l’esperienza una volta troppo legato ai limiti hardware delle console su cui giravano.

Qui volano schiaffoni

Odio Spada e Scudo perché hanno il potenziale per essere i migliori titoli della saga. Lo sbarco su Nintendo Switch offre un livello di potenza nettamente superiore rispetto a quello disponibile su 3DS, con infinite possibilità per creare un prodotto unico sfruttando anche le peculiarità della piattaforma. Nel loro essere più semplici, i Pokémon Let’s Go incarnavano molto meglio la volontà di proporre qualcosa di nuovo e mai visto nella storia del brand, andando ad ibridare il sistema di cattura di Pokémon GO con quello classico della serie, portando anche i mostriciattoli tascabili a prendere vita nell’overworld. Lungi dall’essere titoli perfetti, ma comunque si tratta di titoli validi e divertenti.

Spada e Scudo avevano la possibilità di trascinare la serie su nuovi livelli. Ma purtroppo, per adesso, hanno fallito.

Eppure, sotto sotto…

Eppure, scavando tra i mille difetti, facendo finta di non voler considerare un livello tecnico molto scarso, i dungeon praticamente inesistenti, la facilità complessiva del titolo ed il taglio di quasi 500 Pokémon, queste ultime incarnazioni dei Pokémon mantengono intatto il divertimento che è tipico della serie.

L’entrata in campo da un senso di soddisfazione e adrenalina unico

È un conflitto interiore che si avverte durante tutta la durata dell’avventura e di quel poco di endgame che è stato inserito. Malgrado tutto, catturare i Pokémon è sempre divertente, prepararsi per affrontare una nuova palestra continua a creare una sorta di agitazione mistica in noi giocatori, esplorare le mappe dell’isola di Galar riempie comunque di curiosità anche il più scettico dei giocatori. E le nuove forme Galar sono davvero belle, e dimostrano che con un po’ di sforzo in più Game Freak può davvero arrivare a creare il titolo Pokémon perfetto.

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I raid, poi, sono un’idea che potenzialmente potrebbero espandere e migliorare nei futuri titoli. Sono semplici nella concezione, ma sono divertenti specialmente se affrontati con amici e non necessariamente facili. Quindi, Game Freak, non dimenticarti dei raid, ma anzi amplia e migliora la formula perché funziona.

Quindi, volendo citare una nota opera giapponese:

Io vi odio, ma… forse potreste riuscire a piacermi

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