E se vi dicessi che la raccolta fondi attorno ad Axiom Verge è stata tutta una farsa?
Chiunque bazzichi su queste pagine da almeno qualche mese non può non conoscere Axiom Verge. Parliamo di un ottimo metroidvania, creato da una sola persona (Tom Happ) e pubblicato da Badland Games.
Vi starete chiedendo: cosa c’è di strano in tutto ciò? Ebbene, nel caso in cui non lo sapeste, Badland Games si era proposta di pubblicare Axiom Verge e di donare parte del ricavato a Tom Happ, il quale lo avrebbe utilizzato completamente per garantire le cure al figlio. Ne avevamo anche parlato al tempo, più precisamente in questo articolo, dove la frase d’apertura riportava:
“A volte credere che esistano ancora software house realmente interessate alle persone è difficile, ma non quando leggiamo di BadLand Games.”
Dunque, perché allora scrivere un articolo del genere? E la risposta, purtroppo, è molto dura da digerire, specialmente per chi si è sentito trasportare dalla bontà di BadLand Studios nei confronti di Happ e di suo figlio. Pare, infatti, che la software house non abbia mai donato nessun soldo allo sviluppatore, il quale ha continuato quindi a pagare le cure del figlio con i propri soldi, pochi rispetto a quelli promessi.
Il male nel nostro settore
Pare, oltretutto, che BadLand Games sia nel giusto, poiché sarebbero stati utilizzati dei cavilli legali per far si che i soldi potessero rimanere all’azienda e non venissero devoluti alla Tom Happ Foundation. Una bruttissima faccenda insomma, che mette in cattiva luce la software house. Il caso è scoppiato inizialmente su Twitter, ma è proseguito anche su Reddit, dove l’utenza non ha preso propriamente bene la notizia.
Anche perché, stavolta, non parliamo solo di non pagare uno sviluppatore. Parliamo di togliere soldi promessi ad un bambino per pagargli le cure. E meno male che BadLand Games ora pubblica il gioco solo in Europa, almeno chi lo acquista negli altri paesi potrà contribuire seriamente ad aiutare Tom Happ.
Avremmo voluto farlo anche noi. Abbiamo tentato di farlo. Ma a quanto pare i nostri soldi sono finiti nelle tasche sbagliate. E speriamo che questa faccenda non capiti nuovamente, magari con altre software house. Altrimenti potremmo ritrovarci di fronte ad una grave malattia da combattere.