Più di settanta giocatori di Pokémon GO, dal lancio del gioco, hanno depositato delle denunce presso la Federal Trade Commission.
Delle 72 denunce presentate, dal 13 settembre, 56 erano dirette agli sviluppatori dell’app, Niantic, e il resto spalmate tra Nintendo e The Pokémon Company, secondo i documenti ottenuti dalla Federal Trade Commission attraverso una domanda di Freedom of Information Act presentata da Polygon.
I motivi delle lamentele variano ma la maggior parte sono legate a clienti che si lamentano di aver speso soldi all’interno dell’app per poi ricevere un ban. Emblematico è il caso di un giocatore che aveva speso circa 450 dollari per poi ritrovarsi bannato a causa dell’utilizzo di app di terze parti atte a facilitare la ricerca e la cattura dei Pokémon, da sempre severamente vietate da Niantic.
Altri problemi sono poi legati alla persistenza di alcune palestre Pokémon all’interno di locali privati, con conseguenti problemi di privacy, ed alla sicurezza dei bambini.