Il 2015 del Wii U in Giappone è stato certamente un anno piuttosto positivo in termini di vendite, pur senza macinare numeri clamorosi. Come abbiamo però riportato qualche tempo fa, pare però che da inizio febbraio le vendite siano calate in maniera vistosa: più che ad una mancanza di software interessante, la contrazione delle vendite è da imputare a diverse rotture di stock della console presso moltissimi rivenditori. In altre parole, Nintendo sta scientemente limitando i rifornimenti di Wii U.
I motivi di questa scelta non sono noti. Qualcuno aveva azzardato l’ipotesi che tali shortage fossero dovuti a un imminente taglio di prezzo della console in Giappone, ma Nintendo ha negato di avere progetti simili nel breve periodo. Secondo la versione asiatica di Nikkei, la scelta della compagnia nipponica di non rifornire i rivenditori sarebbe una cautela adottata per evitare di ritrovarsi grossi stock di console invendute nel corso dell’anno.
La cosa potrebbe avere senso nell’ottica del debutto di NX alla fine dell’anno, le cui vendite andranno per forza di cose a cannibalizzare quelle dell’attuale ammiraglia di Nintendo. Pare in ogni caso che i rifornimenti di Wii U riprenderanno a breve. In Europa e in America non si hanno notizie di problemi simili, ma se la politica di Nintendo è ora rivolta ad una puntuale gestione delle scorte, non è escluso che si possa verificare lo stesso anche sul mercato occidentale.