Non c’è nessuna aura di mistero, ma la volontà di continuare a concentrarsi sullo sviluppo.
Nonostante il gigantesco successo riscosso da Balatro nell’ultimo anno o poco più, uno dei misteri più interessanti legati al gioco è l’anonimato del proprio sviluppatore, conosciuto solo per il suo nickname LocalThunk.
Tuttavia, la ragione di tale anonimato è molto semplice ed è emersa durante un’intervista di PC Gamer con il direttore delle comunicazioni di Playstack (publisher di Balatro), Wout van Halderen: infatti, la decisione di LocalThunk di rimanere anonimo non riguarda il desiderio di aumentare l’aura di mistero attorno al gioco, ma la necessità di potersi dedicare liberamente al proprio lavoro di sviluppo. Ecco, di seguito, un brano tratto dall’intervista.
Credo che il suo anonimato sia diventato la storia da conoscere, ad un certo punto, perché le persone pensavano che stesse cercando di fare qualcosa di simile a Bansky ed essere questo sviluppatore anonimo, ma non è questo il motivo per cui l’ha fatto. Voleva soltanto essere lasciato in pace per potersi dedicare allo sviluppo del proprio gioco e vivere la propria vita.
Tuttavia, LocalThunk ha recentemente mostrato un’analisi dettagliata dello sviluppo del gioco tramite un post sul proprio blog, mostrando tutte le sue lotte interne e la pura gioia che ha provato quando il gioco è stato lanciato con grande successo di critica.
Sembra proprio che non conosceremo mai la vera identità di LocalThunk, ma lo sviluppo di Balatro prosegue, con il recente aggiornamento che ha introdotto carte a tema Assassin’s Creed, Fallout e Civilization e forse, ci piace pensare che, se questi sono i risultati, è giusto che lo sviluppatore rimanga nell’anonimato che desidera e proceda con la propria opera.
Cosa ne pensate della scelta di LocalThunk di rimanere anonimo per proseguire i lavori su Balatro? Avete giocato a Balatro dopo l’ultimo aggiornamento?
