Come Nintendo ha utilizzato l’automazione per creare le caverne di Zelda: Tears of the Kingdom

Nintendo spiega come ha usato l’automazione per creare le caverne di Zelda: Tears of the Kingdom.

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Un approccio innovativo per accelerare lo sviluppo mantenendo alta la qualità

Nel 2017, Nintendo ha lanciato The Legend of Zelda: Breath of the Wild, un gioco di grande successo. Il seguito, Tears of the Kingdom, uscito nel 2023, ha richiesto più tempo del previsto per essere completato a causa delle sue dimensioni e complessità.

Durante la Japan’s Computer Entertainment Development Conference, gli sviluppatori di Nintendo hanno rivelato di aver utilizzato l’automazione per creare le caverne del gioco. Il processo di sviluppo delle caverne seguiva le fasi di Conceptualizzazione > Implementazione > Playtesting. Tuttavia, il playtesting spesso richiedeva di ricominciare da capo, rallentando lo sviluppo.

Per accelerare il processo, Nintendo ha automatizzato la creazione delle caverne, utilizzando la modellazione procedurale per le parti decorative, senza influenzare il design complessivo. Questo approccio ha permesso di lavorare contemporaneamente su gameplay e stile artisico, risultando efficace e conveniente.

L’automazione si è dimostrata così utile che è stata applicata anche alla creazione di stalattiti e Isole Celesti, aree decorative che non influenzavano il level design. Visto il successo, il team ha considerato altre aree di sviluppo per l’automazione.

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