Le sfide e i successi dei giochi open-world secondo gli esperti di The Elder Scrolls
Il sito Rock Paper Shotgun ha pubblicato un articolo interessante sui giochi open-world, analizzando cosa funziona e quali sono i difetti.
Hanno intervistato membri attuali ed ex del team di The Elder Scrolls per ottenere le loro opinioni sui giochi open-world moderni, dato che Skyrim è considerato un classico del genere.
Hanno anche esplorato le cause della “fatica da open-world” che affligge molti giochi.
Nate Purkeypile, ex designer di Fallout ed The Elder Scrolls: Purkeypile ritiene che molti giochi open-world siano progettati come una lista di controllo, il che può portare a una sensazione di fatica.
Ricorda i tempi di Skyrim, quando il team era più piccolo e c’era più libertà creativa, come nel caso del progetto Blackreach, nato come un’iniziativa autonoma.
Matt Firor, presidente di ZeniMax Online e direttore di The Elder Scrolls Online: Firor osserva che i giochi come Morrowind, senza mappe o bussole, non sarebbero più accettati dai giocatori moderni.
Oggi, i giochi devono essere più accessibili e coinvolgenti, bilanciando le esigenze dei giocatori hardcore con quelle di un pubblico più ampio che ha meno tempo a disposizione.
Le opinioni degli sviluppatori di The Elder Scrolls evidenziano le sfide e le opportunità dei giochi open-world moderni.
Mentre la complessità e la scala di questi giochi continuano a crescere, è essenziale trovare un equilibrio tra accessibilità e profondità.
La creatività e l’innovazione rimangono al centro del successo, come dimostrato dai progetti passati e presenti.
Guardando al futuro, sarà interessante vedere come gli sviluppatori affronteranno la “fatica da open-world” e continueranno a sorprendere e coinvolgere i giocatori.