Detective Pikachu il Ritorno, gli sviluppatori ci raccontano il perché della lunga attesa

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Scopriamo alcuni piccoli retroscena dello sviluppo del nuovo capitolo

Detective Pikachu è stato un gioco molto amato su Nintendo 3DS, tanto amato da essersi meritato uno dei primi adattamenti cinematografici di Nintendo per quanto riguarda uno dei suoi brand moderni. Ma, per quanto il primo capitolo avesse riscontrato un buon successo nel lontano 2019, abbiamo dovuto aspettare fino a quest’anno prima di avere notizie circa il suo seguito diretto.

A spiegarsi il perché di tutta quest’attesa è il Director Yasunori Yanagisawa, il quale ha rilasciato un’interessante intervista sulle pagine di IGN.

Come hai detto, c’è stata un po’ di attesa. Lo sviluppo e la produzione complessivi sono durati circa cinque anni per questo gioco.

Uno dei motivi principali alla base di quest’attesa è principalmente il cambiamento dell’hardware e il fatto che, con più specifiche disponibili a livello hardware, ci sono molte più cose che era possibile fare. È stato difficile restringere il campo e capire esattamente che tipo di cose gli sviluppatori volessero fare con questo gioco.

Yasunori Yanagisawa

Yanagisawa ha poi continuato a parlare del titoli anticipandoci alcune piccole informazioni che, siamo sicuri, i fan potranno apprezzare molto durante il corso dell’avventura.

Una delle principali differenze evidenti tra i due hardware è che il 3DS aveva due schermi, mentre ora con lo Switch abbiamo uno schermo solo. C’è stata una sorta di revisione nella UI e nell’interfaccia. L’aspetto è davvero cambiato molto.

Per quanto riguarda le specifiche hardware, dal momento che è (più potente)… Ci sono più cose che possiamo fare con esso. Possiamo mostrare molti più Pokémon che appaiono sullo schermo contemporaneamente. Speriamo che questo renda il mondo di Ryme City molto più vivace e si espanda davvero nel mondo in cui umani e Pokémon coesistono.

Yasunori Yanagisawa

Insomma, noi non vediamo l’ora di poter tornare a Ryme City e vivere una nuova avventura insieme al nostro detective preferito. E voi?

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