The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom – Ganon, l’incarnazione del male

La storia di Ganon, nemesi di Link e Zelda e da sempre l'antagonista principale della saga The Legend of Zelda

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La storia infinita del Re dei Demoni

Link, Zelda, Ganon.
I possessori dei tre frammenti della Triforza, il sacro artefatto che le dee Din, Nayru e Farore donarono agli abitanti del mondo, in grado di garantire un potere illimitato a chi lo possiede nella sua interezza, irraggiungibile per i comuni mortali, sigillato in una terra parallela.
Un mondo conosciuto come Sacro Reame che proprio Ganon nella sua forma umana, chiamata Ganondorf, per primo, riuscì a raggiungere durante gli eventi narrati in Ocarina of Time, cambiando per sempre la storia di Hyrule e il destino dei suoi abitanti. Colui che ha accesso alla Triforza del Potere, l’incarnazione pura del caos e del male, un nemico immortale che non può essere sconfitto ma solo sigillato, un’entità che risorge di era in era, destinata a combattere per sempre contro Link, possessore della Triforza del Coraggio e Zelda, posseditrice della Triforza del Coraggio. Un nemico dalla storia travagliata e alquanto interessante.

Quel sorriso, quel maledetto sorriso…

La prima apparizione cronologica di Ganon risale al primo capitolo della saga, The Legend of Zelda, del 1986. Dall’aspetto di un demone dalle sembianze suine, viene identificato come il signore dei Grublin, risiede nel Monte Morte ed è responsabile del rapimento e della custodia della Principessa Zelda.
Dopo una lunga avventura nel primo capitolo open world della serie, Link riesce a sconfiggerlo liberando la principessa e salvando il regno di Hyrule. Siamo all’origine della saga, la figura di Ganon non è ancora ben definita ed è praticamente priva di qualsiasi background, si tratta semplicemente del nemico da sconfiggere, del potente stregone in grado di utilizzare la Triforza del Potere.

In Zelda II: Adventure of Link, seguito del primo capitolo, Ganon non è l’avversario principale ma la sua presenza incombe sul giocatore: a suo sostegno ha dei servitori che puntano a riportarlo in vita utilizzando come tramite il sangue di Link, in caso di successo e quindi di game over, nella schermata apparirà la silhouette di Ganon ghignante, segnando la sua resurrezione.

Ancora oggi, un’avventura 2D semplicemente perfetta

In The Legend of Zelda: A Link to the Past per SNES, per la prima volta il personaggio di Ganon viene approfondito (così come accade per Link e Zelda) e finalmente la sua storia inizia a essere rivelata.
Inizialmente Ganon aveva una forma umana, si trattava di un membro della tribù dei Gerudo di nome Ganondorf Dragmire, a capo di una banda di ladri.
Dopo essere riuscito a entrare nel Sacro Reame e aver ottenuto la Triforza assunse la forma demoniaca di suino e trasformò la terra consacrata nel Mondo Oscuro, un luogo di morte, decadenza e rassegnazione.
Lo sforzo congiunto dei Sette Saggi e dei Cavalieri di Hyrule permise loro di intrappolarlo nel Regno Oscuro per circa otto secoli fino a quando non riesce a mettere in atto la sua vendetta, utilizzando l’alias del mago Agahnim per intrappolare i discendenti dei Sette Saggi, tra cui la principessa Zelda.

Link riesce inizialmente a salvare Zelda ma durante il recupero della Spada Suprema, l’arma sacra che esorcizza il male e l’unica in grado di fermare Ganon, la principessa viene rapita e portata nel Mondo Oscuro. Il lungo viaggio di Link porterà nuovamente alla sconfitta di Ganon nel Mondo Oscuro, dopo una feroce battaglia contro la sua forma demoniaca grazie all’ausilio della Spada Suprema e alle frecce d’argento.

Il Ganondorf di Super Smash Bros ha fattezze molto vicine a quelle di Ocarina of Time

The Legend of Zelda: Ocarina of Time per Nintendo 64 segna una svolta epocale per la serie e anche per la caratterizzazione e l’aspetto di Ganon, oltre ad essere il capitolo più importante per la timeline della saga, rivelata da Nintendo diversi anni dopo. Nel primo capitolo 3D della serie, cronologicamente ambientato ben prima dei tre precedenti in cui appare, Ganondorf è il re e unico maschio dei Gerudo, uno schivo e misterioso popolo composto da sole donne, abili sia nell’arte del combattimento che nell’utilizzo della magia. Il primo incontro con Link e Zelda avviene quando i due sono bambini, nel palazzo del Re di Hyrule, padre della principessa, Ganondorf si presenta come un umano dall’aspetto muscoloso e possente, alto più di due metri. Il sovrano dei Gerudo utilizza la sua vicinanza al re di Hyrule per manipolarlo e ottenere il controllo sul castello e sul regno di Hyrule, nel tentativo di entrare nel Sacro Reame per ottenere la Triforza.

Viaggiando nel tempo, involontariamente Link gli permette di raggiungere il suo obiettivo, ma solo in parte. Dei tre frammenti della Triforza, Ganondorf è riuscito ad ottenere solo quello del Potere, mentre il frammento della Saggezza è andato da Zelda e quello del Coraggio a Link.
In una Hyrule profondamente cambiata dagli anni di dominio del nuovo re, Link riuscirà ancora una volta a sconfiggere l’incarnazione del male grazie all’aiuto della principessa Zelda, inizialmente sfuggita alle grinfie del malvagio re dei Gerudo. Nella battaglia finale emerge la sua vera forma e si trasforma in Ganon, un demone in grado di utilizzare due spade dall’aspetto in questo caso più simile a quello di un minotauro.

In Ocarina of Time appare anche Phantom Ganon, un’inedita forma spettrale che presenta fattezze sia dell’umano che del demone

Ganondorf è una figura presente sin dall’incipit di The Legend of Zelda: The Wind Waker per Nintendo Gamecube: Link si metterà alla caccia del malvagio tiranno dopo che per un suo ordine, tutte le ragazze presenti a Hyrule con le orecchie a punta vengono rapite e tra loro finisce anche Aril, sua sorella.
La bambina non è nient’altro che un’esca per arrivare proprio a Link e Zelda, nascosta sotto un’identità segreta, e ottenere anche questa volta le due parti mancanti della Triforza.

In una Hyrule molto diversa dal passato, completamente sommersa dagli oceani, la figura di Ganondorf viene ulteriormente approfondita, ulteriori dettagli del suo passato vengono svelati, come le dure condizioni di vita del popolo dei Gerudo nel deserto, sferzato da tempeste di sabbia e da un clima instabile. Nella linea temporale a cui appartiene The Wind Waker, si tratterà dell’ultimo scontro tra Ganondorf, Link e Zelda, con il possessore della Triforza del Potere sigillato dalla Spada Suprema incastonata nella sua testa e trasformato in una statua di pietra.

La timeline ufficiale di Hyrule Historia, con il ciclo completo di reincarnazioni di Ganon

Ganondorf ritorna qualche anno dopo in The Legend of Zelda: Twilight Princess, sempre per Nintendo Gamecube, agendo nell’ombra e rivelandosi come il vero nemico da sconfiggere dopo aver tirato i fili della trama e utilizzato anche la principessa Zelda come una marionetta.
Durante la sua esecuzione, avvenuta off-screen durante gli eventi di Majora’s Mask, Ganondorf riesce a uccidere uno dei Sette Saggi e viene rinchiuso nel Regno del Crepuscolo e qui soggioga Zant, usurpatore del regno, con la promessa di conquistare insieme Hyrule, riducendolo in realtà a poco più di un suddito.

In Four Swords Adventures, il Ganondorf che incontriamo è una versione inedita, si tratta di una sua reincarnazione, dai poteri limitati e nell’inconsueto ruolo di non regnante del popolo dei Gerudo.
Per la prima volta in tutta la storia della saga, non si tratta della stessa figura che ha perseguitato Link e Zelda nelle loro precedenti interazioni.

Anche in cel-shading, l’aspetto dei Re dei Demoni è regale e fiero

Ganon ritorna nuovamente in vita in Oracle of Ages/Oracle of Seasons per Game Boy Color, i primi due capitoli portatili sviluppati da Capcom. Tramite un sistema di password, i due giochi possono connettersi e la storia prosegue permettendo infine di affrontare di nuovo l’eterno nemico di Link e Zelda.
A riportarlo in vita ci pensano le Twinrova, Koume e Kotake, potentissime streghe gemelle e madri adottive di Ganondorf già apparse in Ocarina of Time.

Dopo aver sfruttato il Generale Onox e Veran e averli mandati a combattere contro Link, rapiscono la principessa Zelda per utilizzarla come sacrificio al fine di completare il rituale per riportare in vita Ganon.
L’intervento di Link manda a monte i piani delle due streghe che si vedono costrette a sacrificare loro stesse per completare il rito, ma a causa della loro natura impura, Ganon rinasce come una creatura senza intelletto, motivata e spinta a combattere solo dalla cieca rabbia.

La criniera fiammante di Demise ricorda tantissimo la chioma di Ganondorf

The Legend of Zelda: Skyward Sword per Nintendo Wii è ancora oggi, a livello di trama, probabilmente il capitolo più importante della saga, poiché narra come tutto ebbe inizio e chi sono veramente Link, Zelda e Ganon. Migliaia e migliaia di anni nel passato, un’orda di demoni capitanata dal malvagio Demise (Mortipher in inglese) invase la superficie di Hyrule per ottenere la Triforza, lasciata dalle tre dee creatrici alla Dea Hylia. Dopo una lunga battaglia, la Dea, unendo le forze con i popoli della superficie riuscì a sigillare Demise, riportando temporaneamente la pace.

Molti anni dopo, una giovane ragazza di nome Zelda si rivela essere la reincarnazione della Dea, braccata da Ghiraim, l’incarnazione umana della spada di Demise, ridotto a una forma bestiale priva di coscienza dal sigillo e conosciuto come il Recluso. I suoi tentativi di fuga vengono vanificati nuovamente da Link, amico d’infanzia di Zelda preoccupato per la sua sorte ed eroe ancora in erba.
Dopo il loro terzo combattimento, Demise viene ucciso dalla gigantesca statua della Dea precipitata dal cielo, ponendo definitivamente fine alla sua agonia. Ghirahim rapisce Zelda e viaggia nel passato tramite la Porta del Tempo al fine di riportarlo in vita in un’epoca in cui è ancora vivo

Il rituale riesce e Demise, dopo aver assorbito l’anima di Zelda, affronta Link a duello con un’aspetto fiero e brutale che ricorda tantissimo Ganondorf. Dopo essere stato sconfitto e sigillato in modo permanente all’interno della Spada Suprema (creata proprio da Link durante il viaggio), il demone scaglia una maledizione su tutti i discendenti di Link e Zelda, su tutti coloro che possederanno il sangue della Dea o dell’eroe. Per sempre uniti nel destino, per sempre legati in un ciclo di morte e rinascita.
Ed è proprio Ganon a rappresentare l’odio perpetuo di Demise, l’incarnazione del Male destinato per sempre a confrontarsi con Link e Zelda, in un ciclo perpetuo infinito e ineluttabile.

Decine di migliaia di anni e di sigilli dopo

E siamo al presente, a The Legend of Zelda: Breath of the Wild.
Come conseguenza delle numerose sconfitte e dei numerosi sigilli, Ganon si presenta come una creatura di puro odio e rancore, l’incarnazione più pura della maledizione di Demise, una nube tossica che infetta i mostri delle terre di Hyrule rendendoli più forti e malvagi e scatena miasmi corrosivi e nocivi.
Dopo aver subito una pesante sconfitta, Zelda intrappola Ganon all’interno del castello di Hyrule per cento anni, in attesa che le ferite di Link guariscano e che l’eroe riesca ad aiutarla per salvare nuovamente il mondo. Il lungo viaggio di Link lo porta a confrontarsi contro le numerose forme di Ganon, fino ad arrivare allo scontro con l’enorme demone dall’aspetto suino riuscendo a sconfiggerlo, apparentemente, una volta per tutte.

Apparentemente, perché le prime battute di Tears of the Kingdom svelano che sotto il castello di Hyrule giace il corpo mummificato di Ganondorf, sigillato 10.000 anni prima. E dopo la rottura del sigillo, ormai logoro, comincia un nuovo, oscuro viaggio per salvare Hyrule.

Here we go again

Ganon, o Ganondorf che dir si voglia, rappresenta il male, l’incarnazione dell’odio e del rancore perpetrato attraverso i secoli, una fiamma che non ha mai fine e che ritorna, inesorabilmente.
Nei rari momenti di quiete durante il suo sonno altri candidati hanno provato a dominare Hyrule ma nessuno di loro ha mai rappresentato una minaccia paragonabile in quanto a potenza e soprattutto carisma.

Un nemico fiero con cui battersi costruito attraverso decenni di costruzione della saga, approfondito pian piano e connesso in egual modo al destino di Link e Zelda e degli appassionati videogiocatori.
Un nemico che senza alcun dubbio, scriverà ancora importantissime e memorabili pagine di storia del medium videoludico.

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